La lettura della determina dirigenziale n° 74 del 7 marzo scorso
prima e della delibera CC n° 4 del 28 marzo, appena dopo, consegna a
chi legge l'immagine di un'Amministrazione, che si premura da un
lato di istruire l'istanza di partecipazione a un bando regionale per
l'ottenimento di un contributo finanziario e dall'altro dà
immediata attuazione all'autorizzata applicazione in bilancio da
parte del Ministero dell'Economia e Finanze dell'avanzo
d'amministrazione per 1 milione e 53 mila.
L'approfondimento del contenuto della determina 74 ha messo
in luce, attraverso l'esercizio del diritto d'accesso, che con la
partecipazione al bando regionale l'Amministrazione tende ad
assicurarsi un contributo per la bonifica delle coperture in eternit
di alcuni edifici di proprietà comunale del centro storico.
La Regione Piemonte, in verità, da tempo stanzia nel proprio
bilancio risorse finalizzate ad incentivare detta attività da parte
dei Comuni; non prevede però contributi per la bonifica di
edifici di proprietà privata.
Di per sé l'amianto non è pericoloso, lo diventa solo se, a
causa delle scarse condizioni di conservazione, libera
nell'ambiente le fibre che si sprigionano; è assolutamente
prudente provvedere quindi alla sua rimozione per eliminare ogni
pregiudizio alla salute di tutti, nessuno escluso.
Poiché la questione è seria e non va sottovalutata sono i Comuni
a farsi direttamente carico del problema, erogando contributi in
autonomia.
Abbiamo rilevato attraverso la rete internet che hanno da tempo
regolamentato la concessione di appositi contributi: Bra e Chivasso
in Piemonte, Pregnana in Lombardia, Legnago nel Veneto,
Castelnuovo Magra in Liguria, Quattro Castella e Soliera in
Emilia-Romagna, San Giovanni Teatino in Abruzzo,
Arnesano in Puglia; d'altra
parte -per analogia-
Arona ha deliberato di concedere agevolazioni tributarie per le
imprese operanti sul territorio e di nuova costituzione.
Se ai 9 soggetti (tra liberi professioni, artigiani e pubblici
esercenti) che beneficiano quest'anno delle agevolazioni fiscali
si fossero aggiunti anche altri soggetti, beneficiari di un
contributo “una tantum” per la bonifica dell'amianto, saremmo
stati veramente grati all'Amministrazione per l'elevato grado
di autarchia conseguito.
Non è però così!, e forse neppure legato a ragioni finanziarie.
Per appurare la fondatezza di questa supposizione ci saremmo spinti
anche ad analizzare in dettaglio la sopra citata delibera consiliare
con la quale viene variato in aumento di € 1.365.732,70 il
saldo in pareggio della competenza dell'entrate e delle uscite di
bilancio 2017.
Non ci è stato possibile farlo perché, non risultando accessibile
del nuovo sito comunale la pagina relativa ai bilanci, non abbiamo
potuto raffrontare il prospetto delle spese d'investimento ,
allegato all'approvato bilancio, con quello allegato alla variazione
dello stesso bilancio.
Molto verosimilmente benché incompleto si saranno premurati a fare
installare ugualmente il nuovo sito in vista della recente seduta del
Consiglio Comunale, nel cui ordine del giorno compariva la
trattazione di un'interrogazione del Gruppo consiliare “costruiamo
il futuro” riguardante il sito.
Pur tuttavia dalla narrativa della delibera n° 4 abbiamo appreso che
sono stati finanziati: la passeggiata di Lungo lago Marconi per €
217 mila, il rifacimento di tappetini stradali per € 190
mila, la manutenzione della scuola materna Battisti per € 86
mila, la manutenzione della scuola materna di via Piave per € 52
mila, la realizzazione di rotatoria stradale nel nodo di via
Chinotto-via 2 Giugno e via Bixio per € 68,9 mila, la
manutenzione di parcheggio A. Moro per € 94 mila e il
riscatto degli impianti d'illuminazione pubblica per € 70
mila.
E attraverso la consultazione dell'allegato A della delibera GC n°
34 del 28 marzo di approvazione del PEG siamo riusciti ad integrare
l'elenco con: la manutenzione del lavatoio di Mercurago per € 83,6
mila, una tribuna per manifestazioni straordinarie nel campo
sportivo per € 40 mila, opere turistiche “non definite”
in aree paesaggistiche per € 35 mila.
L'ammontare di tutte queste opere menzionate è di € 936,500
e la differenza di € 429.232,7 è da ripartire fra in
interventi della spesa corrente e di spese d'investimento e/o
manutenzione straordinaria d'importo non superiore a € 20
mila, fatta eccezione per la manutenzione straordinaria di strade, il
cui unico stanziamento raggruppa più interventi.
Lasciamo alla discrezionalità di chi legge l'individuazione e/o la
valutazione dell'esistenza o meno di uno spazio finanziario in
alternativa a talune oper per incentivare la bonifica di coperture in
eternit ad opera di pochi, ma a vantaggio di tutti.
Noi -che lo davamo per scontato perché la tutela della salute ha
priorità assoluta rispetto a talune scelte prettamente discrezionali
e non urgenti e necessarie- aggiungiamo anche che la soluzione -per
chi deve bonificare- può passare attraverso la configurazione di un
intervento mirato ad ottenere un vantaggio ambientale, che è un
tipo di ristrutturazione, per la quale da parte dello Stato ci sono
incentivazioni in corso.
*già appostato in aronanelweb