Il
recapito a casa dell'avviso di pagamento della TARI, con gli allegati
bollettini precompilati, tramite il servizio postale si è rivelata
procedura sicuramente gradita rispetto alla ormai superata notifica
delle cartelle esattoriali e predispone meglio il cittadino al
pagamento del tributo comunale.
Inoltre
ha anche aiutato il cittadino a considerare che la somma dovuta al
Comune altro non è che il corrispettivo di una controprestazione
ricevuta, pur se ad Arona l'Amministrazione è ferma nell'attribuire
alla propria pretesa natura tributaria.
Pur
comprendendo le ragioni di questa scelta, sussistono altrettanto
buoni motivi per passare al canone o corrispettivo e i tempi sembrano
ormai maturi; non è questo però l'oggetto del nostro disquisire,
ma la necessità di sottoporre a un costante monitoraggio,
finalizzato a rendere sia la TARI che il relativo SERVIZIO più
rispondenti ai bisogni dei cittadini, dal momento che -come rilevato
dal rendiconto 2014- l'incidenza percentuale del gettito della tassa
è del 15,3% sull'entrata corrente di 13,935 milioni di euro e quella
del costo del servizio di smaltimento rifiuti è al 20,5% sulla spesa
corrente di 12,214 milioni di euro, importi considerevoli che obbligano di
tenere sotto controllo le attività, che numericamente esprimono.
Servizio.
Particolarmente significativo appare che già nel primo mese
d'insediamento dell'Amministrazione neo eletta dei cittadini, per il
tramite di un'interrogazione del Gruppo consiliare “Costruiamo il
Futuro”, abbiano richiesto di modificare la raccolta dei rifiuti
del sabato mattina nel centro storico al fine di evitare che i
sacchetti, depositati all'esterno delle abitazioni il venerdì sera,
diventino oggetti ludici per i nottambuli della movida.
E
poiché il fenomeno non è di recente manifestazione, viene da
chiedersi perché mai non sia stato dato ascolto prima
“a questa lamentela degli abitanti del centro storico”
e che costituisce sicuramente uno dei motivi per cui alle elezioni di
maggio Gusmeroli, benché vincitore, ha registrato nella sezione
elettorale n° 1 (quella del centro storico) un numero di consensi
inferiore rispetto alle elezioni del marzo 2010 (passando
precisamente da 231 a 172).
Invero
l'immobilismo dell'Amministrazione su questo servizio non è limitato
al solo degrado urbano che i cittadini del centro storico hanno
dovuto subire ogni fine settimana, ma riguarda anche la raccolta
differenziata che, oltre a non raggiungere il limite percentuale
minimo previsto dalle vigenti disposizioni di legge, fa registrare
una delle più basse percentuali della Provincia.
Ed è
abbastanza emblematico che non sia stata allestita una mini piatta
forma ecologica per il deposito differenziato dei pochi rifiuti
prodotti dai numerosi cittadini che trascorrono in città il fine
settimana.
Viene
altresì da pensare, in modo assolutamente empirico, che gli
elettori (e non solo del centro storico) -dopo la diffusione dagli
organi di stampa dei dati sulla raccolta differenziata- abbiano
disertato le urne come segno di protesta, non avendo apprezzato che
il Sindaco in precedenza si fosse fatto fotografare mentre rovistava
nei bidoni dei rifiuti.
TARI.
Cogliamo l'occasione per ricordare all'Amministrazione in carica
l'impegno di portare la percentuale della differenziazione oltre il
limite del 75% , assunto nel corso della campagna elettorale, perché
l'innalzamento di questa percentuale porterà un benefico effetto
sull'importo della tassa che viene puntualmente richiesto con i
menzionati bollettini, e che risulta essere più elevata rispetto
alla media regionale.
Sappiamo
ahinoi di non essere ascoltati, ma è nostro dovere civico:
- non tacere sul fatto che l'affidamento del servizio, il cui costo dev'essere interamente coperto dalla tassa, è avvenuto sulla base di uno studio di parte e che -per il tempo ormai trascorso- urge verificarne il contenuto con le attuali logiche di mercato, in funzione delle quali i Comuni del Vergante hanno visto nello scorso anno il costo del loro servizio fruire di un ribasso e
- richiedere che la struttura dell'avviso di pagamento, sia più coerente alle norme regolamentari, in modo che l'utente, in relazione a quanto da lui dovuto, abbia cognizione dell'importo da pagare per la quota fissa e per quella variabile e se beneficia su quest'ultima della prevista riduzione del 20%.
Va da
sé che queste informazioni riportate nell'avviso di pagamento
aiutano l'utente a riflettere autonomamente sul beneficio che può
trarre differenziando bene e meglio i rifiuti di casa.