martedì 15 dicembre 2015

VA PENSIERO


Sabato 28 novembre al Palazzo dei Congressi era in programma la prima serata della rassegna operistica 2015 - 2016 promossa dall'Amministrazione Comunale in collaborazione dell'Associazione sinfonica Lirica Lombarda.

Il tabellone prevedeva un concerto di gala e la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, compositore di punta del verismo lirico italiano.

Dopo i barbari accadimenti dello scorso 13 novembre a Parigi era occasione buona per testimoniare che la paura non condiziona il nostro modo d'essere e le nostre attività di socializzazione collettiva.

Così abbiamo rinunciato all'incontro con i soliti amici del sabato sera e ci siamo diretti al Pala-congressi, arrivando giust'in tempo per ascoltare la presentazione del programma teatrale e della serata.

E benché la sala desse l'idea, a prima vista, del tutto esaurito abbiamo trovato posto senza dare disturbo a quanti erano già comodamente seduti.

L'orchestra non ha tardato a dare inizio al concerto e taluni brani del repertorio ci hanno consentito di rivivere e rivedere con voli pindarici i momenti e i luoghi in cui avevamo per la prima volta udito ed apprezzato quelle melodie.

Ma allorché il Coro lirico di Parma intonò il “Va Pensiero” , benché in precedenza, quando era stato eseguito dai soli orchestrali, l'avessimo fatto mentalmente, ci siamo lasciati coinvolgere -sotto voce- dal canto e, come fatto dagli Ebrei in esilio, abbiamo elevato quel lamento nella speranza di poter vedere un giorno la Gerusalemme celeste.

Individuata fra i coristi una figura istituzionale locale, alcuni passaggi dell'iniziale presentazione ci hanno reso più comprensibile l'intero contesto ambientale.

Quella presenza sul palcoscenico (teoricamente incompatibile, essendo l'evento oneroso per il Comune), era giustificabile e giustificata dal fatto che il coro, di cui è componente, era di supporto anche allo spettacolo teatrale.

Comunque non c'era sfuggito, nelle settimane precedenti, che quella stessa figura, a seguito della carica istituzionale conferitale dal corpo elettorale, avesse correttamente rinunciato all'uso di locali comunali per lo svolgimento della propria attività lavorativa, trasferita in altro Istituto scolastico cittadino.

Allorché per la terza volta nel corso della stessa serata si levò, in chiusura di spettacolo, il canto del “Va Pensiero”, il nostro si è elevato
- a commemorare in primo luogo le vittime del Bataclan e la connazionale Valeria Solesin in particolare, morta per aver voluto, come noi, trascorrere ore di svago in un teatro;
- a unirsi in secondo luogo a quanti in quei giorni sostenevano con la preghiera papa Francesco, inerme messaggero di pace in terra d'Africa;
- a riconoscere in terzo luogo gratitudine a quanti si erano prodigati per la buona riuscita dello spettacolo;
- a commiserare infine chi voleva far passare un messaggio ideologico con quel pluri-ripetuto canto, stante l'ignobile appropriazione dello stesso  come inno della Forza Politica, al momento maggiormente rappresentativa nell'ambito dell'Amministrazione comunale.

giovedì 12 novembre 2015

CONTROCORRENTE


Due recenti fatti positivi promossi dalla Civica Amministrazione (la pulizia dell'area ex ITIS e l'iniziativa pro Agenzia dell'Entrate di Borgomanero) hanno attratto la nostra attenzione, consentendoci di svolgere di seguito qualche considerazione sul concetto di efficienza.

1. Il disboscamento dell'area dismessa di via XX Settembre a spese del curatore fallimentare in ottemperanza alla ordinanza emessa dall'Ufficio di Polizia Locale è stato un intervento apprezzato seppure tardivo dal momento che il degrado ambientale si protraeva da tempo e il disagio degli abitanti della zona era già ben noto in Comune.

Meglio tardi che mai comunque, anche se l'efficienza si concretizza solamente quando l'emerso bisogno (la pulizia dell'area) viene soddisfatto quasi contemporaneamente al suo emergere.

Nel caso in cui la procedura fallimentare dovesse protrarsi ancora nel tempo l'ordinanza andrebbe riemessa allorché la vegetazione dovesse invadere nuovamente l'area.

2 . Dimostra diversamente efficienza il manifestato interesse avverso la soppressione dell'Agenzia dell'Entrate di Borgomanero perché anticipa l'insorgere di un disagio nei soggetti d'imposta.

Difendere il mantenimento sul territorio di un servizio è atto assolutamente doveroso anche se, in questa circostanza, il suo tempismo mette in evidenza, ancor più di ieri, i grigi contorni della “resistenza passiva” opposta alla chiusura dell'ospedale, che per farla dimenticare in fretta è stato messo in campo un attivismo “non solito”.

Con il passare del tempo avremmo avuto modo forse di apprezzarlo, pur rimanendo critici per la costante promozione del proprio “ io” -condotta con toni e modalità non riconducibili all'umana sobrietà-, se non fosse stato fatto ricorso ad un eccessivo prelievo fiscale, che nei fatti ha anche violato le finalità indicate dalla Costituzione.

Dopo il danno subito per la chiusura dell'ospedale, la beffa per l'aumento dell'aliquota dell'addizionale irpef (più che quintuplicata nell'arco di due esercizi finanziari) è stato un boccone troppo indigesto, i cui sintomi ancora oggi si avvertono.

In merito all'ospedale di Arona, a seguito della seduta del Consiglio comunale di martedì 10 novembre, in cui non è stato accolto un odg del Gruppo consiliare “Costruiamo il Futuro” pro mantenimento posti letto nell'ospedale di Borgomanero, va purtroppo ricordato che, in quella occasione, non era stata neppure convocata la Conferenza dei Sindaci del Distretto Sanitario di Arona.

Sembra che, oggi come ieri, i consiglieri comunali apprendano le notizie in merito ai problemi sanitari dai Sindaci dei Comuni contermini o dalla stampa; e, benché suole comunemente dirsi che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, la citazione non è sicuramente lodevole per la figura istituzionale alla quale si riferisce.

venerdì 9 ottobre 2015

Il tempo del pensiero


Di furti avvenuti in città un tempo si aveva sentore durante il periodo del tredicino, oggi non passa settimana senza che la stampa locale ne dia notizia, al punto che la cronaca del fatto attrae poco l'attenzione del lettore.

La chiusura obbligatoria di un bar in corso Marconi a causa di una rissa non ben precisata è notizia di qualche settimana fa non ha destato più di tanto curiosità.

La notizia che baby falsari aronesi riproducono il documento di riconoscimento, alterando l'età per garantirsi e garantire ai loro coetanei la frequentazione notturna negli esercizi pubblici della movida ci ha proiettato però in una realtà assolutamente nuova, ben aldilà dell'immaginabile.

Che il tessuto sociale sia in generale declino e che certi valori fondamentali si stiano perdendo è cosa ben nota, com'è altrettanto risaputo che i giovani d'oggi, avendo a disposizione mezzi tecnologici in continua evoluzione ed espansione, godano di maggiore perspicacia, intuizione, fantasia dei loro coetanei di ieri e che sono portati di riflesso a percorrere sentieri nuovi e non praticati nel passato; sicché non è casuale e non deve destare sorpresa che affiori un certo disagio giovanile.

Urge, di conseguenza, vigilare con attenzione perché questo malessere resti isolato in episodi marginali e che nella collettività continuino a fiorire azioni positive come quelle di quanti hanno concorso al recente successo del “teatro sull'acqua”, consentendo di far conoscere Arona, fuori dall'ambito regionale, non solamente per le bellezze ambientali (in aggiunta alle altre del volontariato già attivo nella realtà aronese).

Le Forze dell'Ordine e la Magistratura, nei fatti sopra richiamati, svolgono una funzione che ha natura repressiva e punitiva se dovessero accertare eventuali reati, ma non sono preposte a curare il malessere da cui hanno avuto origine.

