sabato 31 maggio 2014

SP(F)IGHE DI MAGGIO


DAL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 DI MAGGIO 2014:
  • “……i Vigili Urbani, fino ad oggi, non hanno mai avuto un Comandante capace”; la Giunta però, ora, fa orecchie da mercante sulla formazione dei Vigili alla lotta all’evasione fiscale.
  • La Giunta mette le mani direttamente nelle tasche degli aronesi che vengono alleggeriti: in particolare,pensionati e lavoratori dipendenti scivolano verso l’impoverimento;
    tanto i responsabili politici dei tributi non sono residenti ad Arona.
  • La spremitura delle tasche degli aronesi produce € 10,131 milioni (5,585 Imu -  1,6 Addiz-  irpef - 0,545 Tasi – 2,401 Tari );     con buona pace del FEDERALISMO FISCALE.
  •    Vicolo San Felino                                 e                                              Via G. Leopardi
     
     

    secondo la metodologia manageriale di questa  
        Amministrazione, non    
      verranno mai sistemate e asfaltate;  



    peccato che nelle individuazioni delle criticità  e delle loro priorità non sono  coinvolte le minoranze  consiliari che rappresentano la maggioranza dei cittadini.
  • Risulta però estraneo a tale metodologia, il passaggio pedonale sopralzato e da muro a muro di Via Per Oleggio Castello; 

    peccato che nelle individuazioni delle criticità  e delle loro priorità non sono  coinvolte le minoranze che rappresentano la maggioranza dei cittadini.





    sarà questa l’eccezione che conferma la regola?


  • Ad un regolamento locale per l’uso della/e Fascia/e Sindacale/i (cioè del Sindaco), si preferisce una circolare ministeriale romana; e poi facciamo le battaglie per l’autonomia della Padania!
  • Per non restare arretrati si consiglia l’utilizzo di smartphone e tablet; ma soprattutto la video conferenza che consente di esercitare il potere anche a distanza e senza cogliere l’aspetto olfattivo.

sabato 24 maggio 2014

LUCE sulle MULTE SERALI


Sulle multe serali non tutto è chiaro, Sindaco!!!

Vi sono persone pronte a testimoniare d'aver visto l'agente accertatore delle violazioni serali al Codice della Strada scendere da e risalire su un'auto PASSAT station wagon, che non risulta in dotazione al Comando di PL aronese.

La dichiarazione da Lei rilasciata alla giornalista di “LA STAMPA”, e pubblicata nell'edizione di domenica 20 aprile scorso, appare pertanto errata e soprattutto non veritiera; e la Sua risposta del 23 aprile all'interrogazione d'urgenza del Gruppo, formulata -come d'abitudine- per coprire le proprie responsabilità, appare del tutto inconcepibile.

Basta col salvaguardare e promuovere l'immagine a discapito della Verità, soprattutto quando essa in modo nudo e crudo mostra i segni della prevaricazione e della protervia, che non consentono di conferire alle comminate sanzioni la intrinseca funzione educativa.

E' questo il testo del comunicato stampa diramato dal Gruppo dopo la citata dichiarazione in cui il Sindaco, intervistato in merito alla interrogazione afferente le multe comminate in ore serali da una inedita pattuglia, ne esplicitava la composizione e precisava che la stessa, diversamente da quanto sostenuto nell'interrogazione, aveva fatto uso della macchina di servizio.

Sembra, da quanto emerge dalla Stampa di giovedì 8 maggio, che questo comunicato non sia stato di gradimento del Sindaco, delle cui valutazioni nessuno del Gruppo resta turbato.

Per contro, l'aver chiamato in causa la funzionaria (e per giunta ingiustamente, perché il suo scritto era successivo alla intervista del Sindaco e verosimilmente fatto per atto di riguardo nei confronti del Capo dell'Amministrazione) è stato un atto miserevole, che denota grettezza dal momento che già il Gruppo nel suo comunicato ne contestava il precedente comportamento, definendolo “inconcepibile”.

