sabato 24 maggio 2014

LUCE sulle MULTE SERALI


Sulle multe serali non tutto è chiaro, Sindaco!!!

Vi sono persone pronte a testimoniare d'aver visto l'agente accertatore delle violazioni serali al Codice della Strada scendere da e risalire su un'auto PASSAT station wagon, che non risulta in dotazione al Comando di PL aronese.

La dichiarazione da Lei rilasciata alla giornalista di “LA STAMPA”, e pubblicata nell'edizione di domenica 20 aprile scorso, appare pertanto errata e soprattutto non veritiera; e la Sua risposta del 23 aprile all'interrogazione d'urgenza del Gruppo, formulata -come d'abitudine- per coprire le proprie responsabilità, appare del tutto inconcepibile.

Basta col salvaguardare e promuovere l'immagine a discapito della Verità, soprattutto quando essa in modo nudo e crudo mostra i segni della prevaricazione e della protervia, che non consentono di conferire alle comminate sanzioni la intrinseca funzione educativa.

E' questo il testo del comunicato stampa diramato dal Gruppo dopo la citata dichiarazione in cui il Sindaco, intervistato in merito alla interrogazione afferente le multe comminate in ore serali da una inedita pattuglia, ne esplicitava la composizione e precisava che la stessa, diversamente da quanto sostenuto nell'interrogazione, aveva fatto uso della macchina di servizio.

Sembra, da quanto emerge dalla Stampa di giovedì 8 maggio, che questo comunicato non sia stato di gradimento del Sindaco, delle cui valutazioni nessuno del Gruppo resta turbato.

Per contro, l'aver chiamato in causa la funzionaria (e per giunta ingiustamente, perché il suo scritto era successivo alla intervista del Sindaco e verosimilmente fatto per atto di riguardo nei confronti del Capo dell'Amministrazione) è stato un atto miserevole, che denota grettezza dal momento che già il Gruppo nel suo comunicato ne contestava il precedente comportamento, definendolo “inconcepibile”.

Invero, immaginando che la funzionaria, da poco in servizio ad Arona, possa incontrare difficoltà ambientali, il Gruppo l'aveva tenuta al riparo nella polemica politica, pur essendo rimasto negativamente colpito dalla leggerezza e superficialità (e non solo) con cui era stata formulata la comunicazione del 23 aprile indirizzata al Sindaco.

Che sicurezza possono trarre i dipendenti comunali dallo “scaricabarile”” del Capo dell'Amministrazione, e cosa penserà del suo Sindaco chi (degli aronesi), trovandosi in auto a Dagnente alle ore 20,30 di metà marzo, ha visto collocare sotto il tergicristallo l'avviso di contestazione e ha ricevuto anche (al posto dell'invito a spostarsi) il rifiuto di avere verbalizzata una sua osservazione, e dover successivamente leggere nel verbale che, per assenza del conducente, non era stata possibile l'immediata contestazione.

Con la sua iniziativa il Gruppo mirava a stigmatizzare pubblicamente la gravità di questo fatto, che ha assunto i contorni della beffa dopo la soppressione dell'Ufficio del Giudice di Pace ad Arona (circostanza nota alla zelante pattuglia PL in servizio notturno) avendo rinunciato la vittima al contenzioso giudiziario per non affrontarne i costi di accesso al Tribunale di Verbania, di gran lunga più elevati della stessa entità della multa pagata entro i cinque giorni dalla contestazione.

Varrebbe infine la pena conoscere “quale sia stata la necessità educativa da soddisfare nell'ambito della vigilanza stradale ” per dover operare in fasce serali a Dagnente, quando ad Arona contemporaneamente imperversava il caos del Tredicino.

Lasciamo alla fantasia del lettore ipotizzarne per il momento la ragione!!! il Gruppo attraverso l'esercizio dell'accesso agli atti non esclude di pervenire a quella vera.