Compete alla Civica Amministrazione curarlo ed evitarne la diffusione; ma occorre ancora prima diagnosticare le cause, per cui varrebbe la pena che l'Amministrazione investisse qualche euro in questa direzione.

Non si rivelerà spesa inutile perché le conseguenze di questo disagio hanno fatto già sentire il loro peso negativo sul bilancio comunale e lo faranno sempre di più, se anzitempo non si correrà al riparo.

Purtroppo gli accadimenti si susseguono con una velocità tale che diventa persino difficile trovare il tempo per pensare a ciò.

Scrutare, capire e conoscere le origini del disagio giovanile è segno di responsabilità civica, e il Comune per le sue finalità istituzionali è la prima agenzia educativa sul territorio, anche se per l'Amministrazione in carica la comunicazione promozionale di simile attività, meramente conoscitiva, non si presta alla spettacolarizzazione.

E poiché in Comune esistono già professionalità qualificate operanti nel settore ci asteniamo dal fornire indicazioni per l'attivazione di un tavolo di lavoro, limitandoci a segnalare solamente che intorno allo stesso devono sedere i responsabili (o loro delegati) delle realtà sociali più rappresentative operanti sul territorio.

sabato 19 settembre 2015

SANITA' PUBBLICA ARONESE senza nume tutelare.


L
La stampa locale ha dato notizia, nei giorni scorsi, della visita fatta al CAP, a fine agosto, dall'assessore regionale alla sanità SAITTA e dal direttore generale dell'ASL di Novara GIACOLETTO, e dell'incontro da questi avuto con gli amministratori locali, nel corso del quale è stata data per certa l'istituzione, per fine anno, dell'Hospice per i malati terminali.
Non abbiamo colto dalle fonti giornalistiche consultate che all'incontro fossero presenti Rappresentanti della Conferenza dei Sindaci del Distretto Sanitario, che pure tanta parte avevano avuto nel recepire e sostenere l'Ordine del Giorno, approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta del 27 novembre 2014, a sostegno della raccolta di firme promossa dall'Associazione "La Scintilla" per l'istituzione in Arona di detto servizio sanitario.

Su questa assenza "presunta" non avendo notizia di prima mano, non esprimiamo alcun giudizio e ci limitiamo a riportare l'incipit "come dice un proverbio africano,se vuoi correre veloce vai da solo,se vuoi andare lontano devi farlo insieme" di un libro già in libreria da qualche mese, scritto da un noto politico nazionale.

Nel corso dell'incontro pare sia stata data indicazione di "dare maggiore diffusione alla conoscenza dei servizi erogati dal CAP aronese, volendo la Regione esportare questo sperimentato modello di sanità in altre realtà regionali.

Non risulta, per contro, che nell'intercorso scambio di idee sia stato ipotizzato di utilizzare gli spazi che offre l'ex struttura ospedaliera per lo sviluppo di un'area di attività libero-professionale "inframuraria" da affiancare all'attività istituzionale del Servizio Sanitario Nazionale, che da sola rafforzerebbe la capacità competitiva non soltanto per quanto attiene ai servizi già erogati e finanziati dal SSN, ma anche più in generale dell'offerta di servizi sanitari.

Se allargato l'incontro ad altri Rappresentanti della Conferenza dei Sindaci avrebbe, forse, garantito una più ampia prospettiva e di "andare lontano" come indica il proverbio africano.

Garantire ai medici in formazione specialistica operanti nell'ambito territoriale di competenza dell'ASL di Novara il diritto di esercitare la libera professione "inframuraria" rappresenterebbe una risposta più adeguata alla domanda sanitaria pubblica perché il personale medico, individualmente o in équipe, svolgerebbe fuori dell'orario di lavoro, in regime ambulatoriale, attività di diagnosi strumentale e di laboratorio, di piccoli interventi chirurgici che non richiedono l'occupazione di un posto letto (day hospital e/o day surgery) e di ricovero ordinario, sia nelle strutture ospedaliere che in quelle disponibili sul territorio, in favore e su scelta dell'assistito e con oneri a carico dello stesso o di assicurazioni o dei fondi integrativi del SSN; inoltre consentirebbe al SSN una più adeguata utilizzazione delle proprie strutture e delle proprie attrezzature, e una miglior ottimizzazione dei costi della struttura stessa.

Non risulta che sia stata avanzata neppure la richiesta di eliminare, per gli assistiti dal SSN, il pagamento del previsto ticket trattandosi di attività, qualificata con il codice bianco, che i medici di base impegnati nel serivizio avrebbero dovuto già svolgere nei propri ambulatori. Un'attenzione nei confronti dell'utenza,  che non metterebbe a rischio il conto economico del servizio.

Il nostro plauso e sostegno a chi si spenderà in questa direzione.











giovedì 27 agosto 2015

TARI



Il recapito a casa dell'avviso di pagamento della TARI, con gli allegati bollettini precompilati, tramite il servizio postale si è rivelata procedura sicuramente gradita rispetto alla ormai superata notifica delle cartelle esattoriali e predispone meglio il cittadino al pagamento del tributo comunale.

Inoltre ha anche aiutato il cittadino a considerare che la somma dovuta al Comune altro non è che il corrispettivo di una controprestazione ricevuta, pur se ad Arona l'Amministrazione è ferma nell'attribuire alla propria pretesa natura tributaria.

Pur comprendendo le ragioni di questa scelta, sussistono altrettanto buoni motivi per passare al canone o corrispettivo e i tempi sembrano ormai maturi; non è questo però l'oggetto del nostro disquisire, ma la necessità di sottoporre a un costante monitoraggio, finalizzato a rendere sia la TARI che il relativo SERVIZIO più rispondenti ai bisogni dei cittadini, dal momento che -come rilevato dal rendiconto 2014- l'incidenza percentuale del gettito della tassa è del 15,3% sull'entrata corrente di 13,935 milioni di euro e quella del costo del servizio di smaltimento rifiuti è al 20,5% sulla spesa corrente di 12,214 milioni di euro, importi considerevoli che obbligano di  tenere sotto controllo le attività, che numericamente esprimono.

Servizio. Particolarmente significativo appare che già nel primo mese d'insediamento dell'Amministrazione neo eletta dei cittadini, per il tramite di un'interrogazione del Gruppo consiliare “Costruiamo il Futuro”, abbiano richiesto di modificare la raccolta dei rifiuti del sabato mattina nel centro storico al fine di evitare che i sacchetti, depositati all'esterno delle abitazioni il venerdì sera, diventino oggetti ludici per i nottambuli della movida.

E poiché il fenomeno non è di recente manifestazione, viene da chiedersi perché mai non sia stato dato ascolto prima “a questa lamentela degli abitanti del centro storico” e che costituisce sicuramente uno dei motivi per cui alle elezioni di maggio Gusmeroli, benché vincitore, ha registrato nella sezione elettorale n° 1 (quella del centro storico) un numero di consensi inferiore rispetto alle elezioni del marzo 2010 (passando precisamente da 231 a 172).

Invero l'immobilismo dell'Amministrazione su questo servizio non è limitato al solo degrado urbano che i cittadini del centro storico hanno dovuto subire ogni fine settimana, ma riguarda anche la raccolta differenziata che, oltre a non raggiungere il limite percentuale minimo previsto dalle vigenti disposizioni di legge, fa registrare una delle più basse percentuali della Provincia.

Ed è abbastanza emblematico che non sia stata allestita una mini piatta forma ecologica per il deposito differenziato dei pochi rifiuti prodotti dai numerosi cittadini che trascorrono in città il fine settimana.

