Ogni
sera, con qualunque tempo, ad Arona si
accendono 1920 punti luce e si
illuminano decine di chilometri di strada, 1228 punti sono di
proprietà di ENEL, 692 punti sono di
proprietà del Comune.
La manutenzione
- per i 1228 punti
luce viene fatta da Enel Sole (che opera in regime
di monopolio e con contratto scaduto nell'anno 1982),
nel triennio 2010-2012 il costo medio annuo è stato di 77,5 mila
euro;
- per i 692 punti
luce è stata fatta da ditta locale con contratto annuale, nello
stesso triennio il costo medio annuo è stato di 25,7 mila euro.
Il consumo di energia
è determinato:
- forfettariamente
per i 1228 punti luce privi di contatore
- dal contatore
per i 692 “” “”
e la spesa media
annua nel medesimo periodo è stata di 153,2 mila euro.
I punti luce di
proprietà comunale, essendo stati posati in tempi più recenti di
quelli di proprietà Enel, presentano uno stato di conservazione
migliore, come pure la loro capacità d'illuminazione è superiore
agli omologhi punti luce di proprietà Enel.
Se ne vedono ancora
tanti,anche in zone non periferiche della città, di corpi
illuminanti con l'ormai disusato piatto e va da sé che in quelle
zone l'illuminazione difetta tanto.
Il Gruppo
Misto con propria mozione presentata nel mese
di novembre 2012 e discussa a marzo 2013
aveva proposto di ricondurre sotto un unico
contratto di gestione e manutenzione tutti i
1920 punti luce, previo riscatto di quelli di
proprietà Enel, liberalizzando il servizio da una
gestione monopolistica e allineando il Comune
all'indirizzo dell'Autorità di vigilanza e
controllo sui lavori pubblici.
La
proposta indicava anche la tempistica e la procedura da seguire in
base alla legislazione vigente a seguito della decisione della Corte
Costituzionale in materia di servizi pubblici locali; non a caso
l'oggetto della mozione era stato così chiosato: “illuminazione
pubblica: cartina
di tornasole per verificare ed analizzare la capacità
dell'Amministrazione di adeguare la propria azione al mutare del
tempo, delle condizioni e delle criticità”.
Come
risposta l'AmministrazionCome
risposta l'Amministrazione -a trazione manageriale- ha però rafforzato
e consolidato di fatto il regime monopolistico di Enel, avendo con
delibera della Giunta, affidato a far tempo da marzo 2013, per nove
anni, la gestione degli impianti comunali a Enel Sole srl, che
continua a gestire quelli di proprietà Enel, da decenni privi di un
formale contratto disciplinante i rapporti fra le parti.e -a trazione manageriale- ha però rafforzato
e consolidato di fatto il regime monopolistico di Enel, avendo con
delibera della Giunta, affidato a far tempo da marzo 2013, per nove
anni, la gestione degli impianti comunali a Enel Sole srl, che
continua a gestire quelli di proprietà Enel, da decenni privi di un
formale contratto disciplinante i rapporti fra le parti.
Scelta per nulla convincente e priva di logicità.
L'affidamento
è avvenuto in modo discrezionale, avvalendosi di una convenzione
attiva di Consip (il mercato digitale della pubblica
amministrazione) con Enel Sole
srl, e nonostante che la Giunta fosse a conoscenza della
pronuncia dell'Autorità di
vigilanza e controllo sui lavori pubblici sull'illegittima
partecipazione di Enel Sole srl alla gara indetta da Consip; inoltre
si è optato per la durata di anni nove , invece
che di cinque anni decisamente più conveniente per il Comune.
Infine la ragionevolezza avrebbe dovuto spingere l'Amministrazione a
ricondurre nel regime convenzionale tutti i punti luce, anzitutto i
1228 punti luce strutturalmente non più adeguati, privi
di salvavita e potenzialmente pericolosi e la cui
manutenzione viene assicurata in assenza di disciplinare dei rapporti
fra le parti.
Sicché
ancora oggi si vedono periodicamente punti luce di proprietà Enel
accesi in pieno giorno e per più giorni consecutivi (è
d'attualità il caso di via XX settembre, ove peraltro i punti luce
dovrebbero di proprietà comunale)
o restano spenti per diversi giorni (è di qualche mese fa
il caso di via Monte Zeda) o
talune strade cittadine continuano ad essere illuminate con corpi
illuminanti primordiali; sono queste semplicemente le conseguenze del
ritardo con cui l'Amministrazione adeguerà la sua azione al mutare
dei tempi e delle condizioni.
Costituisce
invece colpa grave per l'Amministrazione il mancato funzionamento di
alcuni punti luce di proprietà comunale per diversi mesi ( nella scorsa estate era stato il caso di largo don Ingegnoli, che si è
ripresentato ora su più vasta scala) dopo
l'affidamento a Enel Sole srl, nonostante che il costo di manutenzione fosse lievitato.
Inoltre la necessità di dover
ricorrere all'affidamento della manutenzione di alcuni impianti ( parcheggi pubblici, punti luce a terra parco giochi, illuminazione sotto passaggio ferroviario e nuovi attracchi) non inseriti nella
convenzione Consip (a causa saturazione lotto) ad altra
ditta locale (come nel caso della determinazione n° 65/2014) è la dimostrazione dell'inadeguatezza dello strumento convenzionale Consip alla soluzione delle criticità esistenti sul territorio nel campo dell'illuminazione.
Non
va infine sotto valutata la responsabilità derivante dal disattendere
l'invito al Comune a
porre in essere gli eventuali atti necessari per uniformare la
gestione anomala ancora in corso ai principi comunitari e nazionali
di libera concorrenza formalizzato
dal Consiglio dell'Autorità di vigilanza e controllo sui lavori
pubblici nella delibera n° 110 assunta nell'adunanza
del 19 dicembre 2012 e depositata il 10 gennaio 2013.
Il Gruppo Misto, non facendo parte del coro che canta “finché la
barca va...”, non si sottrae alla responsabilità di svolgere la
funzione di controllo e d'indirizzo, evidenziando alla pubblica
opinione le criticità gestionali prodotte dall'Amministrazione e
vigilando attentamente che le stesse non diano luogo a danno
erariale (e se del caso assumendo le dovute iniziative.
Le
foto sono state scattate nella serata del 29 aprile 2014