sabato 29 marzo 2014

GESTIONE PARCHEGGI





La fotografia, scattata nell'agosto 2013 all'ingresso del parcheggio “Largo Compagnia dei Quaranta”, evidenzia l'esistenza di un guasto tecnico nel funzionamento dell'impianto di automazione delle sbarre.


Questo disservizio si è protratto per tutta l'estate e senza che il Comune ne giustificasse le ragioni.
A subirne il danno sono stati i titolari di abbonamento, che in quei mesi spesso non trovavano posto per parcheggiare la propria auto.

Per i cittadini, abituati ai comunicati e alle conferenze stampa anche per futili eventi, il silenzio dell'Amministrazione, di giorno in giorno, diveniva sempre più assordante.

E il Gruppo Misto, facendosi interprete di questo disagio, a fine ottobre ha presentato una interrogazione, con la quale chiedeva al Sindaco e/o all'Assessore delegato di far conoscere:
  1. le ragioni per le quali il parcheggio era di libero accesso a tutti, privando il Comune di un'entrata a fronte di un servizio a domanda individuale offerto; se e quando sarebbe stato ripristinato il regolare funzionamento dello stesso.
  2. Se condividesse che l'anomala gestione era di pregiudizio alla fruizione del servizio da parte degli abbonati.
  3. Come la Giunta avrebbe posto rimedio a tale procurato disagio.
  4. Come la Giunta avrebbe gestito l'ormai prossimo rinnovo annuale degli abbonamenti, perdurando il disservizio in atto.
  5. Di che segno ed entità è stato il saldo della gestione economica di questo parcheggio nell'anno 2012 e nella elaborata proiezione dell'anno in corso.
La risposta è pervenuta nel corso nella seduta consiliare del 30 novembre 2013, durante la quale Sindaco e Assessore sono andati ben oltre l'aspetto politico-gestionale dell'evidenziato disservizio, mostrando vistosamente d'essere stati in tal modo toccati in un nervo scoperto.


E che il nervo fosse scoperto lo dimostra il fatto che la Giunta si è premurata ad annunciare in quella occasione una mini rivoluzione nella gestione dei due attigui parcheggi di piazza Gorizia e Largo Compagnia dei Quaranta.

Sicché dal gennaio 2014, Largo Compagnia dei Quaranta, dotato di sistema di automazione a sbarre movimentate da un diverso software , è stato riservato solamente agli abbonati e in piazza Gorizia il sistema di automazione a sbarre è stato smantellato e sostituito dai tradizionali parcometri. 

Il parcheggio a sbarre “stupide” si presenta costantemente nell'arco del giornata pressoché semi vuoto, come documentato fotograficamente.


Della nuova sistemazione dei parcheggi il Gruppo Misto ha preso atto e non ha inteso in alcun modo interferire nel merito di problemi gestionali di esclusiva competenza della Giunta.

L' interrogazione mirava politicamente:
  • a richiamare l'attenzione su un disservizio, ormai ignorato anche dai mass-media, che pure nel passato non avevano mancato di segnalare ripetutamente il mal funzionamento del sistema di automazione degli accessi nei due parcheggi e
  • ad evidenziare soprattutto che “l'ascolto”, momento innovativo del fare politica in Arona da parte dell'Amministrazione in carica, altro non era stato durante la campagna elettorale che una temporanea e furbesca “captatio benevolentiae” degli elettori.

Come sempre i giochi d'artificio, esaurito il bagliore, lasciano solo il fumo che offusca le menti.

sabato 22 marzo 2014

TURISMO


Nello scorso mese di settembre il Gruppo Misto ha sottoposto alla discussione del Consiglio Comunale un atto d'indirizzo per l'individuazione di parametri utili alla valutazione, in occasione di manifestazioni di rilievo, delle presenze turistiche in termini di benefici e costi.

Lo spunto per l'iniziativa era stato fornito dall'Amministrazione con la stima approssimativa di due mila persone per il concerto in Rocca, di centomila per le tre lunghe notti, di trenta mila per la gara di offshore; l'intendimento del Gruppo mirava in generale a parlare di turismo in ambito consiliare, ove pressoché unanime era stata la condivisione dell'obiettivo dell'Amministrazione di trasformare le presenze turistiche “mordi e fuggi” in “stanziali”, e in particolare, a identificare le manifestazioni maggiormente caratterizzanti lo sviluppo turistico del territorio attraverso la condivisione di taluni parametri valutativi.