Viene altresì da pensare, in modo assolutamente empirico, che gli elettori (e non solo del centro storico) -dopo la diffusione dagli organi di stampa dei dati sulla raccolta differenziata- abbiano disertato le urne come segno di protesta, non avendo apprezzato che il Sindaco in precedenza si fosse fatto fotografare mentre rovistava nei bidoni dei rifiuti.

TARI. Cogliamo l'occasione per ricordare all'Amministrazione in carica l'impegno di portare la percentuale della differenziazione oltre il limite del 75% , assunto nel corso della campagna elettorale, perché l'innalzamento di questa percentuale porterà un benefico effetto sull'importo della tassa che viene puntualmente richiesto con i menzionati bollettini, e che risulta essere più elevata rispetto alla media regionale.

Sappiamo ahinoi di non essere ascoltati, ma è nostro dovere civico:
  • non tacere sul fatto che l'affidamento del servizio, il cui costo dev'essere interamente coperto dalla tassa, è avvenuto sulla base di uno studio di parte e che -per il tempo ormai trascorso- urge verificarne il contenuto con le attuali logiche di mercato, in funzione delle quali i Comuni del Vergante hanno visto nello scorso anno il costo del loro servizio fruire di un ribasso e
  • richiedere che la struttura dell'avviso di pagamento, sia più coerente alle norme regolamentari, in modo che l'utente, in relazione a quanto da lui dovuto, abbia cognizione dell'importo da pagare per la quota fissa e per quella variabile e se beneficia su quest'ultima della prevista riduzione del 20%.
Va da sé che queste informazioni riportate nell'avviso di pagamento aiutano l'utente a riflettere autonomamente sul beneficio che può trarre differenziando bene e meglio i rifiuti di casa.

venerdì 24 luglio 2015

MUSCOLI e Basta

Giovedì 2 luglio nell'oratorio San Giorgio di Mercurago si è tenuta la seconda seduta del nuovo Consiglio Comunale, iniziativa sicuramente apprezzabile e gradita per il valore aggiunto alla tradizionale manifestazione del Palio dei Rioni in pieno svolgimento nella frazione aronese.

Nel corso della seduta, oltre a definire l'assetto organizzativo dell'Amministrazione eletta al 31 maggio, è stato approvato il bilancio di previsione dell'anno 2015 e quello pluriennale del triennio 2015-17 ed una modifica al regolamento interno del Consiglio comunale.

Aldilà dell'esito della votazione sui singoli punti in discussione, scontato almeno per la maggioranza ancor prima che iniziasse la discussione, siamo rimasti sorpresi per i bicipidi mostrati sulla modifica del regolamento senza che ve ne fosse bisogno, stante fra l'altro il ridotto numero di gruppi consiliari.

Appagati dall'esito elettorale del 31 maggio avrebbero dovuto mostrarsi accattivanti nel tentativo di avviare il recupero dei voti persi rispetto al 2010.

Invero, il voto di fine maggio aveva messo sufficientemente in evidenza la confusione che regna nel mondo politico aronese; la seconda lista di minoranza, che dovrebbe fare da argine alla maggioranza, mostra d'essere condizionata dal dialogo in corso tra Lega e Forza Italia su possibili future alleanze a livello nazionale, regionale ed anche provinciale, sicché la maggioranza di fatto si è ulteriormente rafforzata e di riflesso anche l'altra forza di minoranza si è indebolita.

Se tali sono i rapporti di forza all'interno del Consiglio, non si comprendono le ragioni per cui il gruppo di maggioranza abbia voluto oggi riproporre la modifica del regolamento interno che, nell'anno 2010, aveva rinunciato di approvare, ritirando l'argomento già posto dall'odg: debolezza allora o forza oggi?

All'epoca la modifica mirava ad ostacolare in qualche misura la divulgazione di fatti comportamentali non certamente edificanti per la Civica Amministrazione, verificatesi nel corso delle sedute consiliari del quinquennio 2005/10 e, fatta eccezione per qualche isolato episodio, non si sono più ripetuti nel corso della passata Amministrazione.

Certo è che nell'intervallo temporale intercorso fra le due ipotesi sopra poste vi sono stati accadimenti politici che hanno indotto la “governance” municipale a mostrarsi com'è, piuttosto che apparire quella che non è.

Senza ricorrere ad analisi particolari per testare l'efficienza di una Civica Amministrazione, basterebbe più semplicemente osservare la condotta della minoranza. Piuttosto che metterla alle corde dovrebbe essere interesse della maggioranza augurarsi di avere una minoranza di qualità.

Sul bilancio poi ci saremmo aspettati un leggero miglioramento della pressione fiscale, sussistendo talune condizioni di favore, forse non più ripetibili nel corso del ciclo amministrativo.

Così non è stato e, ancora una volta, è stata perpetrata una sperequazione tra i singoli cittadini e la Pubblica Amministrazione, ancorché una decisione della Corte Suprema di Cassazione – a sezioni unite-, del 26 maggio 2015 l'avesse definita “obsoleta”, ponendo entrambi sullo stesso piano e dichiarando l'illegittimità dell'indebito arricchimento per l'Amministrazione a fronte del depauperamento del cittadino.

Ragion per cui abbiamo tratto nuova linfa per continuare, attraverso la procedura del contenzioso tributario, la contestazione sul raddoppio dell'addizionale irpef nell'anno 2014, il cui esercizio finanziario è stato chiuso per l'appunto con un avanzo d'amministrazione, peraltro inutilizzabile al momento.

 La procedura è sicuramente lunga ma ci rincuora il fatto  che davanti alla Commissione Tributaria la Civica  Amministrazione non può più contare sulla forza  dei numeri.
 
Pure a Pontida (cliccare su audio) il Sindaco ha sbraitato numeri, guardandosi bene dal precisare che quel 54%, per una strana combinazione del destino, è anche pari alla percentuale dei elettori che non sono andati a votare, sicché egli avrebbe dovuto e potuto esultare per la fiducia avuta solamente dal 28% degli elettori, sorvolando magari sui voti persi rispetto al 2010.

martedì 30 giugno 2015

PRIMI PASSI

Giovedì 11 giugno nell'area adiacente alla chiesa di San Luigi, stante le favorevoli condizioni metereologiche, la seconda Amministrazione Gusmeroli ha mosso i primi passi con la convalida degli eletti, il giuramento del Sindaco, la comunicazione dei componenti della Giunta, la nomina del Presidente del Consiglio e la nomina della Commissione elettorale.

Se l'idea delle sedute consiliari itineranti sul territorio (ne sono previste altre a Mercurago domani sera e Dagnente) è finalizzata a fermare l'astensionismo elettorale, non può che essere condivisa e sostenuta.

Ma, avendola sperimentata anche la precedente Amministrazione con tre sedute fuori dal Palazzo Comunale, nel teatro San Carlo, nel parco di Villa Picco e nel salone della chiesa Tre Ponti la riproposizione, almeno per quanto riguarda la finalità sopra indicata, altro non è che la manifestazione di una euforia iniziale, comprensibile e giustificata, sulla quale con il passare del tempo farà premio la logica organizzativa.

Se l'ottimismo e l'impegno di Gusmeroli, profuso nel primo quinquennio, non è stato premiato -in termini numerici- con più voti rispetto a quelli ottenuti nel 2010, ci vuole -allora- ben altro per far tornare a votare gli elettori e non pare esistano protocolli terapeutici per curare questa grave malattia di cui è affetta al momento la democrazia.

Interessati a conoscere le ragioni della scelta di “San Luigi” per la prima seduta del Consiglio, avremmo dovuto leggerle su fb, per il cui accesso bisogna però chiedere preventiva amicizia, sicché abbiamo pazientato per leggerle sulla stampa locale, non avendone trovata traccia sul sito istituzionale.

Nella consapevolezza che le azioni e le decisioni odierne possono diventare -in futuro- metro di giudizio ci pare doveroso, pur rischiando di essere considerati “retrogradi”, evidenziare che una comunicazione sempre meno formale e rivolta prevalentemente alla platea di amici, non favorisce la credibilità dell'Istituzione-Comune, e non c'è da meravigliarsi se a votare vanno sempre meno elettori.

