giovedì 27 agosto 2015

TARI



Il recapito a casa dell'avviso di pagamento della TARI, con gli allegati bollettini precompilati, tramite il servizio postale si è rivelata procedura sicuramente gradita rispetto alla ormai superata notifica delle cartelle esattoriali e predispone meglio il cittadino al pagamento del tributo comunale.

Inoltre ha anche aiutato il cittadino a considerare che la somma dovuta al Comune altro non è che il corrispettivo di una controprestazione ricevuta, pur se ad Arona l'Amministrazione è ferma nell'attribuire alla propria pretesa natura tributaria.

Pur comprendendo le ragioni di questa scelta, sussistono altrettanto buoni motivi per passare al canone o corrispettivo e i tempi sembrano ormai maturi; non è questo però l'oggetto del nostro disquisire, ma la necessità di sottoporre a un costante monitoraggio, finalizzato a rendere sia la TARI che il relativo SERVIZIO più rispondenti ai bisogni dei cittadini, dal momento che -come rilevato dal rendiconto 2014- l'incidenza percentuale del gettito della tassa è del 15,3% sull'entrata corrente di 13,935 milioni di euro e quella del costo del servizio di smaltimento rifiuti è al 20,5% sulla spesa corrente di 12,214 milioni di euro, importi considerevoli che obbligano di  tenere sotto controllo le attività, che numericamente esprimono.

Servizio. Particolarmente significativo appare che già nel primo mese d'insediamento dell'Amministrazione neo eletta dei cittadini, per il tramite di un'interrogazione del Gruppo consiliare “Costruiamo il Futuro”, abbiano richiesto di modificare la raccolta dei rifiuti del sabato mattina nel centro storico al fine di evitare che i sacchetti, depositati all'esterno delle abitazioni il venerdì sera, diventino oggetti ludici per i nottambuli della movida.

E poiché il fenomeno non è di recente manifestazione, viene da chiedersi perché mai non sia stato dato ascolto prima “a questa lamentela degli abitanti del centro storico” e che costituisce sicuramente uno dei motivi per cui alle elezioni di maggio Gusmeroli, benché vincitore, ha registrato nella sezione elettorale n° 1 (quella del centro storico) un numero di consensi inferiore rispetto alle elezioni del marzo 2010 (passando precisamente da 231 a 172).

Invero l'immobilismo dell'Amministrazione su questo servizio non è limitato al solo degrado urbano che i cittadini del centro storico hanno dovuto subire ogni fine settimana, ma riguarda anche la raccolta differenziata che, oltre a non raggiungere il limite percentuale minimo previsto dalle vigenti disposizioni di legge, fa registrare una delle più basse percentuali della Provincia.

Ed è abbastanza emblematico che non sia stata allestita una mini piatta forma ecologica per il deposito differenziato dei pochi rifiuti prodotti dai numerosi cittadini che trascorrono in città il fine settimana.

Viene altresì da pensare, in modo assolutamente empirico, che gli elettori (e non solo del centro storico) -dopo la diffusione dagli organi di stampa dei dati sulla raccolta differenziata- abbiano disertato le urne come segno di protesta, non avendo apprezzato che il Sindaco in precedenza si fosse fatto fotografare mentre rovistava nei bidoni dei rifiuti.

TARI. Cogliamo l'occasione per ricordare all'Amministrazione in carica l'impegno di portare la percentuale della differenziazione oltre il limite del 75% , assunto nel corso della campagna elettorale, perché l'innalzamento di questa percentuale porterà un benefico effetto sull'importo della tassa che viene puntualmente richiesto con i menzionati bollettini, e che risulta essere più elevata rispetto alla media regionale.

Sappiamo ahinoi di non essere ascoltati, ma è nostro dovere civico:
  • non tacere sul fatto che l'affidamento del servizio, il cui costo dev'essere interamente coperto dalla tassa, è avvenuto sulla base di uno studio di parte e che -per il tempo ormai trascorso- urge verificarne il contenuto con le attuali logiche di mercato, in funzione delle quali i Comuni del Vergante hanno visto nello scorso anno il costo del loro servizio fruire di un ribasso e
  • richiedere che la struttura dell'avviso di pagamento, sia più coerente alle norme regolamentari, in modo che l'utente, in relazione a quanto da lui dovuto, abbia cognizione dell'importo da pagare per la quota fissa e per quella variabile e se beneficia su quest'ultima della prevista riduzione del 20%.
Va da sé che queste informazioni riportate nell'avviso di pagamento aiutano l'utente a riflettere autonomamente sul beneficio che può trarre differenziando bene e meglio i rifiuti di casa.