Fra le
attività del Comune l'assistenza assume particolare
importanza perché finalizzata a dare risposte concrete ai bisogni
primari della persona, e in tale ambito d'attività il Gruppo Misto
non ha trascurato di svolgere la funzione di controllo e di
indirizzo.
Ancora
viva è l'eco del comunicato stampa “C'è trippa per gatti” del
gennaio 2013 con il quale venne contestata la scelta della Giunta di
assegnare un irrisorio contributo a sostegno della “”mensa
sociale”” locale contestualmente ad un contributo di entità
quadrupla a favore di una Associazione di Galliate, che tutela i
gatti.
Aldilà
dell'entità della donazione modale, che pure evidenzia l'esercizio
della discrezionalità
da parte
della Giunta suscitò disapprovazione soprattutto la procedura per
il raggiungimento dello scopo, tant'è che indusse taluni consiglieri
del Gruppo a fare una segnalazione alla Sezione Regionale della
Corte dei Conti.
La
reazione seguita a questa segnalazione svelò il vero volto
dell'inquilino del Palazzo; e due cittadini, incauti sostenitori di
quella reazione, restarono vittime di un guaio giudiziario.
Il Gruppo
Misto propose anche un atto d'indirizzo per finalizzare il gettito
della risorsa del 5 per mille dell'irpef in modo prevalente per il
sostegno finanziario della mensa sociale locale gestita
dall'Associazione “Non di solo pane”.
E la
maggioranza consiliare nella seduta
consiliare del 6 maggio 2013 (delibera n° 33) non ha aderito
alla proposta, motivando fra l'altro che “”Destinare oggi, in
tempi di risorse limitate, in cui il 5x1000 è parte della ben più
ampia cifra destinata alle attività sociali, un gettito in modo
prevalente ad un solo soggetto, sarebbe come riconoscerlo in
assoluto, prioritario e migliore rispetto a tutti gli altri””.
Come dire
che “dare da mangiare agli affamati e vestire gli ignudi” non è
obbligo prioritario per un' Amministrazione laica.
La
differente sensibilità in tematiche sociali tra Gruppo Misto e
Maggioranza consiliare viene evidenziata in altre circostanze, ad
esempio:
Un atto
d'indirizzo regolamentare, proposto dal Gruppo Misto, per
disciplinare il rapporto di relazione tra i Rappresentanti comunali
in seno ad altre Istituzioni e i Gruppi consiliari, seppure votato
dal Consiglio Comunale , è stato puntualmente e arbitrariamente
disatteso al momento della nomina dei due Rappresentanti comunali in
seno al CdA della Casa di Riposo locale,.
Nel
dibattito consiliare non erano mancati i distinguo e qualche
resistenza era affiorata anche se alla fine l'atto d'indirizzo era
stato votato all'unanimità avendo il Gruppo proponente accettato un
emendamento proposto dal Gruppo di Maggioranza.
Anche se
Arona si sta impoverendo,
(via:
l'Ospedale, l'Agenzia dell'Entrate, l'Ufficio del giudice di Pace e
in ultimo la struttura scolastica operante nell'ex Collegio De
Filippi ha comunicato di non effettuare più nuove iscrizioni nelle
prime classi),
l'Amministrazione
preferisce guardare altrove per risolvere taluni problemi sociali
e non fa nulla per creare in loco nuove opportunità di lavoro.
Invero,
per il ricovero degli anziani a carico del Comune è stata stipulata
la convenzione con la Casa di Riposo per anziani di Porto
Valtravaglia (VA), e con la Casa di Nazareth di Caltignaga è stata
stipulata altra convenzione per l'affidamento di soggetti disabili
impegnati nel progetto “Mano nella mano verso l'autonomia” in
alternativa al progetto “Dopo di Noi” che si voleva realizzare in
loco.
Viene da
chiedersi:
perché,
stante la dimensione demografica della città, non vi è la capacità
di affrontare in “casa” la risoluzione dei problemi sociali ???
problemi finanziari o vi è anche dell'altro???