Abituati dal Palazzo ad essere primi in Italia, siamo rimasti stupiti
e sorpresi nel leggere su “La Stampa” di venerdì 12 febbraio che
il miracolo della “moltiplicazione” dei
turisti non avvenga ad Arona ma ad Iseo, dove Christo
camminerà di nuovo sulle acque
tra il 18 giugno e il 3 luglio pv, davanti ad una moltitudine di
turisti interessati all'evento.
Trattasi
ovviamente di Christo con l'acca, all'anagrafe Vladimirov Yavachev -
Genio degli Impianti Effimeri.
Poiché il progetto dell'artista
bulgaro risale al 2005 non ci stupirebbe se la notizia avesse colto
di sorpresa anche chi
nel Palazzo (aspirante
a candidature politiche di rango),
in attesa di trovare lo sponsor giusto, teneva in serbo l'idea di
una camminata tra Arona ed Angera
per strabiliarci prima delle elezioni politiche del 2018 o regionali
del 2020.
Effimere sarebbe stato meglio che
fossero state le chicanes di viale Baracca, giustificate come opera
per la sicurezza stradale, che nei fatti si manifestano superflue e
pregiudizievoli a transiti ingombranti.
Ironia -a parte- riconducibile al
ricordo del rotolone, foglio di satira aronese,
che vogliamo mantenere vivo e il cui menabò veniva predisposto
proprio in questo periodo dell'anno, effimera non sarà invece
l'illuminazione della Rocca annunciata anch'essa per giugno, e del
cui impianto abbiamo già notato prove di funzionamento.
Anche se i numeri dei curiosi
rispetto a quelli previsti per l'effimero del lago d'Iseo
risulteranno, pur nel medio periodo, insignificanti, la Rocca
illuminata costituirà occasione di richiamo e fonte di sostegno
per l'economia locale; e
di questo non possiamo che essere contenti e grati.
Dell'intervento però non si trova
traccia negli atti del Comune, per cui nulla si sa sul
finanziamento dei lavori: vi provvede direttamente la Famiglia
Borromeo o, com'è molto probabile, uno sponsor ne ha assunto
l'onere?
Solare è che le due tipologie di finanziamento hanno una differente
ricaduta sul sito, dato in comodato al Comune sino al 2035; nella
prima ipotesi è la proprietà ad intervenire sul proprio bene, nella
seconda è la proprietà a beneficiare della miglioria apportata -per
il tramite del Comune- al proprio bene.
Allorché avevamo responsabilità istituzionale fornimmo, in
relazione ad altra sponsorizzazione e nella naturale sede del
Consiglio Comunale, indicazioni (non recepite) per non restare
schiacciati dal loro peso in caso di eventuale controllo contabile
da parte dell'Organismo preposto, ritenendo che nella
sponsorizzazione (benché estranea alla genesi contabile comunale)
sussistano comunque i germi caratterizzanti il pubblico
finanziamento, oggi siamo lieti di esclamare “chapeau”
se all'inaugurazione dell'opera venisse anche semplicemente
comunicata la disponibilità della proprietà a modificare
prossimamente il regime giuridico di conduzione del sito da comodato
in diritto di superficie.
Diversamente effimero ci apparirebbe l'impegno profuso
dall'Amministrazione perché, come purtroppo abbiamo avuto
prova in un recente passato, finalizzato ad un obiettivo individuale
(neppure esplicitato) e non coincidente con l'interesse collettivo.
- già postato in aronanelweb.