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LE
RIPETUTE DENUNCE E INIZIATIVE
DEL
GRUPPO CONSILIARE MISTO
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sabato 25 ottobre 2014
martedì 21 ottobre 2014
Comunicato stampa congiunto dei Gruppi consiliari: Misto e Partito Democratico
I
due
gruppi
consiliari, già dallo scorso lunedì 6 ottobre, hanno formalizzato
una richiesta di convocazione di Consiglio Comunale, incentrata
prevalentemente su una proposta di modifica del regolamento
per le agevolazioni sui tributi locali,
recentemente (24
settembre)
approvato
all'unanimità dal Consiglio stesso.
Le
finalità del documento, che
puntano ad aiutare le imprese che aprano attività ed assumano
personale sul territorio aronese,
erano e restano apprezzabili: come tali le abbiamo condivise e
appoggiate; tuttavia una più attenta riflessione ha evidenziato
alcune oggettive criticità che richiedono una parziale correzione
dello stesso, pur senza snaturarne lo spirito.
Al
di là degli aspetti tecnici e dei dettagli la nostra proposta si
articola attorno a tre grandi nodi politici:
1)
una limitazione del contributo ad una cifra massima, da stabilire nel
dettaglio e comunque proporzionale al numero di assunzioni
effettuate. In tal modo sarà possibile dividere il budget
disponibile per un numero maggiore di soggetti e si eviterà che
pochi , accedendo a cifre troppo elevate, possano avvantaggiarsi
eccessivamente nei confronti della concorrenza;
2)
un'estensione dell'agevolazione anche ai soggetti che già operano
nel territorio aronese e che sarebbe ingiusto discriminare.
3)
una maggiore precisione sui termini e le modalità dell'assunzione,
per far sì che si traduca in un effettivo aumento dell'organico
lavorativo per periodi di tempo significativi e comunque non
inferiori al tempo per il quale si godrà dell'agevolazione.
Siamo
convinti che queste proposte possano trovare un utile momento di
confronto nell'apposita commissione consiliare e che, essendo
migliorative, possano trovare il consenso di tutti i consiglieri.
venerdì 17 ottobre 2014
IL PIANO REGOLATORE
IL PIANO REGOLATORE: questo illustre vagabondo
-
adottato dal Consiglio Comunale con delibera n° 12 del 4 febbraio
2010
-
recepite dal Consiglio Comunale con delibera n° 50 del 25 giugno
2013 le osservazioni regionali
-
riadottato dal Consiglio Comunale con delibera n° 84 dell' 8 ottobre
2013
che fine ha fatto
dopo
un anno dall'inoltro alla REGIONE, amministrata sino a giugno dal
Governatore COTA, ????
Perché tanto disinteresse
per
uno strumento potenzialmente capace di far ripartire seriamente
l'economia locale ???
Caro
Sindaco,
- va benissimo aggirarsi al mattino tra le realizzate rotatorie della
città, ormai priva dei servizi che producevano benessere e
alimentavano la mobilità stradale,
però
- non trascuri di seguire (pur se con meno visibilità) le vicende
amministrative di questo fondamentale strumento, di grande importanza
per quei cittadini che aspettano di investire i loro risparmi, e più
efficace della sagra del tartufo per il rilancio produttivo e
turistico dell citta.
Arona 16 ottobre 2014
Comunicato stampa del
Gruppo Consiliare Misto
venerdì 10 ottobre 2014
RICANDIDATURA GUSMEROLI
Nei giorni scorsi Alberto Gusmeroli ha annunciato la sua ricandidatura a Sindaco della città per il prossimo quinquennio amministrativo e, come avvenuto cinque anni fa, ha presentato con largo anticipo la sua squadra per evitare di rimanere stritolato dai giochi delle segreterie politiche e ancora una volta dimostra di servirsi delle liste civiche per interesse di partito.
