Nei giorni scorsi Alberto Gusmeroli ha annunciato la sua ricandidatura a Sindaco della città per il prossimo quinquennio amministrativo e, come avvenuto cinque anni fa, ha presentato con largo anticipo la sua squadra per evitare di rimanere stritolato dai giochi delle segreterie politiche e ancora una volta dimostra di servirsi delle liste civiche per interesse di partito.
Niente di nuovo dunque nel firmamento politico aronese e non è una novità che Egli non prediliga il confronto, l'ha ampiamente dimostrato nel corso di questo mandato amministrativo.
Vi è da chiedersi, e speriamo che gli aronesi lo faranno, se sia stato e sia positivo per la città questo modo di operare.
Ha sicuramente messo in cantiere molte opere, che, dopo anni di stasi ed inerzia, costituiranno un buon viatico nella campagna elettorale.
Niente di nuovo dunque nel firmamento politico aronese e non è una novità che Egli non prediliga il confronto, l'ha ampiamente dimostrato nel corso di questo mandato amministrativo.
Vi è da chiedersi, e speriamo che gli aronesi lo faranno, se sia stato e sia positivo per la città questo modo di operare.
Ha sicuramente messo in cantiere molte opere, che, dopo anni di stasi ed inerzia, costituiranno un buon viatico nella campagna elettorale.
Va però
detto che sotto il profilo finanziario , e non è cosa da poco, ha
operato in condizioni favorevoli rispetto alle precedenti
Amministrazioni:
-
ha ereditato un cospicuo avanzo d'amministrazione, utilizzato ad inizio d'amministrazione per l'estinzione di mutui passivi a beneficio della riduzione della spesa corrente;
-
ha potuto sperimentare il federalismo fiscale dopo un blocco fiscale triennale, vigente nei primi due anni del mandato amministrativo, potendo in tal modo -nel giro di due anni- aumentare l'aliquota dell'addizionale irpef nella misura massima, applicare l'IMU sulla abitazione secondaria con l'aliquota più alta e la Tasi sulla seconda casa con l'aliquota dello 0,8 per mille.
Con le
proprie iniziative il Gruppo Misto ha già messo in evidenza che non
si può governare una città:
-
senza un confronto nelle Commissioni consiliari o nei Gruppi di Lavoro, in cui tutta la popolazione resta coinvolta per il tramite dei propri rappresentanti, e ne sono la prova le recenti polemiche sulle rotonde senza nessun passaggio in Commissione;
-
e in assenza di una scala delle priorità dei bisogni collettivi da soddisfare, per cui si finisce di mettere pesantemente le mani nelle tasche dei cittadini (anche se molti cittadini non l'hanno ancora capito) per finanziare opere che avrebbero potuto seguire una tempistica costruttiva più graduale.
Comprensibile
ma non giustificabile è che -nel momento della riproposizione ai
cittadini della squadra venga attaccato chi del Gruppo ha avuto
forza, coraggio, coerenza e onestà intellettuale di prendere la
distanza dal modo di operare di quella compagine.
Umane
debolezze che non influenzano i cittadini, che sanno distinguere
bene i soggetti che operano per i propri interessi.
Le foto mostrano
Le foto mostrano
-la
sostituzione di cubetti di porfido di piccola pezzatura in aree
esterne alla rotonda di via Matteotti con un maggiore esborso di
circa 15 mila euro, che i cittadini pagheranno (e di cui i
consiglieri comunali sono tenuti all'oscuro);
e
-l'asfalto colorato usato per allargare i marciapiedi del sottopasso ferroviario in alternativa a lastre di pietra (che avrebbero garantito uniformità e coerenza con il percorso esistente).
Se fosse stata coinvolta la Commissione, nessuno avrebbe ostacolato la realizzazione delle rotonde.
Eventuali osservazioni sarebbero state finalizzate unicamente a migliorarne la funzionalità, ad assicurarsi l'uniformità o il raccordo dei materiali, a evitare esborsi di denaro poco congrui con l'attuale momento finanziario.
-l'asfalto colorato usato per allargare i marciapiedi del sottopasso ferroviario in alternativa a lastre di pietra (che avrebbero garantito uniformità e coerenza con il percorso esistente).
Se fosse stata coinvolta la Commissione, nessuno avrebbe ostacolato la realizzazione delle rotonde.
Eventuali osservazioni sarebbero state finalizzate unicamente a migliorarne la funzionalità, ad assicurarsi l'uniformità o il raccordo dei materiali, a evitare esborsi di denaro poco congrui con l'attuale momento finanziario.
Come si
fa a non rilevare che l'uso di materiali disomogenei non garantisce armoniosità e gradevolezza all'immagine ambientale della città, la cui unica risorsa è il turismo.
L'iniziale intento di migliorarla con la realizzazione delle rotonde è rimasto frustrato.
L'iniziale intento di migliorarla con la realizzazione delle rotonde è rimasto frustrato.
Sfugge
sicuramente alla Governance che il proverbio “chi fa da sé
fa per tre” è falso; si può pensare a Gaspare che solitario segue
la stella cometa, senza aspettare Melchiorre e Baldassare?