Sembrerebbe inoltre che l'astensionismo elettorale rifletta la tendenza, sempre crescente, nelle Civiche Amministrazioni, di motivare sempre meno -nei propri atti formali- le azioni messe in campo.

Non si sottrae a questo comportamento la recente nomina del Presidente del Consiglio comunale, per la quale non è stato motivato dalla odierna maggioranza consiliare il dietrofront che si evince dalla lettura del Verbale di deliberazione n. 75 del CONSIGLIO COMUNALE Seduta pubblica ordinaria di 1^ convocazione 11 NOVEMBRE 2014 OGGETTO GRUPPO CONSILIARE MISTO (ZIGGIOTTO, DI NATALE, CAVALLI) E GRUPPO CONSILIARE PD (ERRICO, TRAVAINI, VAGLIANI) - PROPOSTA DI MODIFICA ED INTEGRAZIONE ART. 18 "PRESIDENZA DEL CONSIGLIO" DELLO STATUTO COMUNALE, allorché l'omologa maggioranza con Voti favorevoli 16 Voti contrari / Astenuti 1 (Bocchetta) approvò la soppressione della figura del Presidente del Consiglio, proposta dai due gruppi di minoranza; e poiché quel voto congiunto con la minoranza, unico in tutto il quinquennio amministrativo, era denso di significato politico, per disattendere quella posizione il Sindaco o il Capo Gruppo di maggioranza avrebbe dovuto fornire una motivazione al mutato orientamento, soprattutto perché il voto del 31 maggio aveva premiato la continuità amministrativa.

Non sfugge però che la responsabilità dell'astensionismo ricada anche e soprattutto sulle organizzazioni politiche locali, le quali non possono pensare di indurre i cittadini a votare con qualche sporadica iniziativa nel periodo della campagna elettorale.

mercoledì 17 giugno 2015

DIP

DIP è l'acronimo di desolante, indicativo e provvidenziale; aggettivi ritenuti appropriati da ImpegnoxArona per commentare l'esito delle elezioni comunali del 31 maggio scorso, alle quali soltanto 6335 elettori-aronesi hanno espresso il proprio voto, onorando in tal modo il diritto inviolabile che la Costituzione riconosce ai cittadini italiani, raggiunta la maggiore età (artt. 2 e 48).

Desolante per la partecipazione -sempre più bassa- di quanti si recano ai seggi elettorali per compiere un diritto-dovere, conquistato a fatica nel tempo.
Tornate elettorali
2005
2010
2015
Elettori
12.468
12.246
12.053
Votanti
9.085
8.568
6.520
% V/E
72,87
69,96
54,09
La tabella, riferita alle ultime tre tornate elettorali per l'elezione del Sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale, evidenzia chiaramente, a conferma della tendenza già manifestatasi per l'elezione del Consiglio Regionale-maggio 2014 o della Camera dei Deputati-febbraio 2013, che l'elettore non vive più “l'espressione del voto” come esercizio di un diritto ma semplicemente come un fastidioso dovere, che viene sempre più diffusamente disatteso non avendo correlata una specifica sanzione.
Se fatti: come la chiusura dell'ospedale, il trasferimento degli uffici finanziari e dell'ufficio del Giudice di Pace e/o come la riapertura della Rocca, del Lido e della Nautica -verificatisi nell'arco di tempo tra le due ultime tornate- non hanno destato la coscienza dei 5533 elettori astensionisti, l'indifferenza si è radicalizzata nella popolazione.
Chi ha responsabilità politica ne avverte di volta in volta il disagio, ma poco o nulla può fare e fa per contrastarla.

Indicativo per la facile percezione dell'area e del peso, in cui e con cui si è manifestata -in quest'ultima tornata- l'inerzia degli elettori, che si ha dal raffronto dei voti delle liste concorrenti nel 2010 e nel 2015
Gusmeroli
3484
Gusmeroli
3385
- 99
Ramoni
Catapano
Barra
Poltigliotti
1628
1002
291
260 tot. 3181
Muscarà
De Stefano
1469
161
------
tot. 1630



- 1551
Ziggiotto
1710
Cairo
967
- 743


Bolognini M5S
333
+ 333
Evidenziando anche, per completezza di analisi e uniformità temporale con il precedente prospetto, che -alle elezioni comunali del 2005- la Lega aveva riportato 1.248 voti il Polo 3.246 e l'Unione 4.078 si percepisce anche come la personalizzazione delle liste -nelle due ultime tornate- possa non risultare estranea alla crescente indifferenza dell'elettore.
 Errori sono stati sicuramente commessi, forse anche da chi trae oggi fiato dall'esito del voto.
ImpegnoxArona, osserva gli accadimenti con onestà intellettuale e non ritiene questo il momento propizio per un approfondimento più critico di quanto i numeri rappresentino; inoltre si .muove nella logica dello spirito di servizio verso la collettività e non ha interesse ad alimentare il fuoco delle polemiche, che già divampano sulla stampa locale.

Provvidenziale per ImpegnoxArona, essendo stato anzitempo messo nella condizione di dare voce, all'occorrenza, con civica dignità al dissenso sociale nei confronti di chi amministra, il quale, pur avendo doppiato o triplicato i voti dei concorrenti, non può essere considerato “l'uomo della provvidenza”, essendo manifestamente animato da orgoglio e vanità, linfe di uno smoderato populismo .

mercoledì 10 giugno 2015

PRESENTAZIONE 2.0

manifesto degli eletti pubblicato nell'androne del Municipio

“Che i più tirano i meno è verità, posto che sia nei più senno e virtù;
Ma i meno, caro mio, tirano i più, se i più trattiene inerzia o asinità”.

Quanto il Giusti scrisse nell'ormai lontano 1848 sembra calzare a pennello alla città di Arona e all'Italia intera, dal momento che l'astensionismo elettorale sta raggiungendo percentuali significanti.
Al 31 maggio scorso, data in cui si è votato per il rinnovo del Consiglio comunale, il numero dei votanti, già pari al 69,96% degli elettori nella precedente tornata elettorale del 2010, si è ulteriormente assottigliato al 54,09% e che la lista vincitrice, pur avendo riportato il 51,91% dei voti assegnati, rispecchia il 28,08% degli elettori e il 23,90% dell'intera popolazione.
ImpegnoxArona riprenderà ad appostare mensilmente i propri elzeviri con lo specifico obiettivo di scandagliare e capire le ragioni che rendono ancora oggi attuali i versetti sopra citati e quelle che attraverso l'operato della Civica Amministrazione potranno influire la tendenza in atto in entrambi i sensi.
In questo rinnovato impegno,da qui il 2.0, il contenuto degli elzeviri sarà, come nel passato, il risultato del confronto fra più persone mosse da spirito di servizio e onestà intellettuale, al fine di fare assumere agli elzeviri il valore di una testimonianza, per essere state loro stesse testimoni di quanto riportato.


giovedì 30 aprile 2015

Traguardo



Con lo svolgimento dell'ultima seduta consiliare di giovedì 30 aprile

Il Gruppo Misto si scioglie

a seguito della già avvenuta affissione pubblica del  Decreto Prefettizio di scioglimento del Consiglio  Comunale per compiuto quinquennio e della conseguente convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo della  Civica Amministrazione.

martedì 31 marzo 2015

PROGETTO SCUOLA, come aurora del futuro aronese.

Le saracinesche di bar e negozi continuano ad abbassarsi, nel commercio in generale siamo vicini al collasso. Anche il cancello dell'ex campo sportivo di via Monte Zeda, utilizzato da qualche anno come area di parcheggio a supporto delle attività della zona, è stato chiuso, e di certo l'evento non le favorisce.