Invero, immaginando che la funzionaria, da poco in servizio ad Arona, possa incontrare difficoltà ambientali, il Gruppo l'aveva tenuta al riparo nella polemica politica, pur essendo rimasto negativamente colpito dalla leggerezza e superficialità (e non solo) con cui era stata formulata la comunicazione del 23 aprile indirizzata al Sindaco.

Che sicurezza possono trarre i dipendenti comunali dallo “scaricabarile”” del Capo dell'Amministrazione, e cosa penserà del suo Sindaco chi (degli aronesi), trovandosi in auto a Dagnente alle ore 20,30 di metà marzo, ha visto collocare sotto il tergicristallo l'avviso di contestazione e ha ricevuto anche (al posto dell'invito a spostarsi) il rifiuto di avere verbalizzata una sua osservazione, e dover successivamente leggere nel verbale che, per assenza del conducente, non era stata possibile l'immediata contestazione.

Con la sua iniziativa il Gruppo mirava a stigmatizzare pubblicamente la gravità di questo fatto, che ha assunto i contorni della beffa dopo la soppressione dell'Ufficio del Giudice di Pace ad Arona (circostanza nota alla zelante pattuglia PL in servizio notturno) avendo rinunciato la vittima al contenzioso giudiziario per non affrontarne i costi di accesso al Tribunale di Verbania, di gran lunga più elevati della stessa entità della multa pagata entro i cinque giorni dalla contestazione.

Varrebbe infine la pena conoscere “quale sia stata la necessità educativa da soddisfare nell'ambito della vigilanza stradale ” per dover operare in fasce serali a Dagnente, quando ad Arona contemporaneamente imperversava il caos del Tredicino.

Lasciamo alla fantasia del lettore ipotizzarne per il momento la ragione!!! il Gruppo attraverso l'esercizio dell'accesso agli atti non esclude di pervenire a quella vera.

mercoledì 14 maggio 2014

OSPEDALE e ELEZIONI REGIONALI

Novembre 2012


la segnaletica è stata rimossa ma 
 dell'Ospedale resta vivo il ricordo 
 se ne avrà prova
il 25 e 26 maggio 2014 per le elezioni della 
Regione Piemonte
e
nella primavera 2015 per le elezioni del 
Comune di Arona


domenica 11 maggio 2014

CRITICITA' della EROGAZIONE di CONTRIBUTI


Per la Civica Amministrazione amministrare” la città non è semplicemente gestire o erogare i servizi che soddisfano i bisogni della popolazione amministrata, ma è anche mettere in atto azioni finalizzate alla crescita, maturazione e qualificazione sociale dell'intera collettività mediante la trasparenza della propria attività.

Dal perseguire questa “missione” non può sottrarsi neppure la minoranza consiliare, la cui funzione, oltre che di controllo, è d'indirizzo.

Sicché a fronte di 230-50 mila €uro, che nel 2013 hanno costituito quasi il 50%
  • del maggiore gettito dell'addizionale irpef pagata dai cittadini aronesi dopo l'aumento da 0,15 a 0,40% dell'aliquota di compartecipazione o
  • della spesa corrente annua allocata nel bilancio di alcuni piccoli Comuni del Vergante
  • e che sono stati distribuiti ad Arona in contributi senza farne conoscere, come fatto negli pregressi, la ragione e il criterio di determinazione dell'entità, il Gruppo Misto ha avvertito l'esigenza, il dovere di avanzare una proposta d'indirizzo regolamentare in base ad utili indicazioni desunte da decisioni della Corte dei Conti.

Sulla base dell'art. 118, comma 3, della Costituzione non v'è dubbio che i Comuni siano legittimati a favorire e sostenere l'autonoma iniziativa delle Associazioni per lo svolgimento d'attività d'interesse generale; diventano dirimenti le modalità di assegnazione dei contributi.

230 mila €uro possono essere distribuiti con criteri diversi, anche a pioggia senza garantire in tal modo ai beneficiari, e tanto meno alla collettività, il conseguimento di utili risultati.

Diventa comunque assolutamente inevitabile ed essenziale l'azione propositiva di chi intende beneficiare della contribuzione pubblica; si tratta di un piccolo adempimento per un grande risultato sociale.