Niente di nuovo dunque nel firmamento politico aronese e non è una novità che Egli non prediliga il confronto, l'ha ampiamente dimostrato nel corso di questo mandato amministrativo.
Vi è da chiedersi, e speriamo che gli aronesi lo faranno, se sia stato e sia positivo per la città questo modo di operare.
Ha sicuramente messo in cantiere molte opere, che, dopo anni di stasi ed inerzia, costituiranno un buon viatico nella campagna elettorale.
Niente di nuovo dunque nel firmamento politico aronese e non è una novità che Egli non prediliga il confronto, l'ha ampiamente dimostrato nel corso di questo mandato amministrativo.
Vi è da chiedersi, e speriamo che gli aronesi lo faranno, se sia stato e sia positivo per la città questo modo di operare.
Ha sicuramente messo in cantiere molte opere, che, dopo anni di stasi ed inerzia, costituiranno un buon viatico nella campagna elettorale.
Va però
detto che sotto il profilo finanziario , e non è cosa da poco, ha
operato in condizioni favorevoli rispetto alle precedenti
Amministrazioni:
-
ha ereditato un cospicuo avanzo d'amministrazione, utilizzato ad inizio d'amministrazione per l'estinzione di mutui passivi a beneficio della riduzione della spesa corrente;
-
ha potuto sperimentare il federalismo fiscale dopo un blocco fiscale triennale, vigente nei primi due anni del mandato amministrativo, potendo in tal modo -nel giro di due anni- aumentare l'aliquota dell'addizionale irpef nella misura massima, applicare l'IMU sulla abitazione secondaria con l'aliquota più alta e la Tasi sulla seconda casa con l'aliquota dello 0,8 per mille.
Con le
proprie iniziative il Gruppo Misto ha già messo in evidenza che non
si può governare una città:
-
senza un confronto nelle Commissioni consiliari o nei Gruppi di Lavoro, in cui tutta la popolazione resta coinvolta per il tramite dei propri rappresentanti, e ne sono la prova le recenti polemiche sulle rotonde senza nessun passaggio in Commissione;
-
e in assenza di una scala delle priorità dei bisogni collettivi da soddisfare, per cui si finisce di mettere pesantemente le mani nelle tasche dei cittadini (anche se molti cittadini non l'hanno ancora capito) per finanziare opere che avrebbero potuto seguire una tempistica costruttiva più graduale.
Comprensibile
ma non giustificabile è che -nel momento della riproposizione ai
cittadini della squadra venga attaccato chi del Gruppo ha avuto
forza, coraggio, coerenza e onestà intellettuale di prendere la
distanza dal modo di operare di quella compagine.
Umane
debolezze che non influenzano i cittadini, che sanno distinguere
bene i soggetti che operano per i propri interessi.
Le foto mostrano
Le foto mostrano
-la
sostituzione di cubetti di porfido di piccola pezzatura in aree
esterne alla rotonda di via Matteotti con un maggiore esborso di
circa 15 mila euro, che i cittadini pagheranno (e di cui i
consiglieri comunali sono tenuti all'oscuro);
e
-l'asfalto colorato usato per allargare i marciapiedi del sottopasso ferroviario in alternativa a lastre di pietra (che avrebbero garantito uniformità e coerenza con il percorso esistente).
Se fosse stata coinvolta la Commissione, nessuno avrebbe ostacolato la realizzazione delle rotonde.
Eventuali osservazioni sarebbero state finalizzate unicamente a migliorarne la funzionalità, ad assicurarsi l'uniformità o il raccordo dei materiali, a evitare esborsi di denaro poco congrui con l'attuale momento finanziario.
-l'asfalto colorato usato per allargare i marciapiedi del sottopasso ferroviario in alternativa a lastre di pietra (che avrebbero garantito uniformità e coerenza con il percorso esistente).
Se fosse stata coinvolta la Commissione, nessuno avrebbe ostacolato la realizzazione delle rotonde.
