Da fine
febbraio, Arona è sede vacante per l'ufficio di Segretario
Generale, che della burocrazia comunale è sicuramente il perno, e ad
un anno dal rinnovo dell'Amministrazione non appare facile
ricoprirla in modo definitivo e in tempi rapidi.
L'assenza
di un Segretario titolare, che ad Arona ciclicamente si ripete ormai
da tempo, si percepisce e si sente nell'organizzazione comunale, che
pure annovera professionalità d'eccellenza.
Invero il
Segretario, analogamente a quanto avviene in campo sportivo con gli
allenatori, tende nell'assolvimento dei suoi specifici compiti a
caratterizzare e formare l'intero ambiente lavorativo; ma per
raggiungere questo risultato l'Amministrazione, per prima, deve
creare le favorevoli condizioni ambientali.
Benché
di classe demografica superiore alla maggior parte dei Comuni della
provincia, Arona per i Segretari comunali risulta poco appetibile
sotto il profilo remunerativo, in quanto i Comuni di classe
demografica inferiore, ormai quasi tutti convenzionati, assicurano al
segretario comunale, oltre alla retribuzione contrattuale, una
indennità di convenzione del 25% della stessa retribuzione.
Sicché
è' assolutamente indispensabile convenzionarsi con un altro Comune
per suscitare interesse e richiamare l'attenzione dei soggetti
professionalmente qualificati; è questa la vera ragione perché
Arona non può avere un segretario a tempo pieno, attribuirne la
causa al patto di stabilità è un palliativo per non attardarsi ad
evidenziare errori di precedenti Amministrazioni.
Sull'argomento
i componenti del Gruppo Misto non hanno mancato di esprimere il
proprio giudizio e pensiero in Consiglio Comunale, regolarmente
disatteso.
Oggi, la
rinuncia alla convenzione inerente la gestione associata dell'Ufficio
di Segreteria con Arona capo fila, fatta nel settembre 2012, in
favore dell'adesione alla convenzione con Omegna si manifesta
scelta strategica sbagliata.
E lo
sbaglio sta nel fatto che l'incontro fra Arona e Omegna non muoveva
dal bisogno di dare una soluzione alle loro problematiche
gestionali di base, ma semplicemente dalla convergenza dei due
Sindaci nella individuazione del medesimo soggetto professionale cui
affidarne la responsabilità dell'Ufficio di Segreteria; la
volatilità di questa convergenza d'intenti era manifesta sin dal
primo momento e la collettività, intesa come struttura organizzativa
e sociale, paga il prezzo di uno sfrenato individualismo di chi
detiene il potere decisionale.