domenica 24 luglio 2016

I platani di corso Berrini.



Non si conosce quale sia la ragione vera che abbia indotto l'Amministrazione comunale a imporre il senso unico in via Poli , piazza del Popolo e corso Marconi con direzione da nord a sud della città.

Sta di fatto che mentre l'entrata da nord (Vergante – Alto Verbano e Ossola) offre agli automobilisti quattro soluzioni alternative nell'ordine: via Poli per l'appunto, via San Carlo, viale Berrini e via Cantoni-Turati e Mazzini, l'uscita verso nord obbliga gli automobilisti a percorrere solamente il viale Berrini, il cui ultimo tratto è stato peraltro modificato di recente in doppio senso di circolazione, accessibile a sua volta solamente da via Liberazione o da via Martiri della Libertà.

A parità di auto, in entrata da nord ed uscita verso nord, diventa fisiologico il formarsi di code in viale Berrini.

Se ipotizziamo infatti che le quattro macchine, entrate rispettivamente dalle vie sopra indicate nella stessa ora o in ore differenti della medesima giornata, dovessero uscire contemporaneamente, transiterebbero in viale Berrini l'una in coda all'altra, ed è evidente che la lunghezza della coda sarà in misura esponenziale rispetto al numero delle macchine entrate, alle quali nel fine settimana si aggiungono che provengono dalla Lombardia e sono dirette a nord di Arona.

Diversamente il senso unico in direzione da sud a nord avrebbe equilibrato meglio il flusso automobilistico in uscita dalla città, senza creare pericolo d'immissione sul Sempione e garantendo maggiore visibilità nella curva d'innesto del corso Marconi con la piazza del Popolo.;

Benché questa indicazione fosse stata a suo tempo suggerita nel post “La svolta culturale per finalità turistiche”, per Sindaco e collaboratori “l'ascolto” assume valore solamente per catturare la benevolenza di soggetti in età avanzata nel corso della campagna elettorale.

Abituati ormai alle code nelle vie Veneto e Torino per l'entrata da ovest quelle che si verificheranno in viale Berrini non costituiranno più una sorpresa.

E fortunatamente per quanti abitano in questa strada l'inquinamento atmosferico degli scarichi delle automobili in transito non dovrebbe costituire motivo di preoccupazione.

Il sistema di clorofillazione dei platani esistenti nel viale sarà di grande aiuto per il rinnovo dell'aria da respirare; la loro piantumazione è opera ascrivibile ad Amministratori di un passato non recente, quando il bene comune, e non l'immagine propria, veniva posto al centro dell'azione amministrativa.

A proposito d'alberi e di clorofillazione viene in mente che, almeno sino ad oggi, non è stata data esecuzione alla mozione “Sistema arboreo di corso Europa. Pensiamo al futuro”, benché approvata all'unanimità del Consiglio comunale con delibera n° 80 del 28 luglio 2011, e il deteriorarsi dello stesso è sotto gli occhi di quanti colà passeggiano.

E poiché “gutta cavat lapidem” (la goccia scava la pietra), espressione latina che sta ad indicare l'efficacia del tenere viva costantemente l'attenzione su azioni utili e bisogni sociali, c'è da scommettere, così come avvenuto per il ponte sul rio Veverino per il quale -dopo anni di pressione- l'Amministrazione recentemente ha riconosciuta la sua utilità e annunciata la prossima realizzazione, che uguale sorte toccherà al sistema arboreo di corso Europa.

E parlando di corso Europa non si può sorvolare sul fatto che oggi, a metà giugno ovvero in piena stagione estiva, il Lido resti ancora chiuso, nonostante sia stato annunciato -già da tempo - l'affidamento della gestione.

Eppure a voler dar credito alla disinvolta sicumera del confabulare di qualificati esponenti della maggioranza consiliare, fatto in un caldo pomeriggio della scorsa estate nel vagone di un treno, il Lido, il cui bando di gara avevano appena deliberato qualche giorno prima, sarebbe dovuto essere pronto sin dai primi mesi dell'anno in corso.

Ha trovato invece conferma il proverbio: tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. E non sarebbe proprio male tenerlo presente soprattutto quando si vogliono imporre scelte che vanno ben oltre dell'interesse generale, come per la demolizione del casotto del Lido.

La demolizione citata, inserita nel bando per l'affidamento dell'area demaniale, merita una approfondita trattazione che verrà fatta e proposta prossimamente.

* già postato in aronanelweb

Le frecce tricolori di Pierino



Durante la lezione di Educazione Civica la Maestra chiede agli alunni: cosa sono le frecce tricolori e subito Pierino risponde: le frecce usate nelle gare ufficiali dalla Squadra Nazionale del tiro con l'arco.

Metaforicamente parlando sembrerebbero “avvelenate” quelle che in questo periodo si stanno tirando i primi cittadini dirimpettai di Arona ed Angera; il primo perché non ha certezza di beneficiare di un contributo finanziario da parte del Comune dirimpettaio che pure beneficia delle spettacolari evoluzioni aeree delle Frecce Tricolori (quelle doc), il secondo perché costretto a dover subire, pur se estraneo all'iniziativa, l'ondata di quanti dovessero liberamente scegliere di recarsi ad Angera e non ad Arona per godersi lo spettacolo.

Invero -per ironia della sorte- il lungo lago di Angera è punto d'osservazione molto favorevole per le acrobazie della pattuglia aereo-nautica, per cui è ragionevolmente comprensibile la preoccupazione di chi avverte il peso della responsabilità nel garantire la sicurezza ai cittadini con un adeguato servizio di vigilanza.

Per “ragioni di campanile” noi tifiamo ovviamente per Arona, pur tuttavia osserviamo e soprattutto ci chiediamo, dal momento che i panni sporchi si lavano in famiglia, perché mai, per questo evento unico nel suo genere, non sia prevalso e sia stato privilegiato quello spirito di condivisione e di collaborazione che pure emerge dalla delibera GC n° 16 del 25 gennaio 2011 avente per oggetto: Protocollo d'intesa fra il Comune di Arona e il Comune di Angera – atto d'indirizzo, finalizzato ad avviare una collaborazione continuata, mediante incontri periodici, per la riqualificazione unitaria dei rispettivi Castello e Rocca, e l'istituzione, anche in via sperimentale e limitata al periodo estivo, di corse serali di collegamento fra le due sponde per facilitare lo spostamento dei giovani.

Evidentemente:
- oggi è prevalso l'individualismo egocentrico e l'interesse particolare sulla comunione d'intenti e sull'interesse di una zona più vasta, ovvero quel modo di pensare e di fare che da tempo denunciamo e che per il quale l'altro è sempre nemico e non semplicemente avversario, che esprime le sue critiche, sempre e comunque, nell'interesse generale della collettività di cui fa parte,
- o diversamente la evidenziata delibera è stata ipocritamente formalizzata per conseguire, già allora, un'operazione di facciata.

I lettori, schierati e non, abituati comunque a riflettere e meditare, qualche utile spunto possono trarlo da quanto precede.


* già postato in aronanelweb