Ad Arona insomma la caduta verticale, che si registra da anni nel tessuto socio-economico, non tende ad arrestarsi , aldilà delle dichiarazioni di facciata del Sindaco uscente che con affanno mette toppe alle promesse fatte e non mantenute.

Scrutando l'orizzonte, il futuro può costituire una speranza, se si riparte dalla scuola, che da tempo funge per l'economia locale, almeno per quella di grado superiore, da polo di attrazione.

E' pacifico che bisogna d'ora in avanti guardare anche e soprattutto alla scuola primaria in termini funzionali diversi da quelli attuali e, di conseguenza, non si può prescindere dall'immaginarla e considerarla, come spazio educativo e formativo, in cui i ragazzi, entrando al mattino e uscendo al pomeriggio, fruiscano di un servizio scolastico integrato (trasporto, pre e post scuola, mensa, palestra e auditorium).

Al tal fine, è stata elaborata un'ipotesi progettuale, sotto il profilo strutturale, per accogliere nell'unica area disponibile di via Monte Zeda il prospettato sistema scolastico, che dal punto di vista gestionale consentirebbe al Comune delle economie di scala nei consumi energetici (essendo previsto l'utilizzo di tecnologia green nella realizzazione degli impianti), nell'erogazione dei servizi di competenza comunale e nel costo della manutenzione; va anche evidenziato che questo progetto, oltre a migliorare sotto il profilo ambientale l'intero assetto urbano della zona, prevede ampi spazi di verde, stalli per la sosta e un percorso pedonale protetto per la sicurezza degli utenti.

L'attuazione del “progetto scuola” richiede comunque un preliminare confronto in apposito e qualificato Gruppo di Lavoro, che al momento non è possibile istituzionalizzare.

Si ha la presunzione di ritenere che le poche critiche pretestuose piovute sul progetto cadranno, sia quella riferita alla eccessiva volumetria prevista sia quella al finanziamento dell'investimento.

E' ovvio che la previsione è stata fatta sul fabbisogno attuale, se poi la proiezione della popolazione scolastica in funzione dell'invecchiamento degli abitanti residenti dovesse confermare, in corso di verifica ed di approfondimento, un vistoso calo, il ridimensionamento del progetto sarà una logica conseguenza.

Anche sotto il profilo finanziario non sussistono problemi particolari, dal momento che in base allo delle conoscenze attuali il Comune, dopo l'approvazione del rendiconto 2014, potrà contare su congruo avanzo d'amministrazione (5 milioni di euro circa), che -sommato al valore di alcuni immobili alienabili- è di assoluta garanzia per portare a termine l'investimento nell'arco di un mandato elettorale, senza al momento ipotizzare altre fonti di finanziamento alle quali l'Amministrazione in carica potrà fare ricorso.

Anche i vincoli previsti dal patto di stabilità, il cui allentamento viene dato per certo, non costituiscono remora alcuna, nella consapevolezza che possono essere rispettati e superati con la necessaria determinazione, imposta e richiesta dalla responsabilità del mandato elettorale.

lunedì 23 marzo 2015

APRIAMO GLI OCCHI !!!

La cosa più cara che ogni individuo cerca di conservare e tutelare è la salute; e la sanità, ovvero il sistema pubblico di tutela della salute, dovrebbe occupare costantemente il primo posto nella scala dei bisogni collettivi da soddisfare.

Purtroppo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle che nel pubblico non è così.

Su salute o sanità dovremmo, di conseguenza, vigilare di più per evitare il ripetersi di promesse non mantenute.

Ora viene promesso che, con il ritorno del piano regolatore, l'intento è di incentivare le ristrutturazioni, agevolare e incentivare la sostituzione dei tetti in eternit delle
proprietà private.

Come .. non l'hanno scritto,       hanno dimenticato (forse volutamente) di indicarne la modalità.

 Se la sostituzione dei tetti in eternit è strettamente
connessa alla tutela della salute, perché aspettare il ritorno del piano regolatore?


Che non sapessero, per caso, che, in attesa del piano regolatore, il mesotelioma sarebbe andato in letargo???  Se così fosse, è comprensibile il silenzio che ta tempo  avvolge il PRGC.

Quale credibilità abbia il manifestato intento  può essere desunta comunque dall'operato della Giunta, che ha fatto sostituire il tetto in eternit della scuola Nicotera  al quarto, e non al secondo, anno del suo mandato elettorale.

Avevano anche promesso l'istituzione del pronto soccorso oculistico e hanno invece portato via l'intero reparto di oculistica, eccellenza - vanto di Arona.

Dov'è finito l'investimento di oltre 5 milioni di euro promesso da Cota ???

Non Cota, ma Gusmeroli  ha fatto invero sul territorio qualche investimento,  il quale però non ha  avuto tentennamenti nel quintuplicare nel giro di tre anni (da 0,15 a 0,80%) l'addizionale irpef.

Così le opere (alcune d'immagine)  sono state pagate dai cittadini aronesi, perché il Sindaco Leghista e altri esponenti della Giunta non risiedono neppure ad Arona.

La trasmissione del CUD da parte dell'INPS, e la consegna dello stesso da parte dei Datori di lavoro, sta facendo ora sgranare gli occhi a pensionati e lavoratori subordinati che, potendo finalmente conoscere l'entità dell'addizionale irpef subita, hanno fatto cadere le bende che ostacolavano loro di vedere il vero volto dell'Amministrazione leghista e sostenitrice del federalismo fiscale in contrapposizione al centralismo della Roma Ladrona.

venerdì 13 marzo 2015

ARONESE dell'ANNO 2015

Il Gruppo Misto Consiliare

  • denuncia l'uso strumentale di una benemerenza civica denominata “Aronese dell'anno” che, in occasione della festa patronale, dovrebbe unire la popolazione ma che, da qualche anno, è divenuta di parte;

  • stigmatizza il fatto che l'attuale Sindaco leghista, eludendo lo spirito del vigente regolamento che in più articoli fa riferimento al “CANDIDATO”, ha snaturato -a suo e consumo- la finalità del premio, banalizzandolo;

  • evidenzia che, ancora una volta, al posto di approfondire le ragioni di candidature “popolari”, perché sostenute da centinaia di firme, ha preferito premiare la candidatura proposta da un singolo, che peraltro, volendo premiare coloro che hanno contribuito ad alleviare i disagi dell'alluvione recente, ha dimenticato (forse anche volontariamente) alcune presenze altrettanto meritevoli;

  • non può non evidenziare che “il federalismo del pensiero”, ancora una volta, ha preferito il proprio misero tornaconto per scopi puramente propagandistici.
Arona 12 marzo 2015 - Comunicato stampa

giovedì 5 marzo 2015

L'INCOERENZA del Sindaco uscente Gusmeroli.

Nella seduta consiliare del 28 gennaio scorso, al termine dell'intervento iniziale fatto dal Presidente del Consiglio, che ha voluto non far passare sotto silenzio due fatti della storia recente e passata che hanno connotato il mese di gennaio: l'attentato di Parigi e la Giornata della memoria, nell'indifferenza generale del Gruppo di maggioranza, solamente il Sindaco GUSMEROLI, girandosi verso il tavolo di presidenza, si era unito all'applauso levatosi da parte del pubblico.

Di quell'intervento evidenziamo qui due significativi pensieri:
  • “”abbiamo tutti un lager dentro il cuore per rinchiudere i diversi da noi, per rinchiudere quanti la pensano da noi, tanto da definirli nemici, e diventiamo aguzzini anche senza saperlo, creando virtuali ghetti o campi di sterminio””;
  • “”per esemplificare, vedete, io non posso condannare, mi dico, se poi me ne vado tranquillamente a braccetto con chi ancora oggi propaga il germe della violenza razzista e della discriminazione a tutti i livelli, quella violenza, appunto, che ha connotato gli anni esecrati del nazifascismo. Questo amici permettetimi di dirlo, si chiama incoerenza””.
Ora, dopo quanto visto sabato scorso a Roma alla manifestazione promossa dalla Lega unitamente a Casa Pound (formazione politica di estrema destra radicale), il leghista Sindaco uscente GUSMEROLI, che si è pure ricandidato per le elezioni di maggio, deve assolutamente chiarire se quell'applauso era di circostanza, di stizza o di profonda convinzione.

