Due recenti fatti positivi promossi dalla Civica Amministrazione (la
pulizia dell'area ex ITIS e l'iniziativa pro Agenzia dell'Entrate di
Borgomanero) hanno attratto la nostra attenzione, consentendoci di
svolgere di seguito qualche considerazione sul concetto di
efficienza.
1. Il disboscamento dell'area dismessa di via XX Settembre a
spese del curatore fallimentare in ottemperanza alla ordinanza
emessa dall'Ufficio di Polizia Locale è stato un intervento
apprezzato seppure tardivo dal momento che il degrado ambientale si
protraeva da tempo e il disagio degli abitanti della zona era già
ben noto in Comune.
Meglio tardi che mai comunque, anche se l'efficienza si concretizza
solamente quando l'emerso bisogno (la pulizia dell'area) viene
soddisfatto quasi contemporaneamente al suo emergere.
Nel caso in cui la procedura fallimentare dovesse protrarsi ancora
nel tempo l'ordinanza andrebbe riemessa allorché la vegetazione
dovesse invadere nuovamente l'area.
2 . Dimostra diversamente efficienza il manifestato interesse
avverso la soppressione dell'Agenzia dell'Entrate di Borgomanero
perché anticipa l'insorgere di un disagio nei soggetti d'imposta.
Difendere il mantenimento sul territorio di un servizio è atto
assolutamente doveroso anche se, in questa circostanza, il suo
tempismo mette in evidenza, ancor più di ieri, i grigi contorni
della “resistenza passiva” opposta alla chiusura dell'ospedale,
che per farla dimenticare in fretta è stato messo in campo un
attivismo “non solito”.
Con il passare del tempo avremmo avuto modo forse di apprezzarlo,
pur rimanendo critici per la costante promozione del proprio “ io”
-condotta con toni e modalità non riconducibili all'umana
sobrietà-, se non fosse stato fatto ricorso ad un eccessivo
prelievo fiscale, che nei fatti ha anche violato le finalità
indicate dalla Costituzione.
Dopo il danno subito per la chiusura dell'ospedale, la beffa per
l'aumento dell'aliquota dell'addizionale irpef (più che
quintuplicata nell'arco di due esercizi finanziari) è stato un
boccone troppo indigesto, i cui sintomi ancora oggi si avvertono.
In merito all'ospedale di Arona, a seguito della seduta del Consiglio
comunale di martedì 10 novembre, in cui non è stato accolto un odg
del Gruppo consiliare “Costruiamo il Futuro” pro mantenimento
posti letto nell'ospedale di Borgomanero, va purtroppo ricordato che,
in quella occasione, non era stata neppure convocata la Conferenza
dei Sindaci del Distretto Sanitario di Arona.
Sembra che, oggi come ieri, i consiglieri comunali apprendano le
notizie in merito ai problemi sanitari dai Sindaci dei Comuni
contermini o dalla stampa; e, benché suole comunemente dirsi che
“il lupo perde il pelo ma non il vizio”, la citazione non è
sicuramente lodevole per la figura istituzionale alla quale si
riferisce.