Se l'obiettivo da perseguire era la presenza “stanziale” le manifestazioni più attrattive di presenze “mordi e fuggi”, avrebbero dovuto lasciar il posto a quelle maggiormente qualificanti il territorio comunale; e non v'è dubbio che la scelta della tipizzazione dell'offerta turistica pubblica dovrebbe essere supportata da un voto del Consiglio Comunale per assicurarle un orizzonte temporale che vada ben oltre la durata del ciclo amministrativo in corso.

A parte le tradizionali manifestazioni del TREDICINO e della FIERA, lo scorso anno sono stati organizzati: mercatini domenicali, concerto di Allevi in Rocca, tre Lunghe Notti, il festival delle due Rocche, la gara Offshore, il mercato europeo, il raduno nazionale dei Centri d'incontro ecc., e quest'anno, come evidenziato dalla stampa locale, le manifestazioni si arricchiscono anche della sagra del tartufo, ovvero di tutto e di più.

E' indiscutibile che ogni singola manifestazione eserciti una propria sfera di attrazione.

Trattandosi però di presenze qualitative e quantitative non omogenee, le stesse hanno una ricaduta economica sul territorio molto differenziata,che,se analizzata, permetterebbe di evidenziare le manifestazioni che assicurano alla collettività maggiori benefici e/o minori costi.

L'iniziativa del Gruppo purtroppo non ha trovato favorevole accoglienza da parte della Giunta e della Maggioranza, perché al dire dell'assessore al turismo, da qualche anno, è stato attivato un apposito Tavolo di Regia per la organizzazione degli eventi.

Poiché non sono noti i criteri ispiratori delle scelte operate dal suddetto Organismo, viene da pensare che, contrariamente a quanto dichiarato ad inizio mandato, l'odierno obiettivo sia l'aumento delle presenze “mordi e fuggi”.

Eppure, non sarebbe fuori luogo ipotizzare che una condivisa tipizzazione dell'offerta turistica influenzi positivamente anche l'allestimento dell'arredo urbano, e la formazione e manutenzione delle aree verdi, che, fatta eccezione per l'ingresso sud della città, non esercitano al momento alcuna attrazione; ad esempio, il parco di Villa Leuthold, in cui sono presenti essenze arboree rare e pregiate, ormai centenarie, versa in condizioni conservative non adeguate al suo reale valore botanico, e, essendo privo anche di servizi igienici, non ne incoraggia la frequentazione.

Per contro, una costante manutenzione appropriata del parco potrebbe favorire, alla stessa stregua di quanto avviene per i bambini dell'attiguo nido -ai quali ne è stata riservata una parte-, la frequentazione giornaliera degli ospiti della soprastante Casa di Riposo, potendo sopperire all'assenza dei servizi igienici con i propri; e in tal modo per la Stessa Istituzione si profilerebbe l' utilizzo di quell'area per lo sviluppo, anche a fini promozionali,di una rete di periodici incontri degli ospiti di Realtà sociali similari.

sabato 15 marzo 2014

IL SEGRETARIO GENERALE


                                        Da fine febbraio, Arona è sede vacante per l'ufficio di Segretario Generale, che della burocrazia comunale è sicuramente il perno, e ad un anno dal rinnovo dell'Amministrazione non appare facile ricoprirla in modo definitivo e in tempi rapidi.

L'assenza di un Segretario titolare, che ad Arona ciclicamente si ripete ormai da tempo, si percepisce e si sente nell'organizzazione comunale, che pure annovera professionalità d'eccellenza.

Invero il Segretario, analogamente a quanto avviene in campo sportivo con gli allenatori, tende nell'assolvimento dei suoi specifici compiti a caratterizzare e formare l'intero ambiente lavorativo; ma per raggiungere questo risultato l'Amministrazione, per prima, deve creare le favorevoli condizioni ambientali.

Benché di classe demografica superiore alla maggior parte dei Comuni della provincia, Arona per i Segretari comunali risulta poco appetibile sotto il profilo remunerativo, in quanto i Comuni di classe demografica inferiore, ormai quasi tutti convenzionati, assicurano al segretario comunale, oltre alla retribuzione contrattuale, una indennità di convenzione del 25% della stessa retribuzione.

Sicché è' assolutamente indispensabile convenzionarsi con un altro Comune per suscitare interesse e richiamare l'attenzione dei soggetti professionalmente qualificati; è questa la vera ragione perché Arona non può avere un segretario a tempo pieno, attribuirne la causa al patto di stabilità è un palliativo per non attardarsi ad evidenziare errori di precedenti Amministrazioni.

Sull'argomento i componenti del Gruppo Misto non hanno mancato di esprimere il proprio giudizio e pensiero in Consiglio Comunale, regolarmente disatteso.