Eventuali osservazioni sarebbero state finalizzate unicamente a migliorarne la funzionalità, ad assicurarsi l'uniformità o il raccordo dei materiali, a evitare esborsi di denaro poco congrui con l'attuale momento finanziario.
Come si
fa a non rilevare che l'uso di materiali disomogenei non garantisce armoniosità e gradevolezza all'immagine ambientale della città, la cui unica risorsa è il turismo.
L'iniziale intento di migliorarla con la realizzazione delle rotonde è rimasto frustrato.
L'iniziale intento di migliorarla con la realizzazione delle rotonde è rimasto frustrato.
Sfugge
sicuramente alla Governance che il proverbio “chi fa da sé
fa per tre” è falso; si può pensare a Gaspare che solitario segue
la stella cometa, senza aspettare Melchiorre e Baldassare?
venerdì 3 ottobre 2014
LA VERITA' sempre.
Nel
consiglio comunale del 24 settembre scorso è stata discussa la
proposta di modifica dell'art. 19, comma 14, del regolamento di
funzionamento, avanzata dal Gruppo Misto e sulla quale il segretario
comunale aveva espresso in modo favorevole il parere di regolarità
tecnica.
La
modifica riguardava in buona sostanza il termine di deposito nella
segreteria comunale degli atti da approvare in consiglio, che,
previsto in “almeno quarantotto ore prima della seduta
consiliare”, si proponeva di portare a “prima della
diramazione della convocazione”, ovvero a 5 giorni prima della
seduta.
La
disponibilità di un maggior tempo per la lettura e l'approfondimento
dei testi delle delibere sottoposte all'approvazione sicuramente
favorirebbe una migliore formulazione dei provvedimenti, a cui tutti
in linea di principio dovrebbero concorrere.
Stante la
netta chiusura manifestata in precedenza dalla Giunta ad analoghe
iniziative del Gruppo (salvo poi recepirle alla chetichella),
la flebile speranza del favorevole accoglimento della proposta si
alimentava unicamente sul presupposto che l'approssimarsi delle
consultazioni elettorali avrebbe potuto favorire maggiore
ragionevolezza, così però non è stato.
A fronte
di siffatta grettezza ed arroganza che umilia lo sforzo di chi
vorrebbe assicurare ai cittadini un prodotto migliore, una seria ed
approfondita riflessione sul come impiegare più proficuamente il
proprio tempo non sarebbe stata fuori luogo, se lo “spirito di
servizio” in difesa e per far emergere sempre “la verità”
non animasse i componenti del Gruppo .
Peraltro
il dibattito, essendo la materia dell'argomento trattato ostica per i
non addetti ai lavori, non ha attratto l'attenzione della stampa,
sicché le menzogne e le ambiguità emerse sarebbero destinate a
rimanere obliterate.
Per
contro, è necessario che i cittadini siano informati su tutto.
Non fa
più notizia che undici consiglieri (della maggioranza) si
appiattiscono sulla posizione del Sindaco, sarebbe anzi un fatto
positivo e meritevole, se però tutti a turno, nel corso delle
discussioni, partecipassero al confronto.
Ma mai è
stato così, neppure nel corso del recente dibattito riguardante
l'argomento in questione, che recepiva l'innovazione procedurale
introdotta, di fatto, dal Presidente del Consiglio, il quale non ha
avuto però forza e coraggio di contraddire il Sindaco a
difesa del proprio operato e della legittima richiesta dei
consiglieri pur se di minoranza, che rappresentano comunque la
maggioranza della popolazione.
A fronte
di atteggiamenti così supini appare chiaro perché il Sindaco,
seppure messo alle corde dai consiglieri di minoranza che, nel corso
del medesimo dibattito, hanno evidenziato le sue manifeste
contraddizioni e contestato le banali motivazioni addotte, e
attribuite peraltro ad annonimi funzionari, abbia potuto
tranquillamente fregarsene.
Questi i
fatti, a chi legge la libertà di giudicare, anche chi si è preso la
briga di vergare il post.
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