I
componenti del Gruppo Misto, che hanno casualmente trovato nel
comune “spirito di servizio” la linfa d'alimentazione del loro
dissenso verso l'azione del governo locale, si differenziano da
questo prevalentemente su “come e quando fare” piuttosto
che sul “fare”.
Ritengono
profondamente sbagliata la spettacolarizzazione fatta dalla Giunta
anche per eventi di normale attività gestionale, ma soprattutto
lamentano la scarsa attenzione riservata all'individuo, come entità
bio-psico-sociale e spirituale, e ai suoi bisogni contingenti ed
emergenti.
Dopo anni
di stallo operativo, conseguenza anche del blocco tariffario del
sistema fiscale locale imposto dal Governo nazionale, la riapertura
del Lido e della Rocca, l'acquisizione dell'area dell'ex scalo
ferroviario e il recupero della Nautica sarebbero stati, da soli, un
buon viatico per riproporsi all'elettorato e ottenere la conferma
anche per il prossimo ciclo a amministrativo.
La
Giunta, convinta forse che eravamo fuori dalla crisi finanziaria,
come scriveva il Sindaco sulla Padania nel luglio 2009 e sospinta
soprattutto da una irrefrenabile smania di apparire, ha pesantemente
messo le mani nelle tasche dei cittadini, nel momento più acuto
della crisi che ha colpito le famiglie, per rispettare il saldo
imposto dal patto di stabilità e realizzare interventi di chirurgia
estetica per l'immagine della città, ma che avrebbero potuto seguire
una programmazione diversa e senza che nessuno avrebbe potuto
eccepire alcunché.
In tal
modo operando, ha mostrato d'essere affetta da miopia politica
perché i segnali della crisi finanziaria delle famiglie si
coglievano in taluni strati della popolazione, già nel 2012.
Le
tematiche di seguito esemplificate evidenziano inoltre l'assenza di
una visione strategica per lo sviluppo della città.
Illuminazione
pubblica.
Nessuno
si è accorto dei benefici funzionali seguiti all'affidamento ad Enel
Sole srl della gestione degli impianti d'illuminazione pubblica di
proprietà comunale (692 punti luce); anzi i disservizi sono
aumentati (come ad esempio verificatosi in p.za XX settembre –
Largo don Ingegnoli- via Mottarone – corso Marconi).
Con
questa scelta è stato solamente rafforzato e consolidato il
monopolio di Enel Sole srl, che continua a gestire in assenza di
contratto gli impianti di illuminazione di proprietà Enel (1228
punti luce); inoltre Enel è stata messa in condizione di
sostituire i suoi punti luce ormai vetusti e non più sicuri, in modo
di poterli successivamente cedere al Comune, come previsto dalla
legge, a un prezzo maggiore di quanto sarebbe costato il riscatto, se
fosse stata seguita la procedura indicata dal Gruppo nel gennaio
2013.
E se
questa ipotesi non dovesse avverarsi, sul territorio a dichiarata
vocazione turistica continuerebbero a far bella mostra di sé, punti
luce e corpi luminosi che mostrano i segni del tempo (come le foto
testimoniano).
Va detto
invero che a distanza di mesi la Giunta ha avanzato una proposta
non dissimile da quella presentata dal Gruppo, ma l'iniziativa
inevitabilmente è finita su un binario morto perché l'Ufficio
Tecnico, benché faccia di tutto per sostenere l'Amministrazione nel
suo strafare , non è stato però attrezzato per fare i miracoli; si
nutrono forti dubbi che a breve il menzionato Ufficio possa portare
a compimento, non per sua incapacità ma per “incontinenza” dei
politici, una procedura che si presenta complessa .
Della
poco illuminata scelta dell'attuale Governance porterà, come sempre,
il peso la cittadinanza in un prossimo futuro.
Porto turistico.
Con
l'atto d'indirizzo approvato dal Consiglio comunale il 14 giugno 2010
ha avuto inizio la procedura per la realizzazione di un porto
turistico localizzato nello specchio d'acqua antistante il fabbricato
di proprietà comunale sito in corso Europa, dato in gestione alla
sezione locale della Lega Navale Italia.
Nel primo
programma triennale 2011-2013 delle opere pubbliche approvato dalla
Giunta in data 19/10/2010 l'opera dell'importo di € 1.990.000,00
risultava finanziata con contributo regionale (€ 597.000) e in
parte mediante leasing finanziario (€ 1.393.000 in quanto era
previsto di utilizzare elementi modulari prefabbricati).
Nel
programma triennale 2014-2016, approvato contestualmente al bilancio
di previsione 2014, l'opera dell'importo di € 2.417.874,48 risulta
finanziata mediante apporti di capitali privati.
Tanto
basta per comprendere, dopo 4 anni dal primo atto adottato, che la
Giunta , per centrare il suo obiettivo, ritenuto strategico sin dal
primo momento, muove a vista e mette nel contempo in mostra il volto
di un “vecchio modo” di fare politica.
Mancano
poco meno di otto mesi al termine del mandato amministrativo e
il Consiglio comunale, a cui spetta l'indirizzo politico, non è
stato ancora coinvolto per esprimersi sulle clausole disciplinanti il
rapporto contrattuale da instaurarsi con l'ipotetico finanziatore.
E il richiamato atto del 14 giugno 2010 non affronta tale tematica
per cui non costituisce atto fondamentale da consentirne
l'affidamento con procedura aperta.
Viene spontaneo chiedersi chi, in un ambiente già in fermento per
l'ormai prossimo rinnovo dell'Amministrazione, possa avere interesse
a partecipare ad una simile gara, e sempre che l'Ufficio Tecnico,
nel frattempo attrezzato dal Sindaco per fare i miracoli, riesca ad
indirla.
Ponte sul rio
Veverino.
A detta
del Sindaco, Arona è stata rivoltata come un calzino realizzando
opere già da decenni in previsione, aggiunge il Gruppo, facendone
sopportare l'intero costo, e in un tempo ristretto, ai cittadini
contribuenti, prevalentemente a reddito fisso .
Peccato
che non si è voluto accorgere che bastava realizzare un piccolo
ponte sul rio Veverino per collegare funzionalmente due zone della
città
(come si evince dallo stralcio planimetrico), al cui finanziamento sono peraltro vincolati in bilancio i proventi della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, versati dai cittadini della zona di via Monte Nero che hanno beneficiato di detta trasformazione e ammontanti a oltre 270 mila euro.
(come si evince dallo stralcio planimetrico), al cui finanziamento sono peraltro vincolati in bilancio i proventi della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, versati dai cittadini della zona di via Monte Nero che hanno beneficiato di detta trasformazione e ammontanti a oltre 270 mila euro.
Le
Amministrazioni pubbliche espropriano terreni dei privati, abbattono
edifici, a volte anche abitati, nell'interesse pubblico e, solo il
Sindaco di Arona, non ha sentito l'esigenza di un dialogo con l'ATC
di Novara per modificare la convenzione per un intervento di
edilizia residenziale pubblica su terreno attiguo al fine di
favorire l'immediata realizzazione della urbanizzazione dovuta .
Solo
assenza di visione strategica? o non vi è anche un mix di
inesperienza miscelata a tanta ma tanta arroganza molto prossima alla
tracotanza?.