Per la società, il disattendere questa fase procedurale è come “ volersi fare male da sola”.

All'origine delle deviazioni comportamentali che i mass media periodicamente portano all'attenzione della pubblica opinione vi sono appunto scorciatoie procedurali.

Nella seduta del consiglio comunale di martedì 15 aprile scorso, durante la discussione della proposta avanzata dal Gruppo, è stato ritenuto “inutile e burocratico, addirittura motivo di demotivazione per il volontariato” il regolamentare che la richiesta di contribuzione da parte delle Associazioni precedesse l'assegnazione dei contributi da parte della Giunta .

Si è però sorvolato in quel contesto di considerare quanto “contraddittorio ed incoerente” appaia il comportamento di chi, non perdendo occasione per distinguersi e prendere le distanze dai predecessori, non si fa scrupolo di operare, all'occorrenza, con lo stesso loro strumento regolamentare, risalente verosimilmente all'epoca delle mostre a villa Ponti.

Rispetto al vigente regolamento, l'atto d'indirizzo proposto dal Gruppo Misto, come già detto,
  • dà maggiore garanzia alle Associazioni, perché sono messe a conoscenza delle ragioni che hanno indotto la Giunta a scegliere le attività da sostenere e ne possono effettuare anche la comparabilità dell'entità del contributo assegnato;
  • consente alla Giunta, in attuazione del rinnovato principio contabile sulla comparabilità, veridicità e pubblicità, di decidere con maggiore trasparenza, potendo disporre della documentazione probatoria, e
  • evita ai Dirigenti di dover motivare le scelte fatte dalla Giunta.
Per il Gruppo l'esito della discussione e votazione sulla presentata proposta non è stata una sorpresa, ben consapevole che nell'attuale governance coerenza e credibilità sono virtù assai volatili.

martedì 6 maggio 2014

ILLUMINAZIONE PUBBLICA



Ogni sera, con qualunque tempo, ad Arona   si accendono 1920 punti luce e si illuminano decine di chilometri di strada, 1228 punti sono di proprietà di ENEL, 692 punti sono di proprietà del Comune.
  
La manutenzione 

- per i 1228 punti luce viene fatta da Enel Sole (che opera in regime di monopolio e con contratto scaduto nell'anno 1982), nel triennio 2010-2012 il costo medio annuo è stato di 77,5 mila euro;
- per i 692 punti luce è stata fatta da ditta locale con contratto annuale, nello stesso triennio il costo medio annuo è stato di 25,7 mila euro.

Il consumo di energia è determinato:
- forfettariamente per i 1228 punti luce privi di contatore
- dal contatore       per i 692   “”        “”

e la spesa media annua nel medesimo periodo è stata di 153,2 mila euro. 

I punti luce di proprietà comunale, essendo stati posati in tempi più recenti di quelli di proprietà Enel, presentano uno stato di conservazione migliore, come pure la loro capacità d'illuminazione è superiore agli omologhi punti luce di proprietà Enel. 

Se ne vedono ancora tanti,anche in zone non periferiche della città, di corpi illuminanti con l'ormai disusato piatto  e va da sé che in quelle zone l'illuminazione difetta tanto.

Il Gruppo Misto con propria mozione presentata nel mese di novembre 2012 e discussa a marzo 2013 aveva proposto di ricondurre sotto un unico contratto di gestione e manutenzione tutti i 1920 punti luce, previo riscatto di quelli di proprietà Enel, liberalizzando il servizio da una gestione monopolistica e allineando il Comune all'indirizzo dell'Autorità di vigilanza e controllo sui lavori pubblici.

La proposta indicava anche la tempistica e la procedura da seguire in base alla legislazione vigente a seguito della decisione della Corte Costituzionale in materia di servizi pubblici locali; non a caso l'oggetto della mozione era stato così chiosato: illuminazione pubblica: cartina di tornasole per verificare ed analizzare la capacità dell'Amministrazione di adeguare la propria azione al mutare del tempo, delle condizioni e delle criticità”.  

