martedì 15 dicembre 2015

VA PENSIERO


Sabato 28 novembre al Palazzo dei Congressi era in programma la prima serata della rassegna operistica 2015 - 2016 promossa dall'Amministrazione Comunale in collaborazione dell'Associazione sinfonica Lirica Lombarda.

Il tabellone prevedeva un concerto di gala e la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, compositore di punta del verismo lirico italiano.

Dopo i barbari accadimenti dello scorso 13 novembre a Parigi era occasione buona per testimoniare che la paura non condiziona il nostro modo d'essere e le nostre attività di socializzazione collettiva.

Così abbiamo rinunciato all'incontro con i soliti amici del sabato sera e ci siamo diretti al Pala-congressi, arrivando giust'in tempo per ascoltare la presentazione del programma teatrale e della serata.

E benché la sala desse l'idea, a prima vista, del tutto esaurito abbiamo trovato posto senza dare disturbo a quanti erano già comodamente seduti.

L'orchestra non ha tardato a dare inizio al concerto e taluni brani del repertorio ci hanno consentito di rivivere e rivedere con voli pindarici i momenti e i luoghi in cui avevamo per la prima volta udito ed apprezzato quelle melodie.

Ma allorché il Coro lirico di Parma intonò il “Va Pensiero” , benché in precedenza, quando era stato eseguito dai soli orchestrali, l'avessimo fatto mentalmente, ci siamo lasciati coinvolgere -sotto voce- dal canto e, come fatto dagli Ebrei in esilio, abbiamo elevato quel lamento nella speranza di poter vedere un giorno la Gerusalemme celeste.

Individuata fra i coristi una figura istituzionale locale, alcuni passaggi dell'iniziale presentazione ci hanno reso più comprensibile l'intero contesto ambientale.

Quella presenza sul palcoscenico (teoricamente incompatibile, essendo l'evento oneroso per il Comune), era giustificabile e giustificata dal fatto che il coro, di cui è componente, era di supporto anche allo spettacolo teatrale.

Comunque non c'era sfuggito, nelle settimane precedenti, che quella stessa figura, a seguito della carica istituzionale conferitale dal corpo elettorale, avesse correttamente rinunciato all'uso di locali comunali per lo svolgimento della propria attività lavorativa, trasferita in altro Istituto scolastico cittadino.

Allorché per la terza volta nel corso della stessa serata si levò, in chiusura di spettacolo, il canto del “Va Pensiero”, il nostro si è elevato
- a commemorare in primo luogo le vittime del Bataclan e la connazionale Valeria Solesin in particolare, morta per aver voluto, come noi, trascorrere ore di svago in un teatro;
- a unirsi in secondo luogo a quanti in quei giorni sostenevano con la preghiera papa Francesco, inerme messaggero di pace in terra d'Africa;
- a riconoscere in terzo luogo gratitudine a quanti si erano prodigati per la buona riuscita dello spettacolo;
- a commiserare infine chi voleva far passare un messaggio ideologico con quel pluri-ripetuto canto, stante l'ignobile appropriazione dello stesso  come inno della Forza Politica, al momento maggiormente rappresentativa nell'ambito dell'Amministrazione comunale.