Lettera
aperta al Sindaco di Arona.
Le notizie della cronaca giudiziaria del Tribunale d'Ivrea, di metà
luglio, in merito alle morti da amianto ci hanno ricordato che il
Giornale di Arona aveva già dato notizia dell'avvenuta mappatura da
parte di Arpa dei siti con “amianto antropico” in provincia di
Novara.
L'elevato numero di fabbricati con coperture di amianto (quasi più
di 900) censiti in Arona non ci aveva procurato allarme e timore (e
non deve procurarlo) perché il pericolo discende unicamente dal
cattivo stato di manutenzione della copertura.
Pur tuttavia, è ragionevolmente comprensibile la preoccupazione di
quanti abitano nelle vicinanze di questi fabbricati e soprattutto è
legittimo il desiderio dell'intera popolazione che, in tempi
congrui, sia eseguita comunque la loro bonifica.
Con delibera del Consiglio Regionale 1° marzo 2016 n° 124-7279 è
stato approvato l'aggiornamento del piano regionale sull'amianto, che
prevede un apposito paragrafo per il “Coinvolgimento
della popolazione sui problemi causati dall'amianto”
e che fissa, comunque, al 2025 il
termine ultimo per il conseguimento della bonifica sull'intero
territorio regionale.
Poiché
il Sindaco, ancor
prima che “promotore” di eventi propagandistici dell'immagine del
Comune, è “tutore istituzionale”
della salute dei cittadini, intesa
come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale,
affidiamo a Lui, che
peraltro è presidente della Conferenza dei Sindaci del distretto
sanitario di Arona dell'ASL di Novara -organo tecnico di riferimento
nelle operazioni di bonifica-, il sogno di “vedere
attuati in
tempi brevi Obiettivi
e Strategie Operative indicati nel sopra richiamato
paragrafo del menzionato piano Regionale”
.
Non
abbiamo dubbi che il
sogno diventi realtà se
l'impegno e l'entusiasmo sarà pari a quello messo in campo per gli
eventi svoltisi nel mese di luglio.
Se
così dovesse essere, diciamo da
subito grazie.
* già pubblicato in aronanelweb