La frittata politica ed
amministrativa è stata fatta ed anche servita;
alludiamo -in senso metaforico- ai due argomenti in materia
urbanistica inseriti nell'odg del convocato Consiglio comunale di
lunedì 2 ottobre pv.
Di questa -benché distanti dal locale cucina del Palazzo-
cogliamo ugualmente l'odore sgradevole delle stoltezze con
cui è stata preparata e servita dagli improvvisati cuochi della
Lega Nord.
Prima stoltezza: mancanza di coerenza e di correttezza
istituzionale.
Dopo mesi di incontri e confronti dell'Assessore all'urbanistica,
oggi dimissionario, congiuntamente al Sindaco con tecnici e
fiduciari dei soggetti economici che compaiono nello oggetto dei due
argomenti sopra menzionati, il Consiglio Comunale ha approvato nella
seduta del 18 ottobre 2011 l'atto n° 161
rendendo in tal modo operativo il Piano Particolareggiato Br 18
finalizzato soprattutto a riportare nella disponibilità del
Comune l'area dell'ex campo sportivo di via Monte Zeda.
Il piano è ancora oggi valido, pur se resta in attesa di attuazione.
Con le due proposte odierne la evidenziata delibera verrebbe -di
fatto- disattesa, senza aver anzitempo fatto conoscere ai
cittadini le eventuali difficoltà sopraggiunte e senza aver
proceduto conseguentemente alla revoca dello stesso piano.
Coerenza e correttezza avrebbero dovuto suggerire un
comportamento maggiormente istituzionale nel difendere, in primo
luogo, quella decisione alla cui formazione hanno preso parte
consiglieri, che non rivestono più la qualifica, e nel riesaminare
pubblicamente i limiti dell'allora proprio operato.
Seconda e terza stoltezza: spregiudicatezza e assenza di
garbo istituzionale.
Sottoporre all'esame e all'approvazione dell'assemblea consiliare i
due menzionati argomenti con l'assessore, che li ha studiati,
approfonditi e proposti, dimissionario è un modo di operare -a dir
poco- spregiudicato e privo di un pur minimo riguardo verso chi
prossimamente sarà delegato a dare continuità a quell'operato.
Questi dovrà portare il peso della responsabilità dell'adottata
decisione senza essere stato messo in condizione di assumerselo
consapevolmente.
Rinviarne la trattazione dopo l'avvenuta nomina del nuovo assessore
all'urbanistica non avrebbe comportato, sul piano pratico, alcunché
di negativo verso la comunità e verso gli stessi proprietari delle
due aree in questione.
Dal rinvio avrebbe tratto beneficio soprattutto ed unicamente la
trasparenza operativa; ma questa assume valore solamente quando
riguarda il comportamento degli altri e non quello proprio.
Quarta stoltezza: egocentrismo incontenibile
Il Sindaco
prima, temendo ripercussioni
negative per le sue manifestate aspirazioni parlamentari, resiste
alle proposte urbanistiche presentate dall'assessore collaboratore,
che indispettito sbatte la porta, dimettendosi;
successivamente, dopo aver preso
tempo con la manifestata pubblicamente intenzione di rivedere il
carico delle deleghe del dimissionario e immaginando forse di poter
ugualmente limitare i temuti danni, avalla le proposte urbanistiche
pur di liberarsi di uno scomodo collaboratore.
Ancora pur essendo passati alcuni
anni non si è spenta l'eco della nomina ad assessore del fratello
nella rapida sostituzione di altro assessore critico nei suoi
riguardi.
Lo scontro -questa volta- tutto
interno alla Lega Nord non è fatto assolutamente di poco conto,
sotto il profilo politico locale.
* postato in aronanelweb