La pubblicazione all'albo pretorio della delibera del CC n° 54 del
2 ottobre avente per oggetto:
LEGGE N. 106/2011 “PRIME DISPOSIZIONI URGENTI PER L’ECONOMIA” –
RICHIESTA DI
AUTORIZZAZIONE AL RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA
RICHIESTO DA “LIDL ITALIA S.R.L.” PER INTERVENTO IN VIA VITTORIO
VENETO ANGOLO VIA MONTE ZEDA DI PROPRIETA’ DELLA SOCIETA’
“FINBRICO S.R.L.” consente di svolgere altre ulteriori considerazioni che in
precedenza non avevamo potuto fare, non avendo conoscenza del testo
della proposta all'esame ed approvazione del Consiglio comunale.
A lettura avvenuta, confermiamo quanto già scritto prima
sull'argomento sotto il titolo “La frittata” che, sul
punto, non era in contrasto con la depositata proposta di non
accogliere la richiesta della società “LDL Italia srl e della
“Finbrico srl perché non rispondente alle finalità della legge n°
106/2011 e perché avrebbe compromesso “l'attuazione del piano
particolareggiato vigente”.
Aldilà dall'aver fatto inserire
nell'odg del Consiglio comunale un argomento (già etichettato come
non accoglibile), ci chiediamo ora cosa abbia spinto il
Sindaco a dichiarare -nel corso della discussione- che l'area
verrà acquistata dal Comune.
Perché mai all'improvviso è emerso un interesse per quell'area,
che il Comune riavrà con l'attuazione del Piano Particolareggiato
vigente?
Per quale ragione un tale interesse non fu manifestato allorché -
sotto elezioni- la Finbrico non rinnovò più il comodato d'uso
dell'area, che il Comune da anni deteneva in possesso e benché
questa decisione evidenziasse un grave pregiudizio per le uscite di
sicurezza dell'attiguo complesso scolastico?
Non cogliamo al momento il senso e la logica sottesi in questo
annuncio.
Se avevamo definito “frittata” l'inserimento dell'argomento in
questione nell'odg del Consiglio comunale del 2 ottobre, la
manifestata intenzione d'acquisto dell'area nel corso del dibattito
consiliare ci spinge a pensare ora, addirittura, ad uno
“pastrocchio”.
Che tristezza !
A procurarci una tale sofferenza è il voto compatto (sic!) espresso
sul punto dalla maggioranza consiliare, che peraltro -a distanza di
qualche giorno- segue quella causata dalla soppressione di due
stalli di sosta in via Paleocapa avanti alla cartoleria Preti, che il
Comune non ha neppure motivato in un atto pubblico.
* già postato in aronanelweb