Oggi, la rinuncia alla convenzione inerente la gestione associata dell'Ufficio di Segreteria con Arona capo fila, fatta nel settembre 2012, in favore dell'adesione alla convenzione con Omegna si manifesta scelta strategica sbagliata.

E lo sbaglio sta nel fatto che l'incontro fra Arona e Omegna non muoveva dal bisogno di dare una soluzione alle loro problematiche gestionali di base, ma semplicemente dalla convergenza dei due Sindaci nella individuazione del medesimo soggetto professionale cui affidarne la responsabilità dell'Ufficio di Segreteria; la volatilità di questa convergenza d'intenti era manifesta sin dal primo momento e la collettività, intesa come struttura organizzativa e sociale, paga il prezzo di uno sfrenato individualismo di chi detiene il potere decisionale.


sabato 8 marzo 2014

LETTERA APERTA DEL SINDACO AL MINISTRO DELRIO


                                                                             Non capita tutti i giorni che un Sindaco rivolga un appello pubblico a un Ministro.

Il Sindaco di Arona recentemente si è rivolto all'allora Ministro Delrio (oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) per ricordargli che i vincoli del patto di stabilità penalizzano tuttora i Comuni finanziariamente sani, benché, nel corso del convegno ANCI tenutosi giust'appunto a Arona nel luglio 2012, si fosse impegnato, come Presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni, a negoziarne con il Governo l'allentamento.

Nulla da eccepire sull'iniziativa assunta se nel contesto della lettera non fossero stati elencati diversi interventi, di cui taluni davvero di modesta entità (ripristino illuminazione via Monte Zeda - completamento parco giochi via San Luigi - riqualificazione salita Dagnente).

Era palese che i veri destinatari fossero i lettori aronesi ai quali quella elencazione sarebbe dovuta servire come “specchietto per allodole”, non diversamente di quanto annunciato, nello scorso mese di agosto, sempre dal Sindaco sulla gara di offshore a zero costo per il Comune.

Questa impressione viene desunta dal fatto che la pubblicizzazione della lettera è stata fatta nell'intervallo di tempo intercorso tra l'adozione:
  • della delibera della GC n° 9 del 28 gennaio avente per oggetto “Approvazione spese d'investimento nel rispetto del patto di stabilità-anno 2014- rideterminato nei saldi ex legge 147/2013” e
  • della delibera n° 26 del 18 febbraio avente per oggetto “Modifica DGC 9/2014 ad oggetto: Attivazione spese d'investimento nel rispetto del patto di stabilità-anno 2014- rideterminato nei saldi ex legge 147/2013 ”.
Invero la delibera n°9, prima in assoluto nella sua tipologia a livello locale, ha fissato i paletti finanziari per conseguire a fine anno il saldo fissato dal patto, individuando le opere che sarebbero potute essere realizzate nel corso dell'anno e quelle che sarebbero rimaste in sospensione.

La lettera a Delrio, pubblicata dopo qualche giorno, ha messo in evidenza la strumentalizzazione in atto, facendo espressamente riferimento alle opere in sospensione, che guarda caso, subito dopo, con la delibera n° 26 vengono dichiarate realizzabili per un maggiore spazio finanziario messo a disposizione dal Ministero dell'Interno in forza di una recente disposizione di legge.

Invero il trittico delibera 9 – lettera – delibera 26 si presta a lasciare intuire che tutto fosse miracolosamente dipeso da quella lettera, che nel migliore dei casi sarà arrivata sul tavolo del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio sicuramente dopo il 18 febbraio .

Il Gruppo ritiene che, essendosi ancora ad inizio d'anno, sarebbe bastato al momento dell'adozione della delibera n°9 abbassare dall'88,5% all' 86,5% la contrazione della spesa corrente impegnabile, per garantirsi da subito lo spazio finanziario, cui fa riferimento la successiva delibera n° 26, essendo già prevedibile e scontata la diramazione, entro brevissimo tempo, della comunicazione ministeriale sul riparto degli 850 milioni di euro dei pagamenti in conto capitale, sottratti alla verifica del patto di stabilità dalla legge 27 dicembre 2013 n° 147, art. 1 comma 535.

Questo pseudo attivismo ricorda da vicino quello messo in atto dal Sindaco, lo scorso mese di giugno, in relazione al versamento di un contributo risarcitorio da parte di soggetti a Lui vicino per la bonaria definizione di una vicenda mediatica-giudiziaria, in cui vittime ed attori sono stati due consiglieri del Gruppo.

E poiché quella attività è risultata sterile sul piano sostanziale, onerosa sotto il profilo della produzione degli atti, più che mai vale la pena richiamare l'attenzione sul vecchio proverbio: “la farina del diavolo finisce sempre in crusca”