Nella seduta del Consiglio Comunale del 30 novembre scorso tre
consiglieri comunali (Grassani, Marino e Muscarà) non hanno preso
parte alla votazione della delibera afferente la modifica del
regolamento di concessione dei contributi perché le Associazioni, di
cui sono Presidenti, beneficiano di contributi erogati dal Comune.
Gesto apprezzabile per la sensibilità istituzionale manifestata
nell'occasione.
Se analoga sensibilità venisse mostrata al momento dell'approvazione
del bilancio di previsione, da cui i contributi traggono la
copertura finanziaria o del rendiconto, in cui gli stessi sono
stati contabilizzati, risulterebbe ancora più apprezzabile, in
particolar modo, per i due consiglieri di maggioranza; ma non sembra
che durante l'Amministrazione Gusmeroli sia già accaduto e temiamo
che mai avverrà.
Invero la tradizionale opposizione espressa dalla minoranza, nei due
momenti decisionali sopra richiamati, dovrebbe assorbire
l'occasionale conflitto d'interesse del consigliere Muscarà .
Sul punto vale la pena ricordare che proprio ad Arona, all'inizio
del decennio 1970, l'allora assessore Dott. Giuseppe Galli e il
consigliere Dott. Francesco Tonetti, che rispettivamente ricoprivano
il ruolo di Presidente dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo,
e di medico dell'allora Ospedale, dovettero abbandonare
l'Amministrazione perché entrambi gli enti beneficiavano di
contributi comunali.
Altri tempi, altre disposizioni legislative, altri carismi e tanto
altro ...ancora, ma il principio di base (del conflitto tra
controllore e controllato) è rimasto sempre lo stesso.
E sottrarre le erogazioni contributive d'importo inferiore ai 4o
mila euro al principio di trasparenza per “eccessiva
burocrazia”, come sostenuto dal Sindaco, caratterizza
l'attuale Amministrazione, oltre che l'autoreferenzialità, anche
per elusività.
►Elusivo è il comportamento del Sindaco, il quale,
ben sapendo che nel suo programma elettorale e nell'Accordo di
Governo approvato dal Consiglio comunale non c'è riferimento alcuno
“alle sue alternate sfide” (“di riqualificazione e di
valorizzazione del lungo lago” o “di Arona centro commerciale a
cielo aperto”), non si prende cura di condividerle con la
generalità dei suoi amministrati-cittadini e soprattutto di
evitare il sorgere di possibili e gravi contrapposizioni nel tessuto
sociale fra quanti abitano e operano aldiquà o aldilà della
ferrovia.
►La determina dirigenziale n° 456 del 16 novembre scorso con cui
viene assunto un impegno di spesa di 20 mila euro inerente alla
sistemazione stradale di corso Marconi a seguito “del
ritrovamento in buono stato conservativo delle antiche mura della
città di Arona” avalla il sospetto, suscitato dalla visura
di vecchie fotografie, che le “fondamenta” siano state
volutamente definite, in modo assolutamente elusivo, “mura”.
Emerge dalla stessa che le Soprintendenze (Monumentale –
Paesaggistica e Archeologica) si siano limitate solamente a
partecipare a una valutazione circa la loro possibilità di
valorizzazione di quel ritrovamento, per il quale non viene però
citato alcun pronunciamento formale .
►Ed ancora le rassicuranti dichiarazioni del Palazzo sull'ordine
pubblico in risposta alle ripetute lamentele e preoccupazioni
espresse dagli abitanti del centro storico troverebbero una smentita
in un recente provvedimento di pubblica sicurezza emesso dalla
Questura di Novara nei confronti di un esercizio pubblico locale.
Evidentemente in quelle dichiarazioni i problemi reali provocati
dalla movida venivano elusi, sarebbe bene capirne le ragioni.
►Paradossale è che successivamente al realizzato progetto di
viabilità “Sicuri per Arona” gli incidenti stradali
all'interno della città, alcuni peraltro molto gravi, continuino a
verificarsi. Le necessità viabilistiche sono state di sicuro eluse,
se può sembrare esagerato sostenere che siano state aggravate le
criticità precedenti.
*già appostato in aronanelweb