Come risposta l'AmministrazionCome risposta l'Amministrazione -a trazione manageriale- ha però rafforzato e consolidato di fatto il regime monopolistico di Enel, avendo con delibera della Giunta, affidato a far tempo da marzo 2013, per nove anni, la gestione degli impianti comunali a Enel Sole srl, che continua a gestire quelli di proprietà Enel, da decenni privi di un formale contratto disciplinante i rapporti fra le parti.e -a trazione manageriale- ha però rafforzato e consolidato di fatto il regime monopolistico di Enel, avendo con delibera della Giunta, affidato a far tempo da marzo 2013, per nove anni, la gestione degli impianti comunali a Enel Sole srl, che continua a gestire quelli di proprietà Enel, da decenni privi di un formale contratto disciplinante i rapporti fra le parti.

Scelta per nulla convincente e priva di logicità.

L'affidamento è avvenuto in modo discrezionale, avvalendosi di una convenzione attiva di Consip (il mercato digitale della pubblica amministrazione) con Enel Sole srl, e nonostante che la Giunta fosse a conoscenza della pronuncia dell'Autorità di vigilanza e controllo sui lavori pubblici sull'illegittima partecipazione di Enel Sole srl alla gara indetta da Consip; inoltre si è optato per la durata di anni nove , invece che di cinque anni decisamente più conveniente per il Comune.

Infine la ragionevolezza avrebbe dovuto spingere l'Amministrazione a ricondurre nel regime convenzionale tutti i punti luce, anzitutto i 1228 punti luce strutturalmente non più adeguati, privi di salvavita e potenzialmente pericolosi e la cui manutenzione viene assicurata in assenza di disciplinare dei rapporti fra le parti.  

Sicché ancora oggi si vedono periodicamente punti luce di proprietà Enel accesi in pieno giorno e per più giorni consecutivi (è d'attualità il caso di via XX settembre, ove peraltro i punti luce dovrebbero di proprietà comunale) o restano spenti per diversi giorni (è di qualche mese fa il caso di via Monte Zeda) o talune strade cittadine continuano ad essere illuminate con corpi illuminanti primordiali;  sono queste semplicemente le conseguenze del ritardo con cui l'Amministrazione adeguerà la sua azione al mutare dei tempi e delle condizioni. 

Costituisce invece colpa grave per l'Amministrazione il mancato funzionamento di alcuni punti luce di proprietà comunale per diversi mesi ( nella scorsa estate era stato il caso di largo don Ingegnoli, che si è ripresentato ora su più vasta scala)  dopo l'affidamento a Enel Sole srl, nonostante che il costo di manutenzione fosse lievitato.
Inoltre la necessità di dover ricorrere all'affidamento della manutenzione di alcuni impianti ( parcheggi pubblici, punti luce a terra parco giochi, illuminazione sotto passaggio ferroviario e nuovi attracchi) non inseriti nella convenzione Consip (a causa saturazione lotto) ad altra ditta locale (come nel caso della determinazione n° 65/2014) è la dimostrazione dell'inadeguatezza dello strumento convenzionale Consip alla soluzione delle criticità esistenti sul territorio nel campo dell'illuminazione. 
Non va infine sotto valutata la responsabilità derivante dal disattendere l'invito al Comune a porre in essere gli eventuali atti necessari per uniformare la gestione anomala ancora in corso ai principi comunitari e nazionali di libera concorrenza formalizzato dal Consiglio dell'Autorità di vigilanza e controllo sui lavori pubblici nella delibera n° 110 assunta nell'adunanza del 19 dicembre 2012 e depositata il 10 gennaio 2013.
Il Gruppo Misto, non facendo parte del coro che canta “finché la barca va...”, non si sottrae alla responsabilità di svolgere la funzione di controllo e d'indirizzo, evidenziando alla pubblica opinione le criticità gestionali prodotte dall'Amministrazione e vigilando attentamente che le stesse non diano luogo a danno erariale (e se del caso assumendo le dovute iniziative.
Le foto sono state scattate nella serata del 29 aprile 2014