La notizia dell'incidente in via Gramsci prima e ora del
decesso della persona investita ci ha procurato e procura un
profondo dolore per entrambi i soggetti coinvolti, le cui
responsabilità sono al vaglio degli inquirenti, ma anche tanta
rabbia perché da semplici cittadini di buon senso ci eravamo spesi a
dissuadere il Comune dal posizionare il cordolo a centro della
carreggiata di Corso liberazione con una lettera aperta al Sindaco,
appostata in questo sito in data... ,.
A Lui avevamo attribuito quantomeno sotto il profilo morale
la responsabilità di ogni danno che fosse accaduto a persona e/o
cosa in conseguenza del posizionamento -irragionevole, non utile e
di pregiudizio all'incolumità delle persone, di quel cordolo in
prossimità dell'innesto di via Gramsci.
Solo chi è abituato a non farsi carico dei problemi degli “altri”
poteva non accorgersi che l'intervento in quel punto avrebbe
dovuto mirare solamente a scoraggiare la svolta a sinistra
(infrazione sanzionata dal codice della strada) e non a
posizionare altri manufatti che a loro volta sono di pregiudizio per
l'incolumità altrui (se in quella circostanza ci riferivamo in
particolare modo ai ciclisti, prendiamo purtroppo atto che avremmo
dovuto includere anche i pedoni per la confusione che in loro
avrebbero potuto creare).
E poiché non siamo abituati a fare “gli struzzi”
avvertiamo la necessità di puntare il dito sulla viabilità, la cui
ristrutturazione enfaticamente denominata “sicuri per Arona”
viene, da due anni , continuamente funestata dal decesso di vite
umane, e per di più in ore diurne.
Sarebbe ora, anzi è già troppo tardi, che gli inquilini del Palazzo
si ponessero delle domande e cominciassero a confrontarsi
democraticamente per non portare anche loro il peso della
responsabilità di non aver fatto nulla per evitare o scongiurare
altri possibili incidenti.
Aldilà delle visioni strategiche sullo sviluppo sociale in generale,
sulle quali la popolazione non sembra abbia titolo ad esprimersi e
per le quali non vengono forniti gli strumenti, pur rudimentali, ma
necessari per verificare la loro efficacia, le domande su cui
confrontarsi, terra terra, non possono che essere:
- viale Marconi (arbitrariamente
modificato con non poca spesa), pur totalmente pedonalizzato,
non sarebbe stato più bello e sicuro se fosse rimasto largo come
all'inizio del 2015 ?
- in viale Baracca, che da troppo tempo è ormai un cantiere a cielo
aperto e ove è stata messa a dura prova la pazienza degli abitanti,
a) in cosa consistono le migliorie della viabilità se le
moto transitano ora sul marciapiede?
b) il posizionamento di tutti quei fittoni era proprio
utile?
- perché non estendere il doppio senso di circolazione anche al
primo tratto di corso Liberazione?, la cui mancanza obbliga gli
automobilisti a circumnavigare la città per andare dal centro in via
Milano.
-La segnaletica stradale è carente
in molti punti della città: a quando un adeguamento (ragionevole)?
* già postato in aronanelweb