sabato 12 luglio 2014

QUESTIONE di PUBBLICA MORALITA'.


In questi giorni, circolando per Arona si ha la viva impressione di una città in via di cambiamento, estetico sicuramente. E sotto il profilo etico politico??? 
Dare una risposta non è assolutamente semplice, né tanto meno può essere scontata in entrambi i sensi.
Utili indicazioni possono trarsi dalle seguenti notizie flash:
  • Degenerato uso del potere
 Aver evitato pilatescamente che la Conferenza dei Sindaci dell'ex ASL 13 si esprimesse sulla chiusura dell'Ospedale per non intralciare il progetto regionale; il parere della Conferenza risulta mancante.

I Comitati di Quartiere , promessi con convinzione in campagna elettorale e formalmente previsti nello statuto comunale, non sono stati costituiti per la raggiunta consapevolezza da parte del Sindaco di non poter nominare solamente i suoi uomini fidati.

L'uso della fascia tricolore in occasione dell'inaugurazione di un centro d'estetista.

  • Integrità numerica della Giunta nelle sedute svolte del primo semestre 2014.
     Dal sito comunale è stato rilevato che a fine giugno su 71 delibere adottate, ne sono state pubblicate soltanto 63, sono mancanti la n° 3, 4,5,6,24, 25, 31 e 43.

L'organo esecutivo risulta:
- integro numericamente solo in  5 delibere e comunque con un assessore collegato in   audio conferenza;
- con un assessore  assente in 20 delibere e in 6 di queste un assessore è in audio conferenza;
- con due assessori assenti  in 20 delibere e in 7 di queste un assessore risulta collegato in  audio conferenza;
- con tre assessori assenti in 18 delibere e in 6 di queste un assessore  è collegato in audio conferenza.
Anche se, nelle riunioni della Giunta, caratteristica peculiare del momento decisionale è la collegialità, questa è stata quasi sempre disattesa penalizzando in tal modo il confronto democratico fra i singoli componenti.

E' stata privilegiata una modalità operativa monocratica -pseudo manageriale- a rappresentanza politica monocolore; il radicamento di simile mentalità, innaturale in ambito pubblico, favorisce, a lungo andare, derive democratiche (ne è tipico esempio: la manifestata indisponibilità da parte del Sindaco ad accogliere i profughi del mediterraneo, come se fosse la volontà corale dei cittadini e in totale disprezzo degli appelli di Autorità civili e religiose). 
  • Errata concezione del concetto di trasparenza pubblica.
A fronte dell'inarrestabile dilagare di reati contro la Pubblica Amministrazione, il generale convincimento che Arona sia momentaneamente un'isola felice non è giustificato motivo per abbassare il livello di controllo, che, quando viene esercitato, fa emergere sempre anomalie.

- Non è condivisibile acquisire prestazioni di servizio per remunerare altra prestazione dal compenso limitato per disposizione di legge, ne va di mezzo la credibilità di tutti, se questa costituisce ancora un valore.

- Il nobile gesto di accollarsi le spese giudiziarie “compensate” nel processo giudiziario-amministrativo relativo a Marconi beach non ripaga la collettività per la ferita ambientale inferta alla passeggiata del lungo lago di corso Marconi con la permessa soluzione strutturale, ben lontana all'originale ed innovativa idea - oggetto della promossa manifestazione d'interesse.

- E' sicuramente di basso profilo etico: far passare il messaggio dell'acquisizione a costo zero della progettazione dell'ingresso sud di Arona, dello svolgimento della gara nautica di offshore, quando nella realtà se ne conoscevano i costi sin dall'inizio, oppure “vendere” come grande successo la convenzione con la Casa di Nazareth di Caltignaga pur nella consapevolezza che dal prossimo anno resterà a carico delle famiglie la quota accollatasi, quest'anno per ragioni promozionali, dalla Cooperativa che gestisce la struttura ospitante portatori di handicap.

- Propagandare i benefici che la Rocca procura alla città, senza pubblicizzarne i costi di gestione che verranno lasciati in eredità alle future Amministrazioni, non è un buon servizio reso alla città.