Gli aronesi pretendono coerenza e non ambiguità da CHI governa e si ripropone di governare la città.

Non abbiamo dimenticato che dopo aver applicato, nell'aprile 2012, l'IMU con la tariffa base per la prima abitazione e quella massima per le abitazioni secondarie, a giugno dello stesso anno, abbia partecipato a Verona alla manifestazione anti-IMU dei Sindaci leghisti togliendosi, simbolicamente in segno di protesta, la fascia tricolore

Per singolare coincidenza sabato 28 febbraio, data della manifestazione leghista a Roma, non era presente al suo ormai storico gazebo. Scherzi della vita o della politica?


Arona, 3 marzo 2015

Mara Cavalli, Agostino Di Natale, Mario Ziggiotto del Gruppo Misto Consiliare.

sabato 28 febbraio 2015

L'ASSOCIAZIONISMO GUSMEROLIANO

Recentemente è stata presentata l'Associazione “La Rocca nel Cuore – Gruppo Volontari”, che segue a distanza di qualche anno l'Associazione “La Ruota di Mercurago”, entrambe sono espressioni attuative del pensiero di Alberto GUSMEROLI espresso nella delibera consiliare n° 56 del 14 giugno 2012.

Due componenti dell'attuale Gruppo Misto, facenti parte dell'allora maggioranza, hanno approvato quella delibera come punto di mediazione dell'involuzione democratica sui “Comitati di Quartiere” manifestata dal Sindaco, che, come aveva allora dichiarato: “La modifica statutaria sui comitati di quartiere è stata originata dall'iniziale convincimento che l'ampliamento della partecipazione dei cittadini, costituiti in comitato, fosse una delle chiavi di volta per aumentare da un lato la partecipazione della città alla vita politica e sociale, dall'altro il modo per migliorare la qualità dei politici e della politica in generale....” e gli altri componenti, unitamente a quelli di altri gruppi di minoranza, avevano abbandonato l'aula al momento del voto per evidenziarne la contraddizione.

L'abbandono dei comitati di quartieri, dopo che era stata voluta ed approvata la modifica statutaria, era stata giustificata dallo stesso Sindaco dal “prendere atto di talune fallimentari esperienze......ove le aggregazioni sono state costruite sulla base di regole fortemente burocratiche che, invece di facilitare i confronti e la sinergia con l'Amministrazione di Governo, in realtà hanno solo rappresentato un alveo di mera discussione polito-ideologica, omettendo invece di impegnarsi in attività concrete e fattive per il territorio”.

Ai fini della concessione di eventuali contributi economici alle predette associazioni  ci sembra opportuno qui evidenziare, per la conoscenza dei lettori, che  la richiamata delibera li subordina alla sussistenza di  indefettibili requisit, avendo previsto che:
  1. l'ammissibilità a contribuzione sia subordinata alle condizioni:
a) l'attività svolta risulti sussidiaria alle materie di competenza comunale,
b) presentazione di una relazione illustrativa dell'iniziativa proposta e della sua finalità, ntegrata da un piano finanziario dell'entrate e delle spese previste
 
      2. l'erogazione sia subordinata alla presentazione di relazione sull'attività realizzata e sui risultati conseguiti, integrata da un dettagliato rendiconto dell'entrate e delle uscite.

In base a quanto previsto nella medesima delibera, la Giunta sarebbe tenuta, in analogia a quanto avviene per gli edifici di culto ai sensi della legge regionale 15/89, a prevedere annualmente in bilancio apposito stanziamento per l'associazionismo attivo nella gestione della res pubblica.

Il Sindaco Gusmeroli dimostrerà d'essere coerente , una volta tanto, con sé stesso, dato che la delibera n° 56 del 14 giugno 2012 avente per oggetto: Atto d'indirizzo in merito agli istituti della partecipazione dei cittadini alla vita politica della città di Arona (comitati territoriali di Quartiere) è stata voluta e imposta da lui !!!!

Chi vivrà politicamente vedrà;  sarebbe però auspicabile che anche i singoli cittadini restino interessati al tema, posto che i contributi sono normalmente finanziati con l'entrate tributarie, ivi compresa l'addizionale irpef, che l'attuale sindaco leghista nell'ultimo triennio ha aumentato di 1.300.000,00=.

venerdì 20 febbraio 2015

INTERVISTA di ARONA NET a Nino MUSCARA'


 - Gusmeroli, Muscarà, Cairo, Severo, De Giovanni. Secondo te è questa attualmente la "classifica" in vista delle prossime elezioni?
Chissà... Mi hanno insegnato a non dare mai niente per scontato. Noi corriamo per vincere. E realisticamente, siamo l’unica lista che può competere con il sindaco leghista uscente. Per questo, con tutto il rispetto per gli altri competitor che partecipano alle amministrative più per avere un posto tra i banchi della minoranza che per un vero progetto alla guida della città, chiediamo ai cittadini che vogliono il cambiamento, di non disperdere i voti ma di concentrarli su chi ha la possibilità di realizzare la svolta che Arona attende.
- Quale è il programma per fare un balzo in avanti e superare la corazzata Gusmeroli?
Il nome della nostra lista, “Costruiamo il futuro”, sintetizza il nostro progetto. Arona è una città che ha smesso di essere industriale ed è sempre meno "commerciale e di servizi". Il commercio è soffocato dai centri commerciali della zona e le strutture ricettive non sono sufficienti per competere con i grandi alberghi.  E’ una città in declino nonostante la sua posizione e la ricchezza delle sue bellezze paesaggistiche, artistiche e storiche: la perdita di abitanti è una spia della parabola discendente, forse anche a causa della perdita di alcuni servizi fondamentali, primo fra tutti l’ospedale.
Noi vogliamo invertire il trend negativo puntando sul turismo di qualità (non solo quello “mordi e fuggi”), sull’ambiente e sulle nuove tecnologie. Tre settori che possono creare nuovi posti di lavoro legati al terziario avanzato. Nell’Arona del futuro la cultura ha un ruolo essenziale. Solo chi non guarda al futuro non investe in cultura. Noi lo vogliamo fare in modo strutturale. Come? Dando continuità a manifestazioni ed eventi, legati ad un filo conduttore che caratterizzi Arona, la sua storia, la sua tradizione e la differenzi per farsi notare a livello regionale, nazionale ed internazionale, definendone l’identità e valorizzando le esperienze già felicemente avviate sul territorio.
Costruire il futuro è anche occuparsi del presente: il nostro programma prevede interventi sulla viabilità (incluso il possibile ritorno ad una zona pedonale invece che la ZTL), sui parcheggi (con fasce orarie a tariffe ridotte o gratuite per gli aronesi).
Anche sullo sport punteremo ad eventi di qualità di grande valore agonistico e richiamo turistico, ponendo anche attenzione alla creazione di nuovi spazi per attività sportive libere per i giovani e per i disabili.
Per quanto riguarda le scuole valuteremo con gli operatori del settore e i genitori la possibilità di razionalizzazione dell’attuale situazione della rete scolastica. Parlare di polo scolastico è utile se può dare ai ragazzi uno spazio più funzionale per le attività scolastiche e post scolastiche; razionalizzare i costi di gestione delle varie scuole, attualmente molto elevati, reinvestendo quanto risparmiato proprio sull’educazione.

