domenica 10 aprile 2016

L'effimero


Abituati dal Palazzo ad essere primi in Italia, siamo rimasti stupiti e sorpresi nel leggere su “La Stampa” di venerdì 12 febbraio che il miracolo della “moltiplicazione” dei turisti non avvenga ad Arona ma ad Iseo, dove Christo camminerà di nuovo sulle acque tra il 18 giugno e il 3 luglio pv, davanti ad una moltitudine di turisti interessati all'evento.

Trattasi ovviamente di Christo con l'acca, all'anagrafe Vladimirov Yavachev - Genio degli Impianti Effimeri.

Poiché il progetto dell'artista bulgaro risale al 2005 non ci stupirebbe se la notizia avesse colto di sorpresa anche chi nel Palazzo (aspirante a candidature politiche di rango), in attesa di trovare lo sponsor giusto, teneva in serbo l'idea di una camminata tra Arona ed Angera per strabiliarci prima delle elezioni politiche del 2018 o regionali del 2020.

Effimere sarebbe stato meglio che fossero state le chicanes di viale Baracca, giustificate come opera per la sicurezza stradale, che nei fatti si manifestano superflue e pregiudizievoli a transiti ingombranti.

Ironia -a parte- riconducibile al ricordo del rotolone, foglio di satira aronese, che vogliamo mantenere vivo e il cui menabò veniva predisposto proprio in questo periodo dell'anno, effimera non sarà invece l'illuminazione della Rocca annunciata anch'essa per giugno, e del cui impianto abbiamo già notato prove di funzionamento.

Anche se i numeri dei curiosi rispetto a quelli previsti per l'effimero del lago d'Iseo risulteranno, pur nel medio periodo, insignificanti, la Rocca illuminata costituirà occasione di richiamo e fonte di sostegno per l'economia locale; e di questo non possiamo che essere contenti e grati.

Dell'intervento però non si trova traccia negli atti del Comune, per cui nulla si sa sul finanziamento dei lavori: vi provvede direttamente la Famiglia Borromeo o, com'è molto probabile, uno sponsor ne ha assunto l'onere?

Solare è che le due tipologie di finanziamento hanno una differente ricaduta sul sito, dato in comodato al Comune sino al 2035; nella prima ipotesi è la proprietà ad intervenire sul proprio bene, nella seconda è la proprietà a beneficiare della miglioria apportata -per il tramite del Comune- al proprio bene.

Allorché avevamo responsabilità istituzionale fornimmo, in relazione ad altra sponsorizzazione e nella naturale sede del Consiglio Comunale, indicazioni (non recepite) per non restare schiacciati dal loro peso in caso di eventuale controllo contabile da parte dell'Organismo preposto, ritenendo che nella sponsorizzazione (benché estranea alla genesi contabile comunale) sussistano comunque i germi caratterizzanti il pubblico finanziamento, oggi siamo lieti di esclamare “chapeau” se all'inaugurazione dell'opera venisse anche semplicemente comunicata la disponibilità della proprietà a modificare prossimamente il regime giuridico di conduzione del sito da comodato in diritto di superficie.

Diversamente effimero ci apparirebbe l'impegno profuso dall'Amministrazione perché, come purtroppo abbiamo avuto prova in un recente passato, finalizzato ad un obiettivo individuale (neppure esplicitato) e non coincidente con l'interesse collettivo.

- già postato in aronanelweb.