domenica 7 dicembre 2014

LETTERA a BABBO NATALE


          Caro 

Il mega albero è già acceso e Tu sarai in viaggio per venirci a trovare.

Scegli bene l'ora e la giornata per non trovare coda alle rotatorie della città, della cui realizzazione solamente i carrozzieri sembrano essere entusiasti.

Se lo scorso anno Arona era una fiaba, quest'anno è tutta luce; il Sindaco, che a giugno ci ha riservato speciali effetti fiscali, a Natale ci stupisce con quelli luminosi.

Ha voluto illuminati pure gli alberi, convinto che lavoratori subordinati e pensionati non si siano neppure accorti del raddoppio dell'addizionale irpef .

Non portare nuove fasce tricolori in Comune perché, dopo l'inaugurazione fatta a Mercurago il 1° maggio, il Vice Sindaco non ne fa più uso .

Se di sera sei diretto in via Mottarone, via XX Settembre, via Piave e via V. Veneto portaTi una torcia, potresti rischiare di trovar buio, nonostante le chiare idee dell'illuminata Giunta comunale.

All'asilo nido non c'è più lista d'attesa, porta dunque qualche cicogna nelle case aronesi o anche Tu pensi, come tanti aronesi, che sia conseguenza del colore fuxia del fabbricato.

A chi avesse un'attività professionale, suggerisci di trasferirsi in Arona perché, se assume un lavoratore per pochi mesi, beneficerà per tre anni dello sgravio di Tari, Tasi e dell'IMU se fossi anche proprietario dell'immobile; niente male come regalo.

Aspetta a regalare barche; da quando il Sindaco annunciò che il porto sarebbe stato il volano dell'economia turistica locale sono passati quattro anni e resta ancora un sogno da realizzare; pur tuttavia, ha già assegnato 42 posti alla Lega (quella navale s'intende).

C'era già chi pensava che si trattasse di una luce votiva -pro elezioni- il lampioncino rimasto acceso, di giorno, per tanti mesi in una aiuola della rinnovata piazzetta di via XX Settembre; anche se a led il consumo di energia viene pagato.

Per giustificare la copertura finanziaria del rifacimento del centro di Mercurago, voluto da qualcuno/a, hanno persino scomodato l'UNESCO, trascurando che all'inizio della strada che porta proprio ai Lagoni è posto il lavatoio, che seppure ormai da tempo “incerottato” rimane simbolo storico-culturale del luogo.

A proposito d'illuminazione, vero che non Ti meraviglieresti se il prossimo natale ad accendere l'albero cittadino dovesse essere un altro “Special One”.
 
Ciao e buon Natale                                                  IL GRUPPO MISTO CONSILIARE

lunedì 24 novembre 2014

CANDIDATURA a SINDACO

Il Gruppo Misto ed il Partito Democratico aronese, sulla base del lavoro svolto assieme in questi anni all'opposizione in consiglio comunale, hanno iniziato da tempo un confronto sui temi fondamentali per lo sviluppo della città.
Un percorso di collaborazione che è messo al servizio della città costituendo un progetto di governo che si proporrà alle prossime elezioni amministrative.
A guidarla, come candidato Sindaco, è stato indicato l’ing. Nino Muscarà, dirigente d’azienda in pensione, noto nel mondo dell’associazionismo e dello sport.
Questa candidatura esprime una modalità di approccio al governo della città serio e professionale, teso al bene comune e alla valorizzazione del territorio, senza spettacolarizzazione e nel pieno rispetto della città e dei suoi abitanti.
La coalizione verrà presentata al più presto alla cittadinanza e ai mezzi d’informazione.

lunedì 10 novembre 2014

IL VENTO della VERITA'

Per iniziativa del Sindaco uscente è stata appena avviata la campagna elettorale per il rinnovo nella prossima primavera della civica Amministrazione e i toni sono già alti ed aggressivi nei confronti di componenti del Gruppo Misto.

Non raccogliere la provocazione è un imperativo inderogabile, avendo il Gruppo indicato nel manifesto per la formazione della lista civica che “l'altro” è una risorsa, un bene e non un avversario né tanto meno un nemico; ciò non costituisce però rinuncia a far emergere la verità.