Gusmeroli ha parlato di vendita dell’edificio in via Battisti (scuola Nicotera) per acquistare l’area Telecom in via Piave, dove portare la scuola elementare e la materna attualmente nel centro storico. Mi sembra un’operazione immobiliare, più che un intervento a beneficio degli aronesi. La nostra idea invece è molto diversa, comprende una struttura con una nuova palestra, lo spazio mensa e tiene conto della viabilità. A breve la presenteremo ufficialmente.
Capitolo importante è il sociale: la popolazione di Arona sta invecchiando (il 31% della popolazione aronese è over 65). Prevediamo quindi interventi sul socio assistenziale a tutela e supporto degli anziani. Abbiamo sul territorio molte associazioni che si spendono nel sociale: per noi Il principio di sussidiarietà avrà un aspetto rilevante. L’amministrazione oltre al sostegno adeguato, dovrà agire da motore propulsivo di tutte le associazioni che svolgono un servizio fondamentale per la comunità, nel pieno rispetto della loro autonomia.
La pressione fiscale ad Arona è sicuramente elevata: addizionale Irpef ai massimi, raddoppiata negli ultimi due anni, Imu sulla seconda casa al massimo, Tasi sulla seconda casa allo 0,8%, paragonabile a quella delle grandi città; tassa di soggiorno elevata che penalizza le nostre strutture ricettive. La pressione fiscale/tariffaria ad Arona dal 2011 al 2014 è aumentata del 28%, ben oltre il taglio dei trasferimenti statali. Il nostro obiettivo è ridurre la pressione fiscale nel quinquennio amministrativo. Ma non sarebbe serio ipotizzare specifici interventi senza essere entrati nei dettagli del bilancio e verificare dove siano possibili ancora riduzioni di spesa, vera chiave di volta per una gestione più equa della fiscalità.
Per quanto riguarda la democrazia e la partecipazione attueremo quello che Gusmeroli ha promesso e mai attuato: i comitati di quartiere per un confronto diretto con la cittadinanza e i gruppi di lavoro, previsti dall’attuale regolamento comunale, con esperti di settore su temi importanti quali turismo, viabilità, parcheggi, sport ecc
Non ho parlato delle frazioni: oltre a sistemare alcuni problemi ancora irrisolti, tipo le fognature a Dagnente, pensiamo di utilizzare le nuove tecnologie per avvicinare le frazioni al centro: uno sportello informatico del comune disponibile presso le frazioni da cui effettuare alcune operazioni senza doversi recare in centro, ad esempio.

- Oggettivamente, credi sia possibile o corri per occupare i banchi della minoranza?

Ovviamente Gusmeroli parte favorito: amministra da 5 anni in un clima da campagna elettorale. Noi ci stiamo facendo conoscere adesso e i riscontri che abbiamo, incontrando i cittadini, sono molto buoni.
Corriamo per vincere e non per occupare i banchi della minoranza. Chi ha seguito un po’ le sedute di Consiglio comunale di questa amministrazione si è reso conto come la minoranza, anche quella costruttiva, sia stata spesso irrisa e soprattutto mai considerata. Noi siamo convinti che l’opposizione debba essere valorizzata e se vinceremo, di certo non ripeteremo l’atteggiamento arrogante mostrato dalla Lega nel quinquennio passato.

- Il più grande errore e il più grande merito dei 5 anni gusmeroliani?
Gusmeroli in questo mandato amministrativo ha fatto un lavoro di normale amministrazione che, per l’immobilismo delle amministrazioni precedenti, ha fatto passare come opere eccezionali.
Ha fatto opere di facciata, per il suo consenso personale, fra l’altro aumentando le tasse agli Aronesi per recuperare i soldi.
Il suo più grande merito? Forse l’apertura della Rocca (anche se le condizioni che la città paga per questo, e non a tutti note, sono discutibili).
Di errori ne ha fatti molti: ricordo i parcheggi con le sbarre (poi tolte), le modifiche alla viabilità. Non ha fatto niente per invertire il declino di Arona, anzi ha aumentato le tasse con conseguente impatto generale sull'economia della città, allontanando quel turismo stanziale che invece si vorrebbe incrementare.
Ma l’errore più grosso, che gli Aronesi non dimenticano, è l’aver permesso la chiusura dell’Ospedale senza opporre la minima resistenza, il prezzo fatto pagare agli aronesi per non contraddire il suo superiore nella Lega, l’ex governatore Cota.
Per quanto riguarda l’ex Ospedale leggo che nel programma di Ferruccio Cairo c’è la promessa di riaprirlo con le specialità e addirittura il pronto soccorso. Sono le tipiche promesse di chi sa che non ha alcuna possibilità di vincere, perché assolutamente fuori dalla realtà. Da qui il mio appello al voto utile.

giovedì 29 gennaio 2015

CHE SINDACO E' QUESTO????

Nel Consiglio Comunale del 28 gennaio
 il SINDACO LEGHISTA GUSMEROLI

  • quello nominato dai suoi amici di partito (si proprio quella Lega che comprava diamanti e faceva "laureare" i suoi nell'est Europa) in vari collegi sindacali pagato a fior di migliaia di euro l'anno;
  • quello che ha cercato di nominare suo fratello assessore (proibito dalla legge);
  • quello che NON ha costituito i Comitati di quartiere quando ha capito che i suoi amici non li poteva nominare;
  • quello che ha creato il clima "o con me o contro di me";
  • quello che ha aumentato le tasse agli aronesi per € 1.200.000,00 con l'addizionale irpef;
  • quello che non fa pagare agli Emirati Arabi la manifestazione degli offshores;
  • quello che vuole vendere l'edificio scolastico di piazza San Graziano;
  • quello cheha permesso la chiusura dell'Ospedale operata sempre dai suoi amici che ora sono a giudizio in tribunale;
  • quello che non avendo la maggioranza dei voti, si permette di fare tutto senza neanche sentire ed ascoltare le minoranze;
  •  si è permesso, con l'arroganza che lo contraddistingue, di dire che nella gestione amministrativa delle "cose comunali" solo lui è corretto, mentre tutti gli altri si muovono nella logica del " favoriamo gli amici degli amici".
  •  
  • Ecco cos'è questo Sindaco, pericoloso, perché incapace di riconoscere i suoi limiti ed incapacità facendoceli pagare a caro prezzo agli Aronesi.
  •  
  • La storia ci ha già mostrato dove questi atteggiamenti possono condurci.
  •  
  • Mario Ziggiotto - Consigliere Comunale di Arona

sabato 24 gennaio 2015

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO

Quello che segue è il testo dell'odg su:dimensionamento scolastico - quello che la Giunta non dice” proposto dal Gruppo Misto, e in discussione nella seduta consiliare del 28 gennaio pv.

E' prassi che annualmente a livello provinciale venga predisposto un piano di organizzazione della rete scolastica e dell'offerta formativa integrata e che a tale predisposizione vi partecipino tutti gli enti territoriali.

Al riguardo, l'orientamento della Giunta Comunale -con riferimento al territorio aronese- è stato manifestato nella delibera n°122 del 18 novembre scorso, con la quale auspica:
in primis la moratoria di un anno per il mantenimento dell'attuale struttura organizzativa scolastica e
in subordine l'accorpamento in un unico Istituto Omni-comprensivo di tutte le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di 1° grado di Arona e primarie del Comune di Oleggio Castello.

Dalla lettura dell'atto deliberativo emerge però che i due dirigenti scolastici responsabili delle rispettive strutture presenti sul territorio comunale avevano fornito indicazioni diverse, che a ben vedere indicano orizzonti differenti da quello desumibile dalla indicazione fornita dall'Amministrazione.

E poiché dal contesto del provvedimento deliberativo non si evincono motivazioni particolari, resta difficile capire il ragionamento che ha indotto la Giunta a formulare la propria proposta, che lascerebbe intuire un curioso avvitamento del territorio comunale senza che venissero fornite giustificazioni particolari, nonostante che le linee guida regionali sul dimensionamento prevedessero considerazioni:

a) sulla consistenza della popolazione scolastica in rapporto alla disponibilità edilizia esistente (aule, spazi, laboratori);
b) sulle caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio culturali del bacino di utenza;
c) sul conseguimento di una più razionale ed efficace distribuzione della rete scolastica su territorio

Considerato che la rete scolastica è fattore essenziale dello sviluppo socio-economico della collettività, resta difficile condividere una proposta che mira a chiudersi a riccio piuttosto che ad aprirsi al territorio; a meno che non siano state volutamente omesse informazioni su talune attività di relazione in corso: “Faccia conoscere il Sindaco le ragioni sottese alla delibera della Giunta comunale n° 122 del 18 novembre 2014 avente per oggetto: Dimensionamento Scolastico – AS 2015/2016”.

Ciò posto, ai sensi dell'art. 45 del regolamento di funzionamento, i sottoscritti consiglieri comunali presentano al Consiglio comunale presentano il seguente odg :

Il Consiglio Comunale, come atto d'indirizzo, affermi che Arona, com'è sempre stato storicamente, resti e si confermi, ora anche a livello di base, punto di attrazione nella riorganizzazione territoriale scolastica

martedì 20 gennaio 2015

ROCCA BORROMEA

Quella che segue è la mozione del Gruppo Misto relativa alla “trasformazione del contratto di comodato della Rocca in concessione novantanovennale del diritto di superficie” in discussione nella seduta consiliare di mercoledì 28 gennaio pv.


Nella ultima seduta consiliare, nel corso della discussione dell'interrogazione sulla “ROCCA”, presentata dal cons. Pagnotta, è stato fatto cenno ad una comunicazione della Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici nella quale si fa menzione a un progetto di restauro e consolidamento della Torre degli innocenti.

Nella medesima seduta consiliare, e ancor prima di questa interrogazione, era stata discussa quella presentata dal Gruppo con la quale, in base all'acquisita documentazione tecnica afferente l'intervento di messa in sicurezza della proprietà Zanini dalla caduta massi dalla Rocca (torre degli innocenti), prospettava che quei lavori e quelli della torre mozza, già quantificati in bilancio per € 79.000, potessero in modo più appropriato essere qualificati come lavori di restauro conservativo piuttosto che di manutenzione straordinaria.

Acquisita e visionata la comunicazione della menzionata Sovrintendenza, datata 17 settembre 2014 recante il il n° 11808 di protocollo, con la quale viene esplicitamente richiesto l'invio di un progetto definitivo di restauro e consolidamento della torre (degli innocenti) e viene ritenuta fondamentale l'elaborazione di un progetto complessivo che individui le priorità e le tempistiche per il restauro del bene tutelato, ricomprendendo in un disegno organico i singoli interventi.

Considerato che il contratto di comodato sottoscritto con la famiglia Borromeo per l'utilizzo della Rocca non prevede da parte del Comune l'assunzione dell'onere per l'esecuzione di lavoro di restauro conservativo, per cui lo Stesso, in linea di principio, non potrebbe accollarsi neppure l'onere della progettazione, ancorché vi provveda con il personale tecnico interno.

Ritenuto altresì poco equo e sostenibile che la Proprietà si accolli l'onere di realizzazione del menzionato progetto di restauro e conservazione, né ches ia giustificabile l'assunzione dell'onore da parte del Comune, ancorché impieghi fondi messi a disposizione da Fondazioni bancarie, senza la garanzia di non incorrere in una eventuale contestazione di danno erariale, a fronte del pluriennale utilizzo pubblico dell'area già concesso dalla Proprietà, benché compensato con l'eliminazione dal PRGC dell'imposta perequazione edilizia.

Ciò puntualizzato, i sottoscritti consiglieri comunali indirizzano al Consiglio Comunale la seguente mozione perché con la sua approvazione impegni Sindaco e Giunta:
  • a portare immediatamente a conoscenza della Famiglia Borromeo la comunicazione della Sovrintendenza, dianzi richiamata, se già non effettuata e
  • ad avviare con la Stessa una trattativa, volta alla trasformazione del contratto di comodato della Rocca in concessione novantanovennale del diritto di superficie dell'intera area, che permetterebbe al Comune di operare con maggiore tranquillità e alla Famiglia proprietaria di conseguire la valorizzazione di un bene tutelato mediante una migliore conservazione.

venerdì 9 gennaio 2015

Hospice


Quella che segue è la proposta per la costituzione di una commissione comunale speciale per l'approfondimento propedeutico di tematiche connesse all'apertura dell'Hospice
sottoscritta nella giornata del 5 gennaio 2015 dai consiglieri del Gruppo Consiliare Misto e del Gruppo PD e acquisita al protocollo del Comune in data 7 gennaio con  il n° 64/2015.


Dalla conferenza dei Sindaci ex ASL 13, svoltasi nella giornata di martedì 16 dicembre, é emerso che:
. la delibera del Consiglio Comunale di Arona n° 80 del 27 novembre scorso, adottata all'unanimità,in adesione e sostegno della raccolta di firme da parte dell'Associazione “La Scintilla” per l'apertura dell'hospice, ha raccolto generale consenso anche da parte dei Sindaci del Distretto sanitario di Borgomanero;
. il sostegno all'accreditamento istituzionale del Centro residenziale di Cure palliative – hospice è stato trasversale in tutte le rappresentanze politiche locali;
. nella gestione della struttura, ancorché non sia stata esclusa la presenza di privati, dev'essere prevalente la componente pubblica;
4°. l'ASL 13 aveva già avviata sul tema l'elaborazione di uno studio di approfondimento;
5°. il bisogno collettivo del servizio è sempre in aumento e procrastinarne il soddisfacimento crea notevoli problematicità.

A conoscenza che, secondo quanto disposto dalla DGR n° 25-6992 del 30.12.2013 di approvazione dei Programmi operativi per il triennio 2013-2015 relativamente all'Azione 14.2.1: “Cure palliative e terapia del dolore per paziente adulto e pediatrico”, è stata adottata la D. D. 7 aprile 2014 n° 262 avente per oggetto “Approvazione dei criteri per l'accreditamento istituzionale dei Centri residenziali di Cure Palliative -Hospice” (pubblicata sul BUR 24-12/06/2014);

A tal fine sembrerebbe quanto mai opportuno che il Comune assumesse l'iniziativa per l'approfondimento dei provvedimenti sopra richiamati, nonché più in generale di tematiche finanziarie-gestionali e logistiche connesse all'hospice, e per tracciarne in breve tempo il percorso di accreditamento nel fabbricato dell'ex ospedale di Arona.

L'istituzione di una commissione speciale, giusta quanto previsto dall'art. 22 dello statuto e dall'art. 15 del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, appare strumento idoneo per il conseguimento dell'obiettivo dianzi enunciato.

Le normative richiamate consentono anche la partecipazione di componenti esterni al Consiglio; in tal modo sarebbe anche possibile il coinvolgimento il Presidente dell'Associazione “La Scintilla” e/o del dirigente del distretto sanitario di Arona, se anche singolarmente mostrassero disponibilità ed interesse a parteciparvi.

Ciò puntualizzato, i sottoscritti consiglieri comunali sottopongono all'approvazione del Consiglio Comunale:
  1. di costituire, per le ragioni sopra espresse, una Commissione speciale, composta da tre consiglieri comunali, ai quali possono aggiungersi il Presidente dell'Associazione “La Scintilla” e il dirigente del distretto sanitario di Arona, per l'approfondimento dei provvedimenti regionali richiamati in narrativa, nonché più in generale di tematiche finanziarie-gestionali e logistiche connesse all'accreditamento di un Centro residenziale di Cure Palliative -Hospice nel fabbricato dell'ex ospedale di Arona, da portare a termine entro due mesi dalla nomina.
  2. di procedere seduta stante alla designazione dei tre componenti consiliari, nonché del coordinatore della Commissione.