venerdì 28 febbraio 2014

PROGRAMMAZIONE e FISCALITA'


                                                                   L'assenza di programmazione dei lavori pubblici è stato motivo di periodiche lagnanze del Gruppo Misto.

Anche se le opere d'importo inferiore a 100 mila euro sono escluse dall'inserimento nel piano triennale, che annualmente vara la Giunta, e in questi anni sono state prevalentemente al di sotto di questo limite, tutte hanno comunque trovato collocazione finanziaria nei bilanci annuali; sicché la loro individuazione sarebbe dovuta essere condivisa nell'ambito dell'apposita Commissione consiliare, ove tutte le rappresentanze politiche, portatrici in modo differenziato degli interessi dei cittadini , avrebbero potuto apportare il loro contributo.

E poiché in Commissione il peso elettorale dei singoli componenti rispecchia l'equilibrio del Consiglio, e le proposte della Giunta avrebbero potuto solamente subire delle modifiche migliorative, non si comprendono le ragioni che hanno indotto Sindaco e Giunta a privarsi dell'apporto costruttivo dei quattro Gruppi consiliari di minoranza che nel loro complesso rappresentano pure la maggioranza della popolazione, non convocando la Commissione consiliare.

Autoritarismo, decisionismo o più semplicemente disprezzo dell'avversario e/o delle regole???

Alla prova dei fatti la disponibilità all'ascolto, il rispetto del credo altrui “ritornelli” della campagna elettorale sono stati beffardamente e ipocritamente disattesi.

Come pure è stata riservata poca “caritatevole attenzione” delle famiglie aronesi, genericamente identificate nelle tante signore “Marie”, che si aggirano al martedì tra le bancherelle del mercato nel faticoso tentativo di far bastare il salario del mese per l'acquisto dei beni di prima necessità, per il mantenimento dei figli, per il pagamento delle bollette delle utenze, delle spese condominiali e accantonare la quota per l'ammortamento del mutuo, e che vivamente sperano nell'invariabilità delle tasse.

Purtroppo per loro, l'Amministrazione a partire dal 2012, dopo anni di blocco di tariffe ed aliquote tributarie, non ha esitato, sul presupposto d'essere costretta a rispettare l'obiettivo del Patto di Stabilità, a mettere le mani nelle tasche dei suoi cittadini. 
 
Prospetto riassuntivo delle entrate correnti dell'ultimo quinquennio (migliaia/euro)






DESCRIZIONE 2009 2010 2011 2012 2013
Entrate tributarie 5.971 6.248 8.467 9.361 10.640
Entrate da trasferimenti 3.860 4.181 1.818 1.578 1.807
Entrate extra-tributarie 3.061 2.963 3.436 3.704 3.708
TOTALE 12.892 13.392 13.721 14.643 16.155






Annotazioni: - I dati sono desunti dai rendiconti approvati, ad eccezione 2013 desunti dal bilancio preventivo assestato
- Il gettito IMU è contabilizzato nelle entrate tributarie



- I proventi delle violazioni al CdS e ZTL sono contabilizzati nelle entrate extra tributarie
 
Fatta eccezione per la metà dei proventi del CdS, che ha vincolo di destinazione, la restante massa di entrate correnti annuali tendenzialmente dovrebbe finanziare la spesa corrente e il rimborso della quota capitale dell'ammortamento dei mutui, alla stessa stregua di quanto avviene a casa delle signore Marie, ove vengono tagliati i consumi per onorare impegni imprevisti della famiglia.

E' dimostrabile invece che, nonostante la grave crisi finanziaria in corso, la Giunta attraverso la leva del prelievo fiscale corrente si è anche procurata risorse utili per il finanziamento di opere pubbliche, che solitamente avviene -come per le famiglie- con altre risorse straordinarie. 

 
Prospetto dimostrativo della quota dell'entrate correnti destinata agli investimenti






DESCRIZIONE 2009 2010 2011 2012 2013
entrate correnti 12.892 13.392 13.721 14.643 16.155
spesa corrente -12.684 13.026 13.035 12.981 14.662
quota ammortamento mutui -418 2.494 185 319 144
TOTALE -210 -2.128 -501 1.343 1.349






Annotazioni: - I dati sono desunti dai rendiconti approvati, ad eccezione 2013 desunti dal bilancio preventivo assestato
- negli anni con il segno negativo le entrate correnti non erano sufficienti ad assicurare la copertura finanziaria della gestione corrente

Il Gruppo Misto, prestando attenzione particolare al bisogno dei cittadini contribuenti, ha proposto nel settembre 2012 un'aliquota IMU agevolata per la prima abitazione data in comodato fra padre e figlio o viceversa e nel giugno 2013 di non innalzare l'aliquota dell'addizionale irpef che colpisce maggiormente i contribuenti residenti a reddito fisso.

La Giunta ha inteso, al contrario, non raccoglierne la sollecitazione, privilegiando -per mera vanità- la realizzazione di opere sicuramente utili, ma non tutte di estrema urgenza.

Ha ignorato in tal modo che il federalismo fiscale, tanto declamato e dibattuto, era stato voluto per sottrarre i cittadini dalle scelte romane, ritenute distanti e non curanti delle realtà locali.