L'autore di un post apparso su Facebook, in cui i consiglieri comunali Cavalli e Di Natale vengono etichettati come “tradittori” per aver rinnegato il Gruppo di maggioranza, è incappato in una topica; diversamente da Giuda nessuno dei due ha preso denari, anzi Di Natale ha rinunciato all'indennità di carica per essersi dimesso anche da assessore.

Vale la pena rinverdirne le ragioni di fondo:
  1. dopo aver solennemente affermato in campagna elettorale l'impegno in difesa del civico ospedale il Sindaco, alla prova dei fatti, non ha saputo, voluto e/o potuto contrastare la scelta della soppressione del presidio sanitario operata dalla Giunta Regionale, guidata da esponente del suo stesso partito;
  2. mentre a Torino nell'estate dell'anno 2011-in considerazione della inconsistente resistenza passiva messa in campo dal Sindaco Gusmeroli- venivano decise le sorti della struttura ospedaliera, a Roma, nell'agosto dello stesso anno, il professionista Gusmeroli veniva designato all'interno del collegio sindacale di Terna spa, azienda a partecipazione statale, con incarico triennale remunerato con un compenso di 50/60 mila euro circa (oggi, l'augurio del Gruppo è che si sia solo trattato di una fortuita coincidenza);
  3. uno dei punti di forza del programma elettorale era stata l'istituzione dei Comitati di quartiere, che -benché previsti nello statuto comunale appositamente integrato- non sono attivati per la consapevolezza del Sindaco -acquisita in corso di procedura- di non poter procedere “d'autorità” alla designazione dei singoli componenti;
  4. la partecipazione del Sindaco con simbolica restituzione della fascia tricolore alla manifestazione ante IMU, organizzata all'inizio di giugno 2012 dalla Lega a Verona, dopo che, nel mese di aprile, aveva già applicato l'IMU con l'aliquota base, per l'abitazione principale, e aliquota massima per le abitazioni secondarie , è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
L'elencazione, non esaustiva, è sufficientemente significativa per giustificare la coerenza comportamentale dei due componenti del Gruppo rispettosa del mandato di rappresentanza politica nello svolgimento delle funzioni istituzionali di indirizzo e di controllo.

sabato 25 ottobre 2014

Mercurago - se questo è un cimitero




NONOSTANTE
LE
 RIPETUTE DENUNCE  E INIZIATIVE 

DEL 
GRUPPO CONSILIARE MISTO

 23 ottobre 2014

martedì 21 ottobre 2014

Comunicato stampa congiunto dei Gruppi consiliari: Misto e Partito Democratico


I due gruppi consiliari, già dallo scorso lunedì 6 ottobre, hanno formalizzato una richiesta di convocazione di Consiglio Comunale, incentrata prevalentemente su una proposta di modifica del regolamento per le agevolazioni sui tributi locali, recentemente (24 settembre) approvato all'unanimità dal Consiglio stesso.
Le finalità del documento, che puntano ad aiutare le imprese che aprano attività ed assumano personale sul territorio aronese, erano e restano apprezzabili: come tali le abbiamo condivise e appoggiate; tuttavia una più attenta riflessione ha evidenziato alcune oggettive criticità che richiedono una parziale correzione dello stesso, pur senza snaturarne lo spirito.
Al di là degli aspetti tecnici e dei dettagli la nostra proposta si articola attorno a tre grandi nodi politici:
1) una limitazione del contributo ad una cifra massima, da stabilire nel dettaglio e comunque proporzionale al numero di assunzioni effettuate. In tal modo sarà possibile dividere il budget disponibile per un numero maggiore di soggetti e si eviterà che pochi , accedendo a cifre troppo elevate, possano avvantaggiarsi eccessivamente nei confronti della concorrenza;
2) un'estensione dell'agevolazione anche ai soggetti che già operano nel territorio aronese e che sarebbe ingiusto discriminare.
3) una maggiore precisione sui termini e le modalità dell'assunzione, per far sì che si traduca in un effettivo aumento dell'organico lavorativo per periodi di tempo significativi e comunque non inferiori al tempo per il quale si godrà dell'agevolazione.
Siamo convinti che queste proposte possano trovare un utile momento di confronto nell'apposita commissione consiliare e che, essendo migliorative, possano trovare il consenso di tutti i consiglieri.

venerdì 17 ottobre 2014

IL PIANO REGOLATORE

IL PIANO REGOLATORE: questo illustre vagabondo


- adottato dal Consiglio Comunale con delibera n° 12 del 4 febbraio 2010
- recepite dal Consiglio Comunale con delibera n° 50 del 25 giugno 2013 le osservazioni regionali
- riadottato dal Consiglio Comunale con delibera n° 84 dell' 8 ottobre 2013

che fine ha fatto
dopo un anno dall'inoltro alla REGIONE, amministrata sino a giugno dal Governatore COTA, ????

Perché tanto disinteresse
per uno strumento potenzialmente capace di far ripartire seriamente l'economia locale ???


Caro Sindaco,

- va benissimo aggirarsi al mattino tra le realizzate rotatorie della città, ormai priva dei servizi che producevano benessere e alimentavano la mobilità stradale,
però
- non trascuri di seguire (pur se con meno visibilità) le vicende amministrative di questo fondamentale strumento, di grande importanza per quei cittadini che aspettano di investire i loro risparmi, e più efficace della sagra del tartufo per il rilancio produttivo e turistico dell citta.


Arona 16 ottobre 2014
                                                                                                                            Comunicato stampa del
Gruppo Consiliare Misto

venerdì 10 ottobre 2014

RICANDIDATURA GUSMEROLI

Nei giorni scorsi Alberto Gusmeroli ha annunciato la sua ricandidatura a  Sindaco della città per il prossimo quinquennio amministrativo e, come  avvenuto cinque anni fa, ha presentato con largo anticipo la sua squadra per evitare di rimanere stritolato dai giochi delle segreterie politiche e ancora una volta dimostra di servirsi delle liste civiche per interesse di partito.  

Niente di nuovo dunque nel firmamento politico aronese e non è una novità  che Egli non prediliga  il confronto, l'ha ampiamente dimostrato nel corso di questo mandato amministrativo.

Vi è da chiedersi, e speriamo che gli aronesi lo faranno, se sia stato e sia positivo per la città questo modo di operare.

Ha sicuramente messo in cantiere molte opere, che, dopo anni di stasi ed inerzia, costituiranno un buon viatico nella campagna elettorale.
Va però detto che sotto il profilo finanziario , e non è cosa da poco, ha operato in condizioni favorevoli rispetto alle precedenti Amministrazioni:
  • ha ereditato un cospicuo avanzo d'amministrazione, utilizzato ad inizio d'amministrazione per l'estinzione di mutui passivi a beneficio della riduzione della spesa corrente;
  • ha potuto sperimentare il federalismo fiscale dopo un blocco fiscale triennale, vigente nei primi due anni del mandato amministrativo, potendo in tal modo -nel giro di due anni- aumentare l'aliquota dell'addizionale irpef nella misura massima, applicare l'IMU sulla abitazione secondaria con l'aliquota più alta e la Tasi sulla seconda casa con l'aliquota dello 0,8 per mille.

Con le proprie iniziative il Gruppo Misto ha già messo in evidenza che non si può governare una città:
  • senza un confronto nelle Commissioni consiliari o nei Gruppi di Lavoro, in cui tutta la popolazione resta coinvolta per il tramite dei propri rappresentanti, e ne sono la prova le recenti polemiche sulle rotonde senza nessun passaggio in Commissione;
  • e in assenza di una scala delle priorità dei bisogni collettivi da soddisfare, per cui si finisce di mettere pesantemente le mani nelle tasche dei cittadini (anche se molti cittadini non l'hanno ancora capito) per finanziare opere che avrebbero potuto seguire una tempistica costruttiva più graduale.
Comprensibile ma non giustificabile è che -nel momento della riproposizione ai cittadini della squadra venga attaccato chi del Gruppo ha avuto forza, coraggio, coerenza e onestà intellettuale di prendere la distanza dal modo di operare di quella compagine.

Umane debolezze che non influenzano i cittadini, che sanno distinguere bene i soggetti che operano per i propri interessi. 

Le foto  mostrano

-la sostituzione di cubetti di porfido di piccola pezzatura in aree esterne alla rotonda di via Matteotti con un maggiore esborso di circa 15 mila euro, che i cittadini pagheranno (e di cui i consiglieri comunali sono tenuti all'oscuro);     
e

 -l'asfalto colorato usato per  allargare i marciapiedi del sottopasso ferroviario in alternativa a lastre di pietra (che avrebbero garantito uniformità e coerenza con il percorso esistente).                   
 

Se fosse stata coinvolta la Commissione, nessuno avrebbe ostacolato la realizzazione delle rotonde. 

Eventuali osservazioni sarebbero state finalizzate unicamente a migliorarne la funzionalità, ad assicurarsi l'uniformità o il raccordo dei materiali,  a evitare esborsi di denaro poco congrui con l'attuale momento finanziario.

Come si fa a non rilevare che l'uso di materiali disomogenei non garantisce armoniosità e gradevolezza all'immagine ambientale  della città, la cui unica risorsa è il turismo. 

L'iniziale intento di migliorarla con la realizzazione delle rotonde è rimasto frustrato.

Sfugge sicuramente alla Governance che il proverbio “chi fa da sé fa per tre” è falso; si può pensare a Gaspare che solitario segue la stella cometa, senza aspettare Melchiorre e Baldassare?


venerdì 3 ottobre 2014

LA VERITA' sempre.


Nel consiglio comunale del 24 settembre scorso è stata discussa la proposta di modifica dell'art. 19, comma 14, del regolamento di funzionamento, avanzata dal Gruppo Misto e sulla quale il segretario comunale aveva espresso in modo favorevole il parere di regolarità tecnica.

La modifica riguardava in buona sostanza il termine di deposito nella segreteria comunale degli atti da approvare in consiglio, che, previsto in “almeno quarantotto ore prima della seduta consiliare”, si proponeva di portare a “prima della diramazione della convocazione”, ovvero a 5 giorni prima della seduta.

La disponibilità di un maggior tempo per la lettura e l'approfondimento dei testi delle delibere sottoposte all'approvazione sicuramente favorirebbe una migliore formulazione dei provvedimenti, a cui tutti in linea di principio dovrebbero concorrere.

Stante la netta chiusura manifestata in precedenza dalla Giunta ad analoghe iniziative del Gruppo (salvo poi recepirle alla chetichella), la flebile speranza del favorevole accoglimento della proposta si alimentava unicamente sul presupposto che l'approssimarsi delle consultazioni elettorali avrebbe potuto favorire maggiore ragionevolezza, così però non è stato.

A fronte di siffatta grettezza ed arroganza che umilia lo sforzo di chi vorrebbe assicurare ai cittadini un prodotto migliore, una seria ed approfondita riflessione sul come impiegare più proficuamente il proprio tempo non sarebbe stata fuori luogo, se lo “spirito di servizio” in difesa e per far emergere sempre “la verità” non animasse i componenti del Gruppo .

Peraltro il dibattito, essendo la materia dell'argomento trattato ostica per i non addetti ai lavori, non ha attratto l'attenzione della stampa, sicché le menzogne e le ambiguità emerse sarebbero destinate a rimanere obliterate.

Per contro, è necessario che i cittadini siano informati su tutto.

Non fa più notizia che undici consiglieri (della maggioranza) si appiattiscono sulla posizione del Sindaco, sarebbe anzi un fatto positivo e meritevole, se però tutti a turno, nel corso delle discussioni, partecipassero al confronto.

Ma mai è stato così, neppure nel corso del recente dibattito riguardante l'argomento in questione, che recepiva l'innovazione procedurale introdotta, di fatto, dal Presidente del Consiglio, il quale non ha avuto però  forza e coraggio di contraddire il Sindaco a difesa del proprio operato e della legittima richiesta dei consiglieri pur se di minoranza,  che rappresentano comunque la maggioranza della popolazione.

A fronte di atteggiamenti così supini appare chiaro perché il Sindaco, seppure messo alle corde dai consiglieri di minoranza che, nel corso del medesimo dibattito, hanno evidenziato le sue manifeste contraddizioni e contestato le banali motivazioni addotte, e attribuite peraltro ad annonimi funzionari, abbia potuto tranquillamente fregarsene.

Questi i fatti, a chi legge la libertà di giudicare, anche chi si è preso la briga di vergare il post.

martedì 23 settembre 2014

HOSPICE


A detta del Sindaco “ siamo un popolo che dimentica”.


rimozione insegna
Speriamo che Egli non abbia davvero ragione e i cittadini non dimentichino che Lui è stato l'affossatore dell'OSPEDALE  


Uscito dalla scena politica l'amico Cota (ex Governatore Regione), non si fa più problemi per rivendicare l'Hospice (per il quale l'edificio ospedaliero era già stato predisposto) e il CAP h/24

martedì 16 settembre 2014

RAGIONEVOLEZZA ( tener conto di tutto)


Verrebbe da dire, leggendo il diramato ordine del giorno della prossima seduta consiliare, fissata per le ore 19,00 di mercoledì 24 settembre, che la logica istituzionale abbia avuto ragione “una volta tanto” della demagogia partitica.

Invero nell'elencazione degli argomenti sono collocate prima le proposte della Giunta e a seguire quelle dei Gruppi secondo un criterio temporale di presentazione in ordine anche alla loro valenza regolamentare, sicché le interrogazioni che da anni primeggiavano negli ordini del giorno, sono finite in calce, com'era d'uso nelle Amministrazioni per quali il rispetto delle parti costituiva un valore.

Questo ordine è stato convenuto nel corso della conferenza dei Capigruppo consiliari, convocata a seguito della richiesta di convocazione del Consiglio Comunale da parte del Gruppo Misto unitamente a un esponente del Gruppo PD, avendo il Sindaco assunto l'impegno di garantire la presenza del numero legale da parte della maggioranza  sino all'esaurimento degli argomenti per evitare lo svolgimento di due sedute a breve scadenza l'una dall'altra.

Anche se, a ben vedere, appare che il Gruppo Misto, essendo sue quasi tutte le interrogazioni, sia stato penalizzato, si dà ugualmente risalto a questo accordo a dimostrazione che “quando si discute e vi è confronto” prevale sempre -nell'interesse comune- la ragionevolezza.

Requisito questo che la Giunta ha dato prova di non possedere allorché , in occasione della seduta consiliare del 2 luglio, si è sottratta pretestuosamente al giudizio critico del Gruppo che aveva proposto in apertura di seduta un ordine del giorno sulla conduzione politica e gestionale del Servizio di PL e aveva volutamente disatteso in precedenza alcune sue istanze, per le quali, sin dal 25 luglio, era stata presentata un'interrogazione orale.

Nel Gruppo nessuno smania per mettersi in mostra, né tanto meno rivendica primogeniture di sorta per positive ricadute di loro precedenti interventi, avendo ben presente che alla minoranza consiliare competano solamente azioni di pungolo e di indirizzo.

In questa direzione si collocano appunto la proposta di modifica dell'art. 19 del regolamento di funzionamento del Consiglio e la mozione sulle criticità delle rotatorie stradali in discussione nella seduta del 24 settembre; inoltre con le interrogazioni (sulla gestione della Nautica, sulla sede della Lega Navale, sull'inquinamento delle acque a punta Vevera in particolare) non vuole lasciare sedimentare talune situazioni e comportamenti, mentre con quelle sulla Movida e la Settimana della famiglia prossima intende richiamare l'attenzione su aspetti sociali che non possono essere banalizzati o tollerati per contingenti convenienze.

Per finire appare utile in questa sede anticipare che, poiché il quinquennio amministrativo volge al termine e pertanto talune decisioni riguardanti l'organizzazione futura possono essere assunte senza particolari interessi da difendere, prossimamente da parte del Gruppo verrà formulata la richiesta di soppressione nello statuto comunale della figura del Presidente del Consiglio per la riduzione dei costi organizzativi, pur se di modesta entità, e del previsto numero dei consiglieri comunali.

domenica 31 agosto 2014

CON SPIRITO DI SERVIZIO.


“Settembre,andiamo. E' tempo di migrare”, così il poeta si rivolgeva ai pastori d'Abruzzo.

Per il Gruppo Misto, dopo la divulgazione del manifesto per la formazione della lista civica, settembre è tempo di aggregare quanti con spirito di servizio vogliono fare esperienza nella conduzione amministrativa della città nel prossimo quinquennio.

Cosa significa “con spirito di servizio”.

Non dissimile dal volontariato prestato all'AVIS o nella Croce Rossa è operare nella Pubblica Amministrazione con spirito di servizio; diverso è solamente il contesto ambientale e differente è la natura della prestazione operativa da rendere.

Come chi si appresta a guidare un'autoambulanza, a prestare assistenza ad un ferito o ammalato sa di non poter trarre alcun profitto dalla prestazione resa, così chi amministra la cosa pubblica sa di non poter o dover trarre vantaggi dalla posizione occupata.

O molto più semplicemente, non vi è spirito di servizio in chi, ricoprendo una pubblica funzione, prende parte anche in modo indiretto ad un'attività senza essere in grado di sostenere la terzietà della sua posizione.

E' precluso allora ad un lavoratore autonomo fare l'Amministratore comunale? No. Non sussiste alcun divieto; basta solo essere attenti e predisposti a non lasciarsi invischiare in situazioni poco trasparenti e lineari, anche se apparentemente di tutto vantaggio dell'Amministrazione, che ne sancirebbero l'incompatibilità.

A differenza del volontariato sociale, in cui l'operatore rappresenta generalmente sé stesso, l'attività di Amministratore Pubblico è caratterizzata da un vincolo di mandato, che lo lega agli elettori che hanno determinato la nomina; sicché egli resta anche obbligato a rendere conto a loro del suo operato e nel contempo fare verso loro informazione .

In chi opera con simile spirito deve esserci l'identificazione dell'essere con l'apparire, e il Gruppo vuole aggregare appunto questi soggetti e non ha interesse a dialogare con chi pone condizioni già prima di sedersi al tavolo di lavoro.

E' il dualismo fra l'essere e l'apparire, purtroppo sempre più in crescita ed evidenza, la causa prima del malessere sociale in atto che produce solamente scollamento e diffidenza da e verso quanto riconduce alle Istituzioni.

Concludendo, ha sicuramente spirito di servizio chi guarda a questa esperienza, indipendentemente dalla posizione che i cittadini riserveranno alla fine della competizione elettorale, come momento di democratico confronto nell'ambito di un pluralismo di idee e di concetti.



lunedì 28 luglio 2014

ASSENZA di VISIONE STRATEGICA



I componenti del Gruppo Misto, che hanno casualmente trovato nel comune “spirito di servizio” la linfa d'alimentazione del loro dissenso verso l'azione del governo locale, si differenziano da questo prevalentemente su “come e quando fare” piuttosto che sul “fare”.

Ritengono profondamente sbagliata la spettacolarizzazione fatta dalla Giunta anche per eventi di normale attività gestionale, ma soprattutto lamentano la scarsa attenzione riservata all'individuo, come entità bio-psico-sociale e spirituale, e ai suoi bisogni contingenti ed emergenti.

Dopo anni di stallo operativo, conseguenza anche del blocco tariffario del sistema fiscale locale imposto dal Governo nazionale, la riapertura del Lido e della Rocca, l'acquisizione dell'area dell'ex scalo ferroviario e il recupero della Nautica sarebbero stati, da soli, un buon viatico per riproporsi all'elettorato e ottenere la conferma anche per il prossimo ciclo a amministrativo.

La Giunta, convinta forse che eravamo fuori dalla crisi finanziaria, come scriveva il Sindaco sulla Padania nel luglio 2009 e sospinta soprattutto da una irrefrenabile smania di apparire, ha pesantemente messo le mani nelle tasche dei cittadini, nel momento più acuto della crisi che ha colpito le famiglie, per rispettare il saldo imposto dal patto di stabilità e realizzare interventi di chirurgia estetica per l'immagine della città, ma che avrebbero potuto seguire una programmazione diversa e senza che nessuno avrebbe potuto eccepire alcunché.

In tal modo operando, ha mostrato d'essere affetta da miopia politica perché i segnali della crisi finanziaria delle famiglie si coglievano in taluni strati della popolazione, già nel 2012.

Le tematiche di seguito esemplificate evidenziano inoltre l'assenza di una visione strategica per lo sviluppo della città.

Illuminazione pubblica.
Nessuno si è accorto dei benefici funzionali seguiti all'affidamento ad Enel Sole srl della gestione degli impianti d'illuminazione pubblica di proprietà comunale (692 punti luce); anzi i disservizi sono aumentati (come ad esempio verificatosi in p.za XX settembre – Largo don Ingegnoli- via Mottarone – corso Marconi).

Con questa scelta è stato solamente rafforzato e consolidato il monopolio di Enel Sole srl, che continua a gestire in assenza di contratto gli impianti di illuminazione di proprietà Enel (1228 punti luce); inoltre Enel è stata messa in condizione di sostituire i suoi punti luce ormai vetusti e non più sicuri, in modo di poterli successivamente cedere al Comune, come previsto dalla legge, a un prezzo maggiore di quanto sarebbe costato il riscatto, se fosse stata seguita la procedura indicata dal Gruppo nel gennaio 2013. 

E se questa ipotesi non dovesse avverarsi, sul territorio a dichiarata vocazione turistica continuerebbero a far bella mostra di sé, punti luce e corpi luminosi che mostrano i segni del tempo (come le foto testimoniano).

Va detto invero che a distanza di mesi la Giunta ha avanzato una proposta non dissimile da quella presentata dal Gruppo, ma l'iniziativa inevitabilmente è  finita su un binario morto perché l'Ufficio Tecnico, benché faccia di tutto per sostenere l'Amministrazione nel suo strafare , non è stato però attrezzato per fare i miracoli; si nutrono forti dubbi che a breve il menzionato Ufficio possa portare a compimento, non per sua incapacità ma per “incontinenza” dei politici, una procedura che si presenta complessa .

Della poco illuminata scelta dell'attuale Governance porterà, come sempre, il peso la cittadinanza in un prossimo futuro.
 
Porto turistico.
Con l'atto d'indirizzo approvato dal Consiglio comunale il 14 giugno 2010 ha avuto inizio la procedura per la realizzazione di un porto turistico localizzato nello specchio d'acqua antistante il fabbricato di proprietà comunale sito in corso Europa, dato in gestione alla sezione locale della Lega Navale Italia.

Nel primo programma triennale 2011-2013 delle opere pubbliche approvato dalla Giunta in data 19/10/2010 l'opera dell'importo di € 1.990.000,00 risultava finanziata con contributo regionale (€ 597.000) e in parte mediante leasing finanziario (€ 1.393.000 in quanto era previsto di utilizzare elementi modulari prefabbricati).

Nel programma triennale 2014-2016, approvato contestualmente al bilancio di previsione 2014, l'opera dell'importo di € 2.417.874,48 risulta finanziata mediante apporti di capitali privati.

Tanto basta per comprendere, dopo 4 anni dal primo atto adottato, che la Giunta , per centrare il suo obiettivo, ritenuto strategico sin dal primo momento, muove a vista e mette nel contempo in mostra il volto di un “vecchio modo” di fare politica.

Mancano poco meno di otto mesi al termine del mandato amministrativo e il Consiglio comunale, a cui spetta l'indirizzo politico, non è stato ancora coinvolto per esprimersi sulle clausole disciplinanti il rapporto contrattuale da instaurarsi con l'ipotetico finanziatore.

E il richiamato atto del 14 giugno 2010 non affronta tale tematica per cui non costituisce atto fondamentale da consentirne l'affidamento con procedura aperta.

Viene spontaneo chiedersi chi, in un ambiente già in fermento per l'ormai prossimo rinnovo dell'Amministrazione, possa avere interesse a partecipare ad una simile gara, e sempre che l'Ufficio Tecnico, nel frattempo attrezzato dal Sindaco per fare i miracoli, riesca ad indirla.

Ponte sul rio Veverino.
A detta del Sindaco, Arona è stata rivoltata come un calzino realizzando opere già da decenni in previsione, aggiunge il Gruppo, facendone sopportare l'intero costo, e in un tempo ristretto, ai cittadini contribuenti, prevalentemente a reddito fisso .

Peccato che non si è voluto accorgere che bastava realizzare un piccolo ponte sul rio Veverino per collegare funzionalmente due zone della città
(come si evince dallo stralcio planimetrico), al cui finanziamento sono peraltro vincolati in bilancio i proventi della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, versati dai cittadini della zona di via Monte Nero che hanno beneficiato di detta trasformazione e ammontanti a oltre 270 mila euro.

Le Amministrazioni pubbliche espropriano terreni dei privati, abbattono edifici, a volte anche abitati, nell'interesse pubblico e, solo il Sindaco di Arona, non ha sentito l'esigenza di un dialogo con l'ATC di Novara per modificare la convenzione per un intervento di edilizia residenziale pubblica su terreno attiguo al fine di favorire l'immediata realizzazione della urbanizzazione dovuta .

Solo assenza di visione strategica? o non vi è anche un mix di inesperienza miscelata a tanta ma tanta arroganza molto prossima